Affidamenti diretti senza procedure comparative, liquidazioni con abuso di risorse finanziarie destinate all’ammodernamento tecnologico e persino autopagamenti. L’inchiesta condotta dalle Fiamme Gialle di Popoli nei Comuni di Picciano e Pescosansonesco nell’ambito dell’operazione ‘Easy Game’, ha portato alla denuncia per abuso d’ufficio di cinque responsabili dei servizi tecnici e finanziari, segnalati anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti per aver cagionato un danno erariale di 28 mila euro.
Le indagini avrebbero evidenziato delle presunte irregolarita’ degli appalti pubblici banditi dai due enti locali indetti per rimediare alle recenti emergenze climatiche e ambientali che hanno colpito il territorio, dal sisma dell’agosto 2016 al maltempo del gennaio 2017. Il dossier delle amministrazioni comunali di Picciano e Pescosansonesco riporta, infatti, una fitta documentazione riguardante lavori di messa in sicurezza di edifici storici, centri abitati, strade, scuole e santuari. Opere di interesse collettivo, per la realizzazione delle quali sono arrivati alle casse locali contributi straordinari, con annesso stanziamento di appositi fondi di risorse finanziarie da destinare, a titolo di incentivo, ai dipendenti pubblici per lo svolgimento di funzioni tecniche rese in relazione all’appalto, come le attivita’ di programmazione della spesa, la valutazione preventiva dei progetti, il controllo e la direzione dei lavori. Una cassa che si e’ trasformata, in poco tempo, in un tesoretto di quasi 56 mila euro da ripartire, sulla base di un regolamento adottato dai Comuni secondo i rispettivi ordinamenti, tra i responsabili delle funzioni tecniche e finanziarie e i loro collaboratori. Ed e’ da qui che sembra sia partita una sorta di catena di montaggio che ha portato all’abuso di meta’ del fondo, 28 mila euro di incentivi indebitamente liquidati per i motivi piu’ disparati: affidamenti diretti senza procedure comparative, assenza di copertura finanziaria, compimento di attivita’ non incentivabili e non specialistiche, come generici studi di fattibilita’, ovvero, sviamento del 20% delle somme destinate all’innovazione tecnologica, o ancora, mancato pagamento delle quote previste per l’Irap, la Cassa Pensioni Dipendenti Enti locali e l’Inail. E nel team dei tecnici c’e’ stato anche chi, in assenza del provvedimento autorizzatorio di un responsabile terzo, gli incentivi se li e’ autoliquidati