La Capitaneria di porto di Ortona, a circa tre miglia dalla costa ha posto sotto sequestro uno specchio di mare di 500mila metri quadrati. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Chieti, è stato eseguito dopo indagini iniziate nel mese di giugno e condotte dalla Guardia Costiera di Ortona in collaborazione con il Nucleo sommozzatori di San Benedetto del Tronto. In concomitanza il comandante della Capitaneria, Cosmo Forte, ha emesso e diramato un’ordinanza che vieta, nella zona, a tutti, la navigazione o altre attività, sia in superficie che in profondità. Gli accertamenti della Capitaneria hanno portato a segnalare anche i responsabili delle aziende per reati ambientali, inquinamento e abbandono incontrollato di rifiuti. Il sequestro riguarda l’area circostante la piattaforma denominata “Torre fattoria” nei pressi della quale in passato da parte di una società di Fossacesia e di Pescara sono stati realizzati impianti di mitilicoltura, nel primo caso, su 45mila metri quadrati, e di itticoltura nel secondo caso, su 450mila metri quadrati. Attività nate a seguito dell’elargizione di fondi europei. Dopo che le attività sono cessate, le due imprese non hanno provveduto a rimuovere le installazioni per l’allevamento di cozze e di pesci: gabbie e reti di nylon sono stati abbandonati nei fondali.
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