Gli armatori e i pescatori pescaresi hanno riconsegnato alla Capitaneria di Porto per protesta i libretti e i documenti di bordo dopo aver iniziato da ieri lo stato di agitazione. “Con il gasolio a 1,10, 1,20 euro al litro – spiega l’armatore Doriano Camplone – noi usciremmo in mare solo per pagare spese e carburante. In questa situazione non si puo’ andare avanti. Lavorare cosi’ sarebbe antieconomico anche perche’ abbiano dipendenti per cui auspichiamo un’azione del Governo almeno per un abbassamento delle tasse per provare ad andare avanti ma chiaramente non e’ semplice. Oggi abbiamo riconsegnato i documenti come io libretto carburanti, il ruolino di equipaggio e la licenza di navigazione senza i quali non si possono mollare gli ormeggi”.
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