La Corte di Cassazione con la sentenza n. 127/2025 ha rigettato il ricorso della Regione Abruzzo confermando quanto già stabilito dal Tribunale di Pescara e dalla Corte d’Appello dell’Aquila sancendo che la rimozione dell’ex direttore generale della Asl di Pescara Armando Mancini, avvenuta nel 2019, fu illegittima.
Il Tribunale di Pescara aveva accolto integralmente il ricorso riconoscendo a Mancini un risarcimento corrispondente agli emolumenti che avrebbe percepito se il contratto fosse giunto a naturale scadenza. La decisione era stata poi confermata dalla Corte d’Appello. Ora la Corte di Cassazione chiude definitivamente la vicenda.
I giudici, nelle 18 pagine di sentenza, in riferimento al calcolo effettuato dalla Regione, evidenziano tra l’altro le “incongruenze circa la valutazione dell’oggettivo mancato conseguimento degli obiettivi di salute” e sottolineano come sia stato “utilizzato un criterio del tutto oscuro ed indecifrabile”, pervenendo “ad un risultato di dubbia attendibilità”.