Tra i capoluoghi di regione più ricicloni d’Abruzzo il primo posto è per Chieti (71,2 per cento) seguono Teramo (69,6%), Pescara (47,7%) e L’Aquila (39%). Stamane a Pescara sono stati assegnati i riconoscimenti di Legambiente alle amministrazioni che portano avanti con buoni risultati la raccolta differenziata. “È un riconoscimento che fa onore alla città di Chieti da tempo presente fra i Comuni più ricicloni d’Italia”. Lo ha detto il sindaco teatino, Diego Ferrara, sottolineando che le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, destinate in larga parte proprio all’ambiente, aiuteranno a potenziare i livelli raggiunti dal capoluogo teatino. Tra i comuni teatini premiati non mancano quest’anno Villa Santa Maria con il 94,2 per cento di differenzia, Santa Maria Imbaro con il 91,2 per, Palena (89,2%), Crecchio (88,3%), Filetto (88%), Gamberale (87,6 %), Colle di Mezzo (86,3%). Dei comuni abruzzesi con popolazione superiore ai 15 mila abitanti vince la sfida Ortona seguita da Lanciano, (76,4%), Vasto (74,5%), Chieti (71,2%), Francavilla al Mare (68,5%) e San Salvo (69,5%). Una lieve riduzione di differenziata, non intacca il primato di Cugnoli, nel pescarese, al vertice della classifica dei comuni ricicloni con meno di 5 mila abitanti incassando un 86,3 per cento. Basciano spicca tra i ricicloni del teramano con l’80,3 per cento di differenziata. Per Giuseppe Di Marco, coordinatore di Legambiente Abruzzo, occorre soprattutto un sistema di tariffazione che su tutto il territorio applichi il principio di ‘chi inquina paga’
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