L’uso del robot ‘spinge’ in alto la chirurgia per pazienti obesi, innalzando il numero degli interventi all’ospedale dell’Aquila e creando mobilità attiva da fuori regione. La chirurgia bariatrica, tramite il braccio meccanico manovrato dal chirurgo, nell’ultimo anno e mezzo ha effettuato 40 operazioni su pazienti obesi, poco meno della metà delle 95 complessive. La specialità di sala operatoria del presidio aquilano, di cui è responsabile il dott. Giovanni Cianca, che opera nell’ambito della Chirurgia Generale Universitaria diretta dal prof. Fabio Vistoli, consolida il suo ruolo predominante a livello regionale.
Il reparto di chirurgia bariatrica è l’unica struttura della sanità pubblica abruzzese che, oltre a fregiarsi del riconoscimento di Centro affiliato dalla Sicob (Società Italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche), utilizza il robot nei trattamenti per l’obesità.
Attualmente la mobilità attiva, che riguarda l’arrivo di pazienti da altre province e regioni, si attesta attorno al 50%. Un ‘appeal’ in crescita grazie alla completezza dell’offerta sanitaria che comprende, oltre all’intervento chirurgico principale, tutte le altre operazioni collegate col percorso di cura, come addominoplastiche, rimozione di bendaggi e follow-up (controlli successivi all’operazione a cadenze prefissate).