Coltivavano piante di marijuana, arrestati padre e figlio

Padre e figlio di Pescara di 59 e 34 anni, sono stati arrestati per concorso in illecita coltivazione e detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti al termine di una operazione condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Chieti in collaborazione con il 5° Nucleo Elicotteri dell’Arma e il Gruppo carabinieri forestali di Pescara. I due coltivavano altrettante piantagioni composte complessivamente da 35 piante, ben nascoste lungo nella vegetazione lungo le sponde del fiume Pescara nelle localita’ Selvaiezzi, in territorio di Chieti, e San Giovanni Teatino. Piantagioni su un terreno demaniale che e’ stato possibile individuare, poiche’ il luogo era impervio e vi si poteva accedere solo a piedi, solo grazie all’elicottero. Nelle piantagioni i carabinieri hanno piazzato fototrappole che hanno permesso di individuare padre e figlio intenti a coltivare nelle ore pomeridiane, ben attrezzati con numerosi taglierini che i carabinieri hanno ritrovato disseminati nei campi.  A richiamare l’attenzione dei militari, durante il sorvolo, e’ stata la colorazione particolarmente accesa di alcune piante. Le piante sequestrate, alte circa 2 metri per un peso complessivo di 150 chilogrammi, avrebbero prodotto marijuana per un valore compreso fra 30.000 e 40.000 euro. I carabinieri ritengono che possano esistere altre piantagioni nella zona e per questo motivo proseguono le indagini che sono finalizzate ad accertare anche se padre e figlio coltivassero per conto proprio o facessero parte di una piu’ ampia organizzazione.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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