Concussione, condannato il sindaco di Pizzoferrato

Con le accuse di concussione consumata e tentata, in merito alla ristrutturazione della casa anziani ‘Villa Arzilla’, il gup di Lanciano Giovanni Nappi ha condannato col rito abbreviato, il sindaco di Pizzoferrato Palmerino Fagnilli e il suo vice all’epoca dei fatti, nel 2017, Adolfo Emiliano Di Sciullo, difesi dall’avvocato Augusto La Morgia. Per entrambi la pena e’ di due anni e dieci mesi di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici che dovrebbe avere ora come conseguenza le dimissioni degli amministratori. La sentenza e’ immediatamente esecutiva.

Assolti, invece, gli altri due imputati; il direttore dei lavori Vincenzo Bucci e il geometra comunale Domenico Calabrese, entrambi difesi dall’avvocato Massimo Biscardi. La sentenza ha, inoltre, condannato il sindaco Fagnilli – e il vice dell’epoca a una provvisionale risarcitoria di 10 mila euro a favore dell’imprenditore Stefano Pecorella, gestore di ‘Villa Arzilla’ e amministratore della Cosel srl, patrocinato dagli avvocati Aldo e Gaetana Di Ianni. I reati di concussione consumata e tentata sono relativi alla richieste fatte all’imprenditore dell’assunzione di una nipote del sindaco Fagnilli, per il vice Di Sciullo la circostanza di aver chiesto per se’ la carica di direttore di ‘Villa Arzilla’ e per entrambi l’assunzione di altre sei persone a loro vicine. Il sindaco Fagnilli ha sempre respinto le accuse. Previsto il ricorso in Appello.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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