Coop sociali e associazioni in bancarotta per frodare lo Stato, 3 denunce nel Chietino

Sono accusate di reati fallimentari, fatture false e frode all’erario tre persone coinvolge in un’indagine finanziaria del comando provinciale della guardia di finanza di Chieti. Il principale indagato, con la complicità di un professionista, avrebbe creato cooperative sociali senza apparente scopo di lucro e intestate a un prestanome e accumulato un debito di oltre 700 mila euro nei confronti dei fisco.

Attraverso le coop, per anni l’indagato avrebbe distratto proventi e dissimulato il progressivo indebitamento nei confronti di credito ed evitato di pagare le imposte. L’indagato avrebbe acquistato vini, monete e quadri di considerevole valore da un noto sito di aste online. Su richiesta della procura di Chieti le Fiamme gialle hanno bloccato conti correnti e polizze assicurative per circa 300 mila euro, oltre a 82 dipinti e 34 bottiglie di vino che saranno sottoposti a perizia, in modo da coprire il debito con l’erario. Nell’inchiesta sono finite, in particolare, due cooperative e un’associazione che sono state svuotate di ogni bene prima che creditori ed erario potessero avanzare pretese o chiederne il fallimento. Gli indagati, secondo l’accusa, hanno occultato la documentazione contabile, in modo che gli aventi diritto non potessero ricostruire il patrimonio dei tre enti e il loro giro d’affari. I finanzieri, inoltre, hanno scoperto che il principale indagato ha disposto operazioni commerciali inesistenti, che si sono tradotte in un’esposizione debitoria crescente nei confronti dello Stato e degli enti previdenziali.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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