Un protocollo preciso, che definisce puntualmente le indicazioni per l’effettuazione dei tamponi molecolari sul personale sanitario delle strutture sanitarie pubbliche e private abruzzesi. Il documento – stilato dal commissario straordinario dell’Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza e approvato nel corso della seduta di ieri sera del Crea (il comitato regionale emergenza) – introduce una ulteriore stratificazione delle classi di rischio per il personale sanitario che opera in reparti Covid e no-Covid. Un provvedimento che va ad integrare le precedenti disposizioni regionali e nazionali, per mitigare ulteriormente il rischio a cui possono essere esposti gli operatori sanitari e socio-sanitari, per i quali va potenziata la sorveglianza. Sono definite a rischio elevato, l’area intensiva e sub-intensiva Covid; tutti i reparti di degenza Covid; il 118; il pronto soccorso; le Usca; il personale che opera in strutture socio-sanitarie con mansioni di assistenza diretta a ospiti “fragili”. Le aree a rischio medio sono gli ospedali di comunita’; le unita’ operative cliniche e chirurgiche in cui sono ricoverati pazienti positivi asintomatici; assistenza domiciliare e trasporto di pazienti Covid positivi; attivita’ svolta dai medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di continuita’ assistenziale, che puo’ variare da medio a elevato rischio in funzione della tipologia di pazienti e delle manovre assistenziali da eseguire.
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