Coronavirus, Parruti: Pescara e’ l’area piu’ colpita del centro Sud Italia

“Quella di Pescara e’ l’area piu’ colpita del centro Sud Italia. Principalmente per due caratteristiche: un’integrazione economica forte con il resto del Paese e una significativa densita’ di popolazione, con scambi e circolazione di persone”. A dirlo è il primario delle Malattie infettive dell’ospedale del capoluogo adriatico, Giustino Parruti. Dei 3.000 casi abruzzesi, infatti, 1.351 fanno riferimento alla Asl di Pescara. Nel Pescarese, facendo le dovute proporzioni, lo 0,42% della popolazione e’ stato contagiato. Il dato e’ quasi doppio rispetto a quello regionale (0,22%), ma considerando solo le province di L’Aquila, Chieti e Teramo la media scende allo 0,15%. Al di la’ del valore assoluto, i dati pescaresi, rapportati al numero degli abitanti, dimostrano come la situazione, nel capoluogo adriatico, sia ben peggiore di quelle delle province di Bari, Napoli o Roma. Non a caso, l’ospedale di Pescara e’ quello che piu’ ha sofferto, soprattutto nella fase iniziale dell’emergenza, quando e’ stata raggiunta in piu’ occasioni la capienza massima di posti letto in terapia intensiva. Secondo le stime, in un territorio in cui il virus ha circolato in modo importante, come nel caso dell’area pescarese, attualmente ci sono due o tre positivi ogni mille abitanti. L’Abruzzo e’ considerata regione ‘cerniera’ nella diffusione del contagio tra il Nord duramente colpito e il Sud che e’ riuscito a reggere. Tra i 305 comuni abruzzesi, non mancano comunque quelli con zero o con un solo caso, cioe’ di fatto ‘covid free’: ne sono piu’ di 150, soprattutto aree interne dell’Aquilano e del Chietino

Ci sono poi situazioni particolari, come quelle di Martinsicuro, solo otto casi su oltre 16mila abitanti, o di Carsoli, paese di 5.600 abitanti in cui non si registra nessun caso. “E questa e’ una bella cosa”, dice Parruti. Tra i territori a registrare maggiori problemi, pero’, non c’e’ solo l’area metropolitana, ma ci sono anche dei paesini. E’ il caso di Castiglione Messer Raimondo: oltre 80 casi e 14 morti in pochi giorni, su un totale di poco piu’ di duemila abitanti. “In casi come questo – sottolinea l’infettivologo – il problema possono essere stati gli asintomatici, oltre ai rapporti tra la popolazione: tante persone che hanno condiviso la stessa circostanza, ad esempio una festa o una fiera”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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