Depositate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione per il crollo dell’hotel Rigopiano. Secondo la Suprema Corte “La valanga, che abbattendosi sull’hotel Rigopiano, cagiono’ la morte di 29 persone e il ferimento di altre nove fu un evento del tipo ‘imprevisto” o ‘istantaneo’. Ne discende che la prevenzione ‘regina’ per l’incolumita’ individuale e collettiva avrebbe dovuto attuarsi: non a disastro naturalistico imperato; non nel corso; nemmeno nell’imminenza della sua verificazione”. E’ uno dei passaggi delle motivazioni, contenute in 158 pagine, della sentenza della Cassazione riguardante la vicenda giudiziaria della tragedia dell’Hotel a Rigopiano di Farindola
“Se la strada provinciale 8 fosse stata liberata dalla neve grazie alla presenza dei mezzi la cui disponibilita’ avrebbe dovuto, all’uopo, essere monitorata, la mattina del giorno 18 gennaio, quando e’ provato che gli ospiti e dipendenti dell’hotel Rigopiano tentarono invano di abbandonare l’albergo, gli eventi morte e lesioni non si sarebbero verificati. E si aggiunge che, comunque, l’intervento dei soccorsi avrebbe potuto essere piu’ veloce”. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Cassazione riguardante la vicenda giudiziaria della tragedia dell’hotel di Farindola
“Prendo atto che la sentenza della Corte di Cassazione apre la strada per le richieste di risarcimento dei danni in sede civile nei confronti della Regione Abruzzo e della Provincia di Pescara e che la Suprema Corte non ha assolto i dirigenti provinciali, ma ha affermato che il ragionamento seguito per la condanna nella sentenza della Corte d’Appello si e’ illogicamente discordato dalla sentenza del Gup di Pescara, sicche’ la posizione degli stessi deve tuttora essere valutata sul metro degli accertamenti seguiti dal primo giudice”. Cosi’ l’avvocato Romolo Reboa, che assiste alcune delle parti civili, a proposito delle motivazione della sentenza della Cassazione relativa alla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco’ 29 morti. “Pur nella necessita’ di leggere piu’ attentamente le 158 pagine della sentenza – prosegue Reboa – ritengo che, dalla stessa, possono emergere degli elementi positivi per ristorare almeno sotto il profilo economico le famiglie delle povere vittime”.