Hotel Rigopiano, la turbina ha consumato 700 litri di gasolio per aprire la strada

L’Anas ha svolto un ruolo centrale nell’attivita’ di soccorso alla vittime del crollo dell’hotel di Rigopiano. In particolare, il varco aperto per i mezzi di soccorso ha una lunghezza complessiva di 28 chilometri di cui circa 14 fra muri di neve di altezza variabile fra i 2 e i 3 metri. Al di la’ delle condizioni eccezionali di innevamento, la turbina da neve si e’ dovuta muovere in condizioni di scarsa visibilita’ e con la presenza di detriti (soprattutto rami e tronchi spezzati di alberi) all’interno della massa nevosa. Cio’ ha comportato un avanzamento particolarmente complesso che doveva essere spesso preceduto da interventi dei Vigili del Fuoco presenti nel convoglio per il taglio e rimozione delle alberature. La presenza di detriti ha inoltre interrotto ripetutamente l’avanzamento della turbina per la rottura dei bulloni di sicurezza, che per oltre 20 volte sono stati cambiati durante la marcia dagli stessi operatori dell’Anas.

La turbina della societa’, una “Fresia F90ST” da 530 cavalli che aveva lavorato ininterrottamente per il mantenimento della viabilita’ della SS 81 (tratto Penne-Guardiagrele) tra i piu’ pesantemente interessati dalla precipitazione nevosa, e’ della tipologia piu’ recente e di maggior potenza in dotazione nell’intera Anas. Si immagini che per il solo primo avanzamento di apertura della breccia del muro di neve sono stati impiegati oltre 700 litri di carburante con rifornimenti continui durante la marcia. 

Lo stesso Compartimento dell’Anas ha infatti dovuto approntare anche la cisterna di rifornimento in corsa. Emblematica e’ l’immagine del cassone alzato della turbina che riguarda proprio una fase di rifornimento. A titolo di cronaca la societa’ riferisce che “come affermato dallo stesso comando nazionale dei Vigili del Fuoco, neppure i loro mezzi cingolati (i cosiddetti ‘bruchi’) costruiti appositamente per l’avanzamento su neve nelle piu’ proibitive condizioni erano stati in grado di percorrere neppure pochi metri dovendosi ritirare dalla marcia in avanzamento”. Vista l’importanza dell’intervento, l’Anas ha selezionato, per la guida del mezzo, gli operatori piu’ abili ed esperti (oltre 30 anni di esperienza) presenti sul territorio regionale che si sono alternati durante le ulteriori 12 ore di intervento: Sabatino Di Donato e Mario Coppolino che gia’ si erano distinti di recente nelle operazioni di soccorso durante il terremoto di Amatrice. A loro merito va anche ricordato che erano gia’ a fine di un turno lavorativo particolarmente prolungato su viabilita’ statale e comunale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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