Il figlio si suicida e lui tenta di dar fuoco alla casa con le bombole del gas

Dopo essere stato informato dai carabinieri del suicidio del figlio 35enne, trovato poco prima nella sua auto in un garage a Coppito, avrebbe sistemato 11 bombole di gas e poi ha dato fuoco all’abitazione nella periferia del capoluogo. I vigili oltre alle bombole di gas nell’abitazione hanno rinvenuto all’esterno altre sette bombole, che sarebbero anch’esse potute esplodere. L’uomo e’ stato poi accompagnato all’obitorio dell’ospedale dell’Aquila dove era stata trasferita la salma del figlio, il quale non ha lasciato alcuno scritto per giustificare il gesto estremo. Il pensionato e’ stato poi ricoverato in osservazione. La Procura del capoluogo abruzzese ha aperto un’inchiesta disponendo l’autopsia sul corpo del 35enne suicida. Ad indagare e’ il pm Roberta D’Avolio, lo stesso che sta esaminando il caso del suicidio. L’incendio e’ stato domato dai vigili del fuoco chiamati dai vicini che hanno visto uscire fumo dalla casa che era abitata, nonostante dichiarata inagibile dopo il sisma del 6 aprile 2009. Ai militari intervenuti l’uomo ha spiegato di non essere stato lui ad appiccare il fuoco. Il pronto spegnimento delle fiamme ha evitato che il rogo potesse raggiungere le bombole di gas custodite all’esterno dell’abitazione. L’uomo, in stato in stato di choc, non e’ stato trovato in casa dai vigili del fuoco e dai carabinieri.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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