“Flaiano e’ stato un personaggio poliedrico, che ha detto tanto soprattutto secondo me nel raccontare bene il costume italiano”. Lo ha detto a Pescara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine dell’iniziativa organizzata dal Comune in occasione della ricorrenza del cinquantesimo anniversario della morte dello scrittore.
“Fulminante – ha proseguito il ministro – quella battuta di Flaiano ‘non sono comunista perché non posso permettermelo’, nel senso che voleva stigmatizzare che spesso le persone di sinistra erano benestanti, erano ricche. Ma e’ soltanto, ovviamente, una battuta e la prendiamo per tale. Non entriamo in questioni e disquisizioni storiche. E’ un personaggio che ha scritto, che ha sofferto anche dal punto di vista personale per alcune vicende strettamente familiari”. Flaiano, ha aggiunto il ministro, “aveva una venatura di pessimismo, poi quando si portava all’esterno con i suoi scritti letterari, con i suoi contributi al cinema, traspariva, secondo me, questa capacità di forte ironia, di grandissimo umorismo, la capacità di penetrare il carattere vivo degli italiani, di amarli, ma anche di coglierne i paradossi e i difetti”, ha concluso Sangiuliano.