In trappola la banda del buco a Pescara

In trappola la banda del buco. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, coordinati dal tenete Antonio Di Dalmazi hanno arrestato, per il reato di furto aggravato, tre persone di origine romana, sorpresi durante un colpo con la “tecnica del buco” ai danni della gioielleria “Stroili Oro” di via Nicola Fabrizi, a Pescara, nella notte fra il 3 e il 4 gennaio. Militari in borghese del Norm della Compagnia adriatica hanno sventato un furto di almeno 30mila euro. In manette per furto aggravato sono finite tre persone di origine romani.

I tre in “trasferta” in Abruzzo, presa di mira la gioielleria del centro cittadino, hanno praticato un buco nel muro del bar adiacente che ha permesso loro di sottrarre dalla vetrinetta gioielli e monili in oro. Ad insospettire i carabinieri e’ stato il “palo”, che si trovava all’esterno del bar e quindi nei pressi della gioielleria. Approfittando di un suo momento di distrazione, i militari dell’arma sono riusciti ad entrare nel bar dove rumori di attrezzi da carpenteria e colpi di martello hanno confermato i loro sospetti. Il primo ad essere bloccato e’ stato proprio lui; quindi i suoi due complici. I gioielli sono stati recuperati. Per i tre arrestati, processati ieri per direttissima in Tribunale a Pescara, in virtu’ dei precedenti, e’ stata disposta, su disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria, la misura della custodia cautelare in carcere. I carabinieri stanno diffondendo le loro foto ai Comandi del Centro Italia per capire se la banda sia stata responsabile di furti analoghi. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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