Inchiesta Asl Pescara, rimosso il presidente della coop sociale accusato di corruzione

E’ stato rimosso dall’incarico di presidente della coop sociale “La rondine”, di Lanciano finito in prigione con l’accusa, da parte della Procura di Pescara, di aver truccato un appalto da 11 milioni di euro della Asl di Pescara per l’affidamento di residenze extra ospedaliere. L’uomo è stato sollevato dall’incarico rivestito fino a qualche giorno fa ai vertici della coop sociale, che conta circa 650 tra dipendenti e collaboratori e che opera in tutto Abruzzo e anche fuori regione. Al suo posto ora c’è  Alberto Giuliani. “La Rondine”, i cui lavoratori si dicono scioccati ma anche preoccupati per le proprie sorti, fa sapere in una nota che continuerà ad operare regolarmente.

Inoltre il Consorzio Sgs di Lanciano, che raggruppa 32 coop inclusa “La Rondine”, ha inoltrato un documento al sostituto procuratore di Pescara, Anna Rita Mantini; al direttore generale Asl Pescara, Vincenzo Ciamponi; al  direttore sanitario, Antonio Caponetti; al direttore amministrativo, Vero Michitelli e  al dirigente Bandi e Avvisi Ufficio Gare, Vilma Rosa. Il presidente della SGS, Giuseppe  Zinni, precisa che il Consorzio non è coinvolto nella vicenda tangenti,  e scrive: “Abbiamo appreso in questi giorni dagli organi di stampa con estremo sgomento e stupore i fatti oggetto d’indagine della Procura di Pescara che hanno coinvolto, tra gli altri, il legale rappresentante ed una dipendente della cooperativa consorziata “La rondine”.  Fatti che dal punto di vista umano ci sconvolgono, anche per il tragico epilogo, ma a cui il Consorzio si dichiara estraneo”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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