Inchiesta sui viadotti di Strada dei Parchi, il Riesame annulla parte del sequestro preventivo

Il Tribunale del Riesame di Teramo ha annullato parte del sequestro preventivo dei fondi che era stato disposto dal gip lunedi’ scorso nei confronti di amministratori e societa’ della “Strada dei Parchi”. A rivelarlo e’ lo stesso Gruppo Toto che in una nota spiega di aver accolto con soddisfazione l’ordinanza “che annulla interamente il sequestro di ingenti fondi dei suoi amministratori e, per la maggior parte (21,8 milioni circa su complessivi 26,7 milioni circa), il sequestro dei fondi delle sue societa’, a conferma di quanto sempre sostenuto dal Gruppo in merito alle infondate accuse formulate”

Strada dei Parchi in una nota nella quale ha dato notizia del sostanzioso taglio al sequestro preventivo per la mancata manutenzione dei viadotti teramani, spiega che “il provvedimento del Tribunale che aveva disposto i sequestri, andando al di la’ di ogni clamore mediatico evidentemente ricercato in tutti i modi, conferma che le accuse che hanno portato al provvedimento di sequestro dei fondi alla Toto Costruzioni, alla Toto Holding e agli amministratori e dirigenti delle societa’ si basavano su presupposti errati, ed e’ questo che oggi e’ emerso con chiarezza: e’ stata infatti ribadita la piena legittimita’ dell’assegnazione dei lavori alla Toto Costruzioni”. Il Riesame ha ridotto a 4,8 mln il sequestro alle sole societa’ senza i dirigenti, sequestri che il Gip aveva formulato a 26.7% mln. SdP continua spiegando che bisogna “ricordare che e’ stato contestato l’affidamento di appalti ad altra Societa’ del Gruppo, mentre le norme prevedono espressamente che le societa’ che hanno ottenuto l’affidamento della concessione a mezzo procedura pubblica (cosiddetta gara) non sono obbligate ad affidare gli appalti a terzi, in modo da garantire la realizzazione in tempi e costi certi delle opere di completamento e di ammodernamento dell’autostrada. Appunto, come nel caso di Strada dei Parchi Spa, una delle quattro concessionarie italiane ad aver ottenuto la concessione a seguito di bando pubblico. Tanto, in conformita’ alla normativa europea vigente. Resta aperta la questione relativa alla legittimita’ dell’utilizzo dei fondi pubblici destinati, peraltro con legge del Parlamento e d’intesa con il Ministero, alla realizzazione delle misure urgenti per messa in sicurezza anti-simica di A24 e A25. Non si puo’ che ribadire che i lavori di manutenzione delle autostrade A24 e A25 sono stati finanziati per la gran parte dalla Concessionaria Strada dei Parchi: dei 170 milioni necessari, 112 sono stati a carico di Strada dei Parchi e 58 milioni da fondi pubblici previsti da una legge, la n.205/2017, che in maniera puntuale ha individuato la destinazione e gli interventi da eseguire con quegli stanziamenti”. “E quindi Strada dei Parchi – continua la nota – certa di aver operato nel pieno rispetto della normativa e con assoluta regolarita’, non condivide il mancato dissequestro che la riguarda. Resta in attesa del deposito delle motivazioni del provvedimento per valutare l’opportunita’ di un ricorso in Cassazione. Il Gruppo, anche alla luce del provvedimento odierno, continuera’ lungo la strada intrapresa: garantire un collegamento sicuro, sostenere lo sviluppo del territorio e assicurare la continuita’ di centinaia di posti di lavoro”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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