Inchiesta sulla manutenzione dell’autostrada A24 e A25, chiesto il rito abbreviato

I legali di Strada dei Parchi ex concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25, hanno chiesto il rito abbreviato per i sette imputati nel processo che si sta svolgendo al tribunale di Pescara sui presunti inadempimenti nella manutenzione dei viadotti del tratto pescarese. Alla sbarra per le ipotesi di reato di inadempimento e frode di pubblica fornitura e l’associazione per attentato alla sicurezza dei trasporti i vertici societari.

Nel corso della udienza gli avvocati hanno prodotto le sentenze dei tribunali di Teramo e L’Aquila che per le stesse ipotesi di reato hanno assolto con formula piena i dirigenti di Strada dei parchi e delle società collegate. In particolare, il giudice Marino ha chiesto informazioni circa l’ordinanza ministeriale del 2018 relativa alla limitazione del traffico sullo svincolo Popoli (Pescara) al professor Bernardino Chiaia, del Politecnico di Torino, consulente del pubblico ministero, il quale ha riferito che “non c’è mai stato alcun pericolo di crollo per i quattro viadotti oggetto dell’indagine e che la decisione di limitare il transito è stata conseguenza di un provvedimento precauzionale da parte del ministero per le infrastrutture ed i trasporti, dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova”.

L’udienza è stata aggiornata all’ 8 febbraio per la discussione, l’arringa del Pm e le conseguenti richieste e poi le arringhe dei difensori. Il 29 febbraio è prevista la sentenza.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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