Avrebbe favorito la permanenza illegale di stranieri sul territori grazie al fatto che in qualità di professionista era depositario delle scritture contabili delle società coinvolte. A scoprire il tutto sono stati i Finanzieri della Compagnia di Giulianova al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo. In concorso con un avvocato della stessa provincia, è riuscito a ottenere, indebitamente, il rinnovo del permesso di soggiorno di 80 extracomunitari (originari della Tunisia, Marocco, Bangladesh) attraverso la redazione di falsa documentazione riferibile a contratti di lavoro, comunicazioni di instaurazione rapporti di lavoro e buste paga riconducibili a fittizi rapporti lavorativi intercorsi con 3 aziende, artatamente costituite e di fatto inesistenti, e agli stranieri. Tale documentazione, preparata ad hoc, oltre ad essere inviata telematicamente dallo studio del professionista per implementare falsamente il sistema informativo lavoro della Regione Abruzzo, veniva consegnata dagli extracomunitari a vari sportelli unici per l’immigrazione distribuiti sul territorio nazionale, permettendo a questi ultimi di ottenere il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. È emerso, inoltre, che una parte dei falsi lavoratori è riuscita anche a conseguire indebite erogazioni pubbliche a sostegno del reddito (aspi, naspi, maternità) per un importo totale quantificato in 55.671,62 euro.
Le 3 aziende costituite fittiziamente, di cui una riconducibile allo stesso professionista, sono servite anche ad alimentare un giro di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 340 mila euro, emesse a supporto di prestazioni di lavoro mai effettuate, che venivano annotate in contabilità da 5 aziende riconducibili nella titolarità e/o nella gestione allo stesso ragioniere, individuato quale dominus dell’intera vicenda è stato anche segnalato per esercizio abusivo della professione, avendo esercitato l’attività di consulente del lavoro ed esperto contabile in assenza di iscrizione ai rispettivi albi professionali.