Lanciano, finiscono in carcere dopo l’aggressione a vigili del fuoco e carabinieri

Il gip di Lanciano Massimo Canosa, su richiesta del pm Serena Rossi, ha inasprito il provvedimento cautelare, dai domiciliari al supercarcere, nei confronti di padre e figlio che mercoledi’ notte avrebbero aggredito e ferito 2 vigili del fuoco e 2 carabinieri di Lanciano durante lo spegnimento di un incendio all’esterno di un bar a Castel Frentano. Durante l’interrogatorio di garanzia in tribunale i due hanno negato gli addebiti sostenendo che la loro e’ stata una reazione a uno schiaffo ricevuto da un vigile del fuoco. I due indagati, difesa da Domenico Russo, stavano cercando di impedire alla squadra dei vigili del fuoco di spegnere il rogo all’esterno del bar. Contro i due anche l’accusa di incendio doloso dopo che i carabinieri hanno visionato le telecamere presenti in zona. Sarebbero stati loro ad appiccarlo dopo uno screzio avvenuto nel pomeriggio. Le altre accuse sono resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, possesso di un’ascia in auto e il tentativo di corruzione ai vigili del fuoco, con promessa di 850 euro, per evitare di chiamare i carabinieri. Negato poi sia l’incendio che il tentativo di corruzione. I feriti hanno riportato lesioni guaribili tra i 5 e 10 giorni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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