Un uomo di 39 anni è stato condannato a tre anni e 6 mesi di reclusione inflitti dal giudice monocratico del Tribunale di Chieti, perché accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali alla convivente more uxorio. Il pm Roberta Capanna aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. I fatti si sarebbero verificati fra il 2015 e il 2019 quando l’uomo, secondo l’accusa, in occasione di accessi di ira immotivati o per futili motivi, avrebbe ingiuriato la donna, l’avrebbe minacciata e percossa provocandole lesioni personali una volta guaribili in sette giorni e in altre due circostanze guaribili in dieci giorni. Tre anni e un mese di reclusione è invece la pena inflitta ad un uomo di 46 anni accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie con la quale era tornato a convivere dopo un periodo di separazione. L’uomo l’avrebbe offesa anche alla presenza dei figli minori. L’uomo è stato anche condannato a risarcire i danni alla parte civile in separata sede.
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