Matteo Messina Denaro in coma all’ospedale dell’Aquila

Il boss Matteo Messina Denaro non ha più speranze di salvarsi dal tumore al colon e nella cella del reparto per detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila medici e forze dell’ordine si preparano a un’altra notte di duro lavoro. Il boss ha voluto indicare in un testamento biologico le sue volontà specificando di non voler subire accanimento terapeutico. Una disposizione precisa che obbliga i medici a idratarlo, ma a non rianimarlo e a non alimentarlo. In giornata, in presenza del suo avvocato, che è anche il suo tutore legale, i sanitari interromperanno tutte le ultime procedure che tengono ancora in vita l’ex latitante. Da allora non è prevedibile quanto il paziente possa resistere. Il capomafia 62enne è ricoverato nella cella del reparto per detenuti assistito dagli specialisti della terapia del dolore. Al boss è stata anche sospesa l’alimentazione parenterale per endovena. Ieri il peggioramento rapido di uno stato di salute già compromesso dovuto a complicanze del cancro al colon che gli fu diagnosticato nel 2020. Presenti molti uomini delle forze dell’ordine, in divisa e in borghese, visto che le misure di sicurezza sono state rafforzate. Il 62enne, da giorni in carico al team della terapia del dolore e non più agli oncologi, è sedato, non viene più alimentato: secondo quanto si apprende da fonti mediche, in queste ore, dopo il collasso di ieri, sono migliorati i parametri della pressione e della diuresi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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