Navelli e il suo pregiato zafferano protagonisti del nuovo capitolo di Paesini

La pandemia ha cambiato dinamiche e priorità: oggi in molti sognano di lasciare la città per vivere in un luogo con ritmi più lenti e spazi verdi, senza però perdere le opportunità lavorative e le comodità che i grandi centri urbani offrono. E chi invece già vive in questi luoghi remoti può usufruire sempre di più dei vantaggi che la digitalizzazione ha portato e continuerà a portare, anche grazie alle risorse messe in campo dal PNRR.

A raccontare questo nuovo paradigma è “Paesini”, il progetto nato dalla collaborazione tra What Italy Is, collettivo di Content Creator che ha lo scopo di raccontare l’Italia oggi, ed EOLO, Società Benefit e principale operatore leader in Italia nella fornitura di connettività tramite la tecnologia FWA. Una serie di 52 storie che vivrà sui social e che durante tutto l’anno racconterà luoghi remoti del Paese e storie di persone comuni che proprio in queste località, anche grazie a internet, sono riuscite a realizzare il proprio sogno di vita.

Dopo le tappe nel Lazio e in Toscana, il viaggio raggiunge l’Abruzzo, dove a circa 35 km da L’Aquila si trova Navelli. È proprio qui che, grazie agli scambi commerciali dei mercanti arabi Za’faran nel Mediterraneo, comparve lo zafferano che Frate Santucci, un domenicano, iniziò a coltivare intorno al 1300. La sua produzione è entrata nel ciclo delle coltivazioni e nell’economia del territorio e dura con successo da oltre sette secoli.

Con il susseguirsi dei cambiamenti sociali, dei mercati e delle guerre anche questa coltivazione ha subìto delle crisi ma, intorno agli anni 70 del secolo scorso, è nata la Cooperativa Altopiano Navelli che, attraverso le sue attività di informazione e promozione della produzione dello zafferano, ha ridato valore e attenzione al tesoro di questo territorio, arrivando a vincere il premio di miglior zafferano del mondo nel 1989.

Il collettivo ha conosciuto Massimiliano, membro attivo della Cooperativa, che ha raccontato le attività legate a questa spezia. Oggi lo zafferano de L’Aquila è un marchio di origine protetta e Navelli è un paesino conosciuto grazie a questa sua unicità, impegnato nella protezione della famosa spezia, insieme ai soci e alla comunità, nonostante le difficoltà legate al terremoto del 2009 e alla pandemia.

Internet è uno strumento fondamentale per diffondere la bellezza di questo territorio e per promuovere le attività legate alla produzione dello zafferano, che ogni anno attira molti turisti anche dall’estero, coinvolti nella raccolta del fiore, rigorosamente all’alba di una mattina di novembre.

Per vedere il video di Navelli: https://www.instagram.com/p/CcVmI9JNimS/

Per non perdere nessuna delle 52 storie è possibile seguire il profilo Instagram di EOLO: www.instagram.com/eolo.it/

Le storie complete vengono pubblicate sul sito di What Italy Is: https://www.whatitalyis.com/progetti/paesini/

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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