Nove misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ il bilancio dell’operazione, denominata ‘take away’ dispiegata dai carabinieri di L’Aquila, insieme ai militari delle compagnie di Avezzano e Teramo che ha consentito di disarticolare lo spaccio sulla piazza Aquilana
Sono stati 8 gli arresti eseguiti oggi, uno in carcere e gli altri ai domiciliari. Risulta ancora da arrestare un solo indagato, ricercato ma che sarebbe rientrato da tempo nel paese d’origine, l’Albania. Sono 6 le persone denunciate a piede libero. Risponderanno tutti di spaccio aggravato e continuato in concorso di sostanza stupefacente. Gli inquirenti non hanno invece riscontrato elementi per ipotizzare l’associazione a delinquere. Uno spaccio in piccoli centri che, secondo il comandante della Compagnia dell’Aquila, il capitano Francesco Nacca, “denuncia una situazione di particolare gravita’ sociale. Nella clientela c’erano per lo piu’ disoccupati e operai edili, ma era trasversale”. Gli arrestati sono gli aquilani Armando Beccia, 48 anni, e Romina Sabatini, 23, e gli albanesi Bledar Shehaj, 37, vertice dello smercio e l’unico in carcere, Anton Krygia, 31, Ardian Ismaili, 47, Piro Metushi, 45, Idajet Saliaj, 28, Enver Fusha, 28. Sequestrati anche 4.600 euro frutto del commercio illecito e oltre 110 grammi di sostanze illecite. A spiegare i dettagli dell’operazione nel corso di un incontro con la stampa sono stati il comandante della Compagnia Nacca, il comandante del nucleo operativo radiomobile, il tenente Maximilian Papale e il comandante della stazione di Pizzoli, Alessandro Silvi.