Omicidio di Pescara, convalidato il fermo del 63enne

Si è svolto nell’aula del Gip Francesco Marino, in Procura a Pescara, l’interrogatorio di garanzia per il cittadino marocchino di 63 anni accusato di aver ucciso con tre coltellate, il 4 gennaio scorso, Afsal Hossain Khokan, bengalese di 44 anni, al culmine di una lite in via Gran Sasso a Pescara. L’uomo, difeso dall’avvocato Rossella Serra, si è professato innocente raccontando una dinamica dell’accaduto diversa rispetto a quella ricostruita dagli inquirenti. Il 63enne sarebbe stato accerchiato da almeno cinque bengalesi che lo avrebbero aggredito per questioni condominiali, nella colluttazione che ne è derivata il 44enne sarebbe stato involontariamente raggiunto dalle coltellate di un suo connazionale. “Il mio assistito ha raccontato di avere spinto la vittima – ha dichiarato al termine dell’interrogatorio l’avvocato Serra – che cadendo sarebbe stata attinta alle spalle dal coltello di un connazionale, di cui lui non conosce il nome, ma che sarebbe in grado di identificare”. Sul coltello che ha ucciso il 44enne bengalese si attendono gli esami del Ris. Il Gip Marino ha comunque convalidato il fermo nel carcere pescarese di San Donato.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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