Sette persone sono state controllate e identificate, uomini e donne, di origine tunisina, nigeriana e colombiana, accusate di prostituirsi. I luoghi sono stati controllati per una maggiore tutela di aree pubbliche, sensibili, frequentate da turisti e l’intenzione non è solo il contrasto alla prostituzione, ma la tutela alla libera accessibilità e la fruizione degli spazi disponibili. Alle 7 persone è stata contestata la violazione amministrativa prevista dall’art. 726 codice penale, ossia quella relativa agli atti contrari alla pubblica decenza, sanzioni poi accompagnate da un ordine di allontanamento che opera per un periodo di 48 ore. La non ottemperanza a quest’ultimo comporterà la contestazione di una ulteriore violazione sanzionata con il doppio dell’importo.
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