Un ordigno bellico inesploso di grosse dimensioni è stato rinvenuto a Miglianico. Per le operazioni di messa in sicurezza si è tenuto un incontro in Prefettura a Chieti per il coordinamento delle operazioni nell’area interessata dal residuato. Nel corso della riunione, presieduta dal prefetto Gaetano Cupello, è stato confermato che il sito in cui è ubicato l’ordigno è stato messo in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito, nessuno potrà avvicinarsi a 100 metri dal punto di rinvenimento del residuato bellico. Nell’incontro, per l’ordigno, si è convenuto di prediligere, fra le varie ipotesi, quella del despolettamento con successivo brillamento in una cava attraverso la realizzazione di una camera di espansione che consentirà di limitare l’evacuazione della popolazione a circa 90 persone cioè a quanti risiedono entro un raggio di circa 340 metri dal punto di ubicazione dell’ordigno, senza interruzione di energia elettrica e provvedimenti di divieto di sorvolo con un impatto perciò molto contenuto rispetto ad altre ipotesi.
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