Cronaca

Geologi: Importante ascoltare esperti prima delle tragedie

In occasione del secondo anniversario della tragedia dell'hotel Rigopiano, la piu' grave causata da una slavina in Italia dal 1916, il Consiglio Nazionale dei Geologi rimarca la necessita' di imprimere nella mente di ciascuno di noi quanto l'Italia sia una nazione fragile per la presenza di tutti i tipi di georischi: sismico, vulcanico e idrogeologico.

"E' fondamentale affidarsi ai professionisti per conoscere il territorio in cui viviamo e proprio per le caratteristiche del nostro Paese, la figura del geologo dovrebbe rivestire sempre un ruolo centrale nel governo del territorio". E' il commento di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, ricordando la slavina che sconvolse la comunita' abruzzese e l'Italia intera. "Intanto accogliamo con favore la notizia dell'approvazione dello schema di direttiva sul sistema di allertamento nazionale e regionale e per la pianificazione di protezione civile territoriale sul tema del rischio di valanghe" aggiunge Peduto. A distanza di due anni da quel 18 gennaio 2017, Domenico Angelone, tesoriere del CNG ribadisce l'esigenza per la popolazione di imparare a convivere con i terremoti, con le alluvioni e con le frane.

"Da anni portiamo avanti un'importante campagna di sensibilizzazione e di informazione sia nei confronti degli adulti sia verso i piu' piccoli per diffondere la cultura del rischio e della prevenzione, per insegnare quali sono i corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza, ma anche per inculcare e stimolare una maggiore coscienza geologica, volta al rispetto del territorio e ad uno sviluppo davvero sostenibile. La prevenzione deve essere accompagnata da un'adeguata pianificazione territoriale, mettendo in sicurezza le nostre case, le nostre scuole e i nostri luoghi di lavoro" conclude. 

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Montesilvano, giovane arrestato con 800 grammi di marijuana

Trovato in possesso di 800 grammi di marijuana,  un 20enne di Montesilvano è stato arrestato dai Carabinieri. Il giovane, nel corso di uno specifico servizio dei Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, è stato trovato in possesso della droga, di un bilancino di precisione, di materiale per il confezionamento e di circa 800 euro, ritenuti frutto dell'attività di spaccio. E' stato tutto sottoposto a sequestro. Dopo l'udienza di convalida, il 20enne è stato sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di Montesilvano. 

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Vasto, assolti l’ex sindaco Lapenna e la sua giunta

L'ex sindaco di Vasto, Luciano Lapenna e la sua giunta sono stati assolti perché il fatto non sussiste in relazione alla contestazione di abuso di ufficio per le manifestazioni estive del 2013. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, che, al termine dell'udienza preliminare, ha prosciolto tutti e nove gli imputati. Con il presidente regionale dell'Anci, che si era detto tranquillo fin dall'avvio dell'inchiesta, rinunciando persino all'eventualità della prescrizione, escono dal processo anche i suoi assessori dell'epoca (Vincenzo Sputore, Nicola Tiberio, Lina Marchesani, Anna Suriani, Mario Olivieri e Gino Masciulli). Sotto accusa erano finiti anche il dirigente comunale, Lino D'Annunzio e l'agente di spettacolo, Nando Miscione. La Procura di Vasto, aveva chiesto l'archiviazione del caso, era chiamata a far luce sull'affidamento diretto dell'incarico e al budget da 170 mila euro affidato all'agenzia Muzak di Vasto, senza che ci fosse stata l'evidenza pubblica, invece ritenuta necessaria secondo un esposto, quando l'appalto supera il tetto di 40 mila euro. Circostanza, questa, motivata invece allora dall'urgenza, visti i tempi ristretti per l'organizzazione degli eventi, dal risparmio rispetto all'anno prima e dal bilancio non ancora approvato (si andava avanti per dodicesimi di spesa). A denunciare sindaco e giunta era stato il promotore di eventi e spettacoli Stefano Comparelli, che non si è costituito parte civile, il quale riteneva irregolare la condotta dell'amministrazione comunale

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Asl Chieti, alte adesioni agli screening per il tumore al seno

Dopo sei anni è stato raggiunto un livello di protezione altissimo e il tumore al seno ora fa meno paura alle donne della provincia di Chieti. Lo dicono i numeri ottenuti dallo Screening mammografico che nel 2018 ha ottenuto una copertura elevata: ha fatto una mammografia l'81,18% della popolazione femminile in età compresa tra 50 e 69 anni. A tale risultato si è giunti grazie all'aumento costante del numero di esami eseguiti, che nel 2018 sono stati 16.468, a fronte dei 2.151 iniziali del 2012, anno in cui è stato ripristinato il programma di Screening. Una crescita significativa, frutto di un investimento a tutto campo in organizzazione, tecnologie e informazione. La Asl Lanciano Vasto Chieti è l'unica in Abruzzo ad avere istituito un'unità operativa dedicata di Diagnostica senologica a Ortona, diretta da Marzia Muzi, che rappresenta il motore del programma di prevenzione nonché degli esami di II livello nei casi in cui si renda necessario un approfondimento. L'aspetto organizzativo è stato supportato da un aggiornamento tecnologico che ha portato all'installazione in tutti gli ospedali dell'Azienda di mammografi digitali di cui alcuni dotati di tomosintesi, la nuova frontiera nella diagnostica senologica. Tali apparecchi permettono di scovare lesioni tumorali piccolissime, forniscono un elevato standard qualitativo delle immagini. Non è mancata, inoltre, una costante attenzione all'informazione, con campagne ed eventi finalizzati a raccontare l'efficacia dello screening, opportunità preziosa per formulare una diagnosi precoce, che riduce del 35% la probabilità di morte per cancro della mammella. Le donne hanno colto il valore della lettera invito che viene inviata a casa con la data dell'appuntamento per eseguire la mammografia nella struttura più vicina al loro luogo di residenza, evitando file al Cup, prenotazioni e senza pagare un centesimo. Le adesioni, infatti, sono state ogni anno più numerose, con migliaia di esami in più ogni anno, fino al record del 2018, con una percentuale di adesione del 74,5% del totale delle donne invitate. Parimenti, sono cresciute le diagnosi di tumore: lo scorso anno ne sono stati identificati 128, 18 in più del precedente. "Abbiamo investito molte energie in questi anni sulla salute delle donne - rammenta il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco - puntando sia sulla prevenzione sia sulla cura, come dimostra la certificazione Eusoma conquistata dal nostro Breast center. L'obiettivo ora è consolidare i buoni risultati ottenuti". Marzia Muzi ricorda che il programma di screening agisce su una popolazione femminile che non presenta sintomi nella fascia di età 50-69 anni, mentre la mammografia clinica è riferita alla personale e singola richiesta di una donna. "In presenza di sintomi - chiarisce - a qualsiasi età l'accesso alla mammografia è garantito attraverso le classi di priorità che, com'è noto, sono lo strumento a disposizione dei medici prescrittori per gestire e differenziare l'accesso alle prestazioni". 

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Pescara capitale dell’Oftalmologia delle vie lacrimali

Un nuovo intervento laser mini-invasivo, veloce e sicuro per risolvere i problemi della lacrimazione. Pescara si conferma capitale della oftalmologia in Abruzzo, grazie all'alta tecnologia dell'unità complessa di Oculistica, che incontra l'eccellenza in ambito otorino. Due reparti che operano in stretta sinergia, grazie a nuovissime tecniche laser, che permettono di risolvere in maniera veloce e definitiva il fastidioso disturbo della lacrimazione. Di questo si parlerà sabato 19 gennaio (dalle 8 alle 14), nell'aula magna dell'ospedale civile Spirito Santo, nel corso del congresso nazionale "La dacriocistorinostomia: tecniche classiche e mini invasive a confronto", organizzato dai presidenti Michele Marullo (direttore UOC di Oculistica) e Claudio Caporale (direttore UOC di Otorinolaringoiatria). Nel corso del congresso, i partecipanti avranno anche l'occasione unica di assistere in diretta video a tre operazioni eseguite con le diverse tecniche, mediante collegamento streaming dalle sale operatorie.

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Elezioni Bcc Cappelle, al via il processo a 3 notai

Prima udienza, subito rinviata per mancata notifica a due delle parti offese, questa mattina davanti al tribunale monocromatico di Pescara, nell'ambito del processo che vede imputati tre notai accusati di falso, per una vicenda riguardante l'elezione dei vertici della Bcc di Cappelle sul Tavo nel 2015. Oltre alla Bcc si sono costituiti parte civile sette persone. Circa 60 le persone offese, comprese le due che non hanno ricevuto le notifiche. I testimoni citati dalle parti sono 380. Secondo l'accusa, in occasione dell'elezione del presidente Michele Borgia, gli imputati avrebbero autenticato le firme senza la presenza del delegante. Lo stesso Borgia venne denunciato da alcuni componenti della lista sconfitta, che supportava la candidatura di Filippo Falconio e che accusa Borgia di avere autenticato erroneamente delle deleghe. In seguito la Guardia di finanza, dopo avere esaminato tutte le deleghe sospette, ne ha trovate 148, di cui 95 valide, in quanto riportanti la firma del delegante. Contestualmente sono state rinvenute anche due deleghe irregolari appartenenti alla lista dei denuncianti. Da qui la denuncia presentata da Borgia, che ha portato la Procura a chiedere il giudizio immediato per i tre notai. Prossima udienza il 17 aprile. 

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La Filt Cgil AbruzzoMolise proclama lo sciopero per i lavoratori Tua il primo febbraio

La Filt Cgil AbruzzoMolise ha proclamato uno sciopero di quattro ore di tutti i lavoratori dipendenti della Tua il prossimo primo febbraio, dalle 9 alle 13 per il personale viaggiante e per le ultime quattro ore della prestazione lavorativa per il personale di uffici ed officine; il sindacato aveva attivato lo scorso 11 settembre una formale procedura di raffreddamento e conciliazione nei confronti di Tua Spa e dopo aver espletato con esito negativo entrambe le fasi sia presso la sede di Pescara della società unica abruzzese di trasporto Tua che presso la Prefettura di Chieti ha deciso di proclamare lo sciopero per una serie di contestazioni.

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Pescara, due anziani morti in casa per le esalazioni di un incendio

Due coniugi, di 83 e 78 anni, sono morti a causa delle esalazioni prodotte da un incendio che si è sviluppato nella loro abitazione, nella zona Colli di Pescara. Stando a una prima ricostruzione tutto sarebbe avvenuto ieri sera. I corpi di Alceo D'Antonio e Maria Di Benedetto sono stati trovati sul pavimento della cucina. Le fiamme, secondo i primi accertamenti, sarebbero partite dal materasso di una camera da letto e non avrebbero interessato il resto della casa, una villetta, ma i fumi hanno rapidamente invaso le altre stanze, non lasciando scampo ai due.

Oggi i parenti, non avendoli sentiti, si sono preoccupati: il genero, intorno alle 16.30, ha raggiunto l'abitazione di strada vicinale Colle Cervone e ha fatto la scoperta. La casa è stata posta sotto sequestro per tutti gli accertamenti del caso. Le salme sono a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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Processo tetti spesa della sanità, ascoltato Luigi Pierangeli

"Avevamo 70 milioni di crediti bloccati, 40 come clinica Pierangeli e 30 come clinica Spatocco. Ci sono stati dei decreti ingiuntivi per una parte di quei crediti e dopo la firma del contratto sui tetti di spesa ci furono pagati 13 milioni nell'arco di 28 giorni". Lo ha detto Luigi Pierangeli, presidente del gruppo Synergo, frutto della fusione tra le cliniche Pierangeli e Spatocco, ascoltato oggi pomeriggio, davanti al tribunale collegiale di Pescara, in qualità di testimone dell'accusa nel processo sui tetti spesa alle cliniche private per l'anno 2010. In avvio di udienza sono state stralciate dal processo le posizioni dell'ex sub commissario alla sanità Giovanna Baraldi e dei due tecnici dell'agenzia per i servizi regionali, Francesco Nicotra e Lorenzo Venturini, che non hanno rinunciato alla prescrizione e che compariranno davanti al giudice il prossimo 8 maggio. Il processo va avanti regolarmente, invece, per l'ex presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e per l'ex assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni, che hanno rinunciato alla prescrizione. Proprio Pierangeli, con un esposto, ha dato il via all'inchiesta. Secondo l'accusa Chiodi, in qualità di ex commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi della sanità, avrebbe fatto firmare alle cliniche private dei contratti di prestazione di assistenza ospedaliera, collegando la firma al pagamento dei crediti che le cliniche vantavano nei confronti della Regione Abruzzo. A fronte dei tagli, Chiodi e Baraldi avrebbero promesso alle cliniche un recupero attraverso incentivi legati alle cure di pazienti non abruzzesi. Una promessa che però, secondo le cliniche Pierangeli e Spatocco, costituitesi parte civile nel procedimento, si sarebbe rivelata un "falso", che a loro giudizio sarebbe testimoniato anche dagli accordi di confine, mai sottoscritti, con Marche, Lazio e Molise. L'imprenditore della sanità privata ha ricostruito le varie tappe, passate per la bufera di Sanitopoli nel 2008, che hanno interessato il rapporto tra Regione e sanità privata in Abruzzo."Il 18 febbraio 2010 la Regione adotta la delibera 14 ci invia dei dati del tutto imprevedibili - ha ricostruito in aula Pierangeli - attuando un drastico taglio alle attività per i pazienti provenienti da fuori regione, in assoluto contrasto con quatto fatto prima dal commissario Redigolo e con i dati sulla mobilità passiva". L'imprenditore ha aggiunto che "iniziarono anche a circolare voci su una ridistribuzione del nostro budget a favore di altre case di cura". 

"Qui dovranno venire esponenti del tavolo di monitoraggio e molti altri testimoni a dire come stanno veramente le cose. Io ho rinunciato alla prescrizione, se non credete a me, credete a chi verrà a testimoniare". Così l'ex presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, imputato nel processo sui tetti spesa alle cliniche private per l'anno 2010, oggi pomeriggio in tribunale a Pescara, al termine della testimonianza resa dall'imprenditore della sanità privata Luigi Pierangeli, che con un suo esposto fece scattare l'inchiesta. 

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Pericolo frane, 5 famiglie evacuate a Palombaro

Per il pericolo delle frane 5 famiglie, per un totale di 15 persone, sono state evacuate in via prudenziale a Palombaro. attorno alle 19 un grosso masso si è staccato in località Limiti di Sopra nella parte alta del paese. Sul posto i carabinieri della compagnia di Lanciano è vigili del fuoco di Casoli. Ma a causa del buio non è possibile al momento verificare se il fronte franosi è più ampio. tutte le persone evacuate sono state ospitate da parenti e amici. 

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