Cronaca

Tentata estorsione per la droga non pagata, in tre a giudizio 

Tre persone di Guardiagrele sono state rinviate a giudizio per tentata estorsione, cessione di cocaina e lesioni personali. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri che ha fissato il processo al 13 febbraio 2019. I tre sono difesi dall'avvocato Roberto Di Loreto; la parte offesa, un giovane assistito dall'avvocato Omar Sanelli, si è costituita parte civile e chiede un risarcimento danni di 80mila euro. La vicenda sarebbe nata da una cessione di cocaina per un valore di 1.500 euro. A seguito del mancato pagamento i tre, dopo aver minacciato e picchiato il giovane, lo avrebbero costretto ad acquistare un'auto e a trasferirne a loro la proprietà. Il giorno in cui era stato stabilito di perfezionare la cessione dell'auto in un'agenzia di pratiche automobilistiche all'appuntamento si sono presentati anche i carabinieri che hanno arrestato i tre in flagranza. Da quel giorno sono ai domiciliari, il Gup ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare. 

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Lotta al degrado, ripulito con un nuovo sgombero il sottopasso di via De Gasperi

Uno sgombero è stato eseguito questa mattina dagli operatori della polizia locale di Montesilvano, in collaborazione con l’azienda di gestione dei rifiuti Formula Ambiente e Sapi, nella zona del sottopasso di via De Gasperi.

«Stamani -  spiega l’assessore alla polizia municipale Valter Cozzi -  i vigili urbani sono stati impegnati nello sgombero di un accampamento abusivo che era stato allestito nella zona del sottopasso della circonvallazione, all’altezza di via De Gasperi. Al momento dell’operazione, alle prime luci dell’alba, gli occupanti abusivi, probabilmente due persone, si erano già allontanati. Sono stati quindi rimossi materassi, coperte e altri materiali. La presenza costante dei nostri operatori sul territorio ci ha permesso di eliminare quasi definitivamente il fenomeno del bivacco. Le operazioni serrate che abbiamo condotto a partire dallo sgombero delle palazzine di via Ariosto, nel maggio dello scorso anno, e poi quelle che hanno interessato la zona della riserva naturale e della spiaggia, hanno rappresentato un forte deterrente. Un plauso agli operatori per la professionalità con la quale hanno condotto questa operazione volta al ripristino della sicurezza e del decoro urbano».

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Commissione mensa, ispezione a sorpresa nella scuola dell’infanzia Dezio in via Adda a Montesilvano

Nuova ispezione a sorpresa, questa mattina, della commissione mensa scolastica nella scuola dell’infanzia generale Dezio, Istituto comprensivo Villa Verrocchio, in via Adda. Le componenti Monica Di Campli, Vittoria Fischietti e Mersia Ruggieri, accompagnate dall’assessore alla Pubblica istruzione, Maria Rosaria Parlionee da Maria Lucia Nenni dell’ufficio Pubblica istruzione, hanno controllato, dalle 12,20 alle 13,05, la somministrazione dei pasti ai bambini. La visita segue di tre settimane la precedente verifica nella scuola Colonnetta di via Isonzo.

Il menu di oggi prevedeva riso al sugo, coscia di pollo con patate, purea di frutta, pane e acqua. Le componenti della commissione hanno potuto constatare di persona la distribuzione dei pasti e hanno assaggiato i piatti riservati ai piccoli. 

Il verbale ha messo in evidenza «l’adeguatezza del mezzo di trasporto dei pasti e degli ambienti di sporzionamento, molto ampi e con pulizia ottima. Il personale addetto è in numero adeguato, la dotazione relativa all'abbigliamento risulta consona allo scopo e altrettanto adeguata, vengono utilizzati sistematicamente guanti monouso e mascherine. Ottima anche la disinfezione delle aule. Per quanto riguarda i pasti sono stati ritenuti adeguati per quantità e di buona qualità. Da evidenziare l’utilizzo del misuratore per il monitoraggio della temperatura, che viene posto all’interno di ogni contenitore prima che i pasti vengano serviti. Una volta serviti i primi piatti, le sporzionatrici cambiano rigorosamente i guanti prima di sporzionare i secondi piatti. I pasti risultano adeguati per quantità e buona la qualità. La temperatura dei pasti all’arrivo è adeguata e lo è anche nel momento in cui essi vengono serviti. Si evidenzia che il parmigiano viene servito solo ed esclusivamente su richiesta dei bambini che lo desiderano e in quantità sufficiente. Posateria, piatti e bicchieri risultano adeguati per quantità e buona la qualità dei materiali. Nessuna criticità è stata evidenziata per le diete speciali. I pasti vengono serviti in contenitori sigillati monodose, privi di rischio di contaminazione. Da evidenziare che le sporzionatrici addette, cambiano i guanti prima di servire i piatti speciali per poi iniziare a servire le “diete normali”. Si evidenzia, infine, che in questo Istituto scolastico è stata rilevata la presenza di tutti i componenti, all’entrata ed all’uscita ed è stato firmato un registro per l’accesso alla cucina».

«Anche oggi è stata una ispezione positiva», dice l’assessore Maria Rosaria Parlione, «insieme alle mamme abbiamo verificato la qualità dei piatti e gli elevati standard di igiene e di attenzione alla salute dei bambini. Merito della ditta fornitrice, del personale addetto alla sporzionamento e del personale scolastico, certo, ma un grazie particolare va sempre alla dottoressa Marisa Calabrese, nutrizionista del Sian, Servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl che sovrintende alla scelta dei menu. Sicuramente, poi, la conformazione dell’edificio aiuta a svolgere il servizio nella massima efficienza e sono particolarmente orgogliosa di far parte della giunta presieduta dal sindaco Francesco Maragno che è riuscita a inaugurare nel 2016 questa scuola, una delle grandi incompiute di Montesilvano. A gennaio la nuova ditta, la Serenissima Ristorazione – avendo vinto la gara – subentrerà alla Cir Food nella fornitura dei pasti delle nostre scuole».

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Falsi certificati ad atleti, medico denunciato dai Carabinieri del Nas

Avrebbe rilasciato a sei atleti, attivi nel settore dell'automobilismo professionistico, altrettanti certificati medici falsi, in cui attestava l'avvenuta esecuzione di tutti gli esami necessari per ottenere l'idoneità a partecipare alle attività sportive. Per questo un medico del Pescarese, che esercitava in tutto l'Abruzzo, è stato denunciato dai Carabinieri del Nas del capoluogo adriatico per falso e sostituzione di persona. Altri due medici, nel Chietino e nel Teramano, sono stati denunciati perché, nel subentrare ad altri professionisti andati in pensione, non avevano regolarizzato comunicazioni e autorizzazioni. La denuncia del medico pescarese è arrivata a conclusione di un'articolata attività d'indagine dei militari per la tutela della salute, scaturita da un'ispezione in uno studio medico. L'indagato, esercente dell'attività sanitaria, è accusato di aver indotto in errore i sei atleti, attribuendosi una qualifica che non aveva mai ottenuto per il rilascio di certificati di idoneità all'attività sportiva agonistica. In questo modo avrebbe guadagnato 650 euro. Negli altri due casi, invece, sono state rilevate carenze autorizzative all'esercizio dell'attività in convenzione con le Asl. I controlli dei Nas in materia, che già nei mesi scorsi avevano evidenziato analoghi episodi nel Chietino, proseguono per assicurare il rispetto della normativa di settore e la tutela dei pazienti, nei rapporti di trasparenza per l'assistenza primaria.

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Residenze ‘facili’, sospesi 4 ufficiali stato civile 

Dopo le dieci ordinanze cautelari di divieto di dimora in provincia di Teramo, emesse quest'estate nei confronti di altrettanti titolari di agenzie di intermediazione, questa mattina, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Teramo sulle residenze 'facili' per l'ottenimento della cittadinanza da parte di cittadini brasiliani con avi italiani, sono stati raggiunti dalla sospensione dal servizio per dieci mesi i quattro ufficiali di stato civile dei Comuni di Pineto, Roseto, Notaresco e Castellalto finiti sotto inchiesta. Tutti e quattro sono accusati di falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d'ufficio continuato ed in concorso. 

Nel corso delle indagini sarebbe infatti emerso come in ben 690 casi le cittadinanze richieste da brasiliani nei comuni interessati dall'inchiesta e relative agli anni 2015-2017 fossero state rilasciate senza i relativi presupposti. Tra questi proprio quello della dimora abituale in Italia. Un meccanismo che, secondo la Procura, avrebbe garantito ai titolari delle varie agenzie di intermediazione coinvolte un ingiusto profitto patrimoniale che andava dai 3 ai 4 mila euro a straniero. A far scattare le indagini, circa due anni fa, era stato l'altissimo numero di richieste di passaporto italiano presentate in Questura da parte di cittadini brasiliani che avevano ottenuto la cittadinanza nei quattro comuni incriminati. Brasiliani che, nella stragrande maggioranza dei casi, non avrebbe avuto alcuna dimora abituale negli appartamenti indicati, requisito necessario per perfezionare l'iter ed ottenere la cittadinanza. 

A firmare le misure, eseguite dalla Squadra Mobile, il gip Roberto Veneziano, che ha invece rigettato la richiesta del pm Stefano Giovagnoni di applicare la stessa misura anche ad otto vigili che nel frattempo sono stati spostati in parte ad altri incarichi ed in parte in altre città.

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Cumulo condanne a 14 anni e 11 mesi, arrestato ad Avezzano

Un ordine di cattura, emesso dalla Procura della Repubblica di Rieti a carico di un uomo di 45 anni di Avezzano, è stato eseguito dagli agenti del Commissariato di polizia marsicano. L'uomo dovrà scontare una pena di 14 anni e 11 mesi di reclusione a seguito della rideterminazione e al conseguente cumulo di 26 condanne emesse dal Tribunale di Avezzano e da quello di Rieti per vari reati che vanno dalla ricettazione, all'estorsione, passando per la rapina, la truffa, le lesioni e la violazione delle sorveglianza speciale a cui era stato più volte sottoposto. 

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Il Nas scopre violazioni in un frantoio dell’Aquilano

Sospensione immediata dell'attività di confezionamento e lavorazione dell'olio di oliva, divieto di commercializzazione e distruzione di 2.000 litri di olio d'oliva e 25 quintali di grano completamente privi delle indicazioni relative alla loro tracciabilità: sono i provvedimenti adottati nei confronti di un frantoio dell'Aquilano dopo un controllo dei Carabinieri del Nas di Pescara, nell'ambito delle ispezioni che i militari per la tutela della salute stanno eseguendo, in tutta la regione, nel settore della produzione di olio e delle conserve alimentari.

I Carabinieri del Nas, nel frantoio, hanno accertato che i gestori avevano mantenuto in esercizio l'opificio in precarie condizioni igienico-sanitarie, omesso di munire le cisterne per lo stoccaggio dell'olio sfuso, omesso di aggiornare i registri dell'olio e di attuare le procedure di rintracciabilità aziendali, attivato un laboratorio di confezionamento olio in assenza della prescritta comunicazione all'autorità competente ai fini della registrazione. Il proprietario è stato segnalato all'autorità amministrativa. Poi l'intervento del Sian della Asl, che ha disposto la sospensione dell'attività, il divieto di commercializzazione e la distruzione dei prodotti. Il valore dell'attività inibita, comprensivo degli alimenti distrutti, ammonta a oltre un milione di euro.

I Nas complessivamente hanno ispezionate sei aziende, di cui tre nel Chietino, una nel Teramano e due nell'Aquilano. Sono state vincolate 4.300 confezioni di conserve vegetali, è stato chiuso un deposito alimenti non autorizzato, nel Chietino. Nel complesso sono state elevate 16 sanzioni per violazioni delle norme igienico sanitarie e di tracciabilità.

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Donati 1.500 libri alla Clinica Pediatrica di Chieti

Libri di fiabe e racconti, destinati a tutte le fasce d'età, dalla prima infanzia all'adolescenza, quasi 1.500 volumi in tutto, sono stati donati alla Clinica pediatrica di Chieti dalla libreria 'Giunti al Punto' del Centro commerciale Megalò di Chieti, in collaborazione con 'White Bakery', attività che opera nello stesso centro commerciale, e con il negozio 'Digi softair' di Montesilvano (Pescara), nell'ambito dell'iniziativa 'Aiutaci a crescere. Regalaci un libro'. Ai clienti della libreria è stato proposto di acquistare un libro e lasciarlo in donazione per i piccoli pazienti. L'iniziativa fa parte di una campagna di sensibilizzazione alla lettura nata nel 2010 presso le 200 librerie 'Giunti al Punto' presenti in Italia. I libri sono stati consegnati alla Clinica pediatrica, diretta da Angelika Mohn, dallo staff della libreria, e sono destinati allo sviluppo di una biblioteca di reparto per offrire un servizio non soltanto ricreativo, nell'ambito di un progetto educativo che mira a ottimizzare lo sviluppo relazionale, cognitivo e linguistico del bambino.

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Confcommercio, aumenta la percezione di insicurezza e illegalità nelle imprese

Aumenta la percezione di insicurezza e illegalità nelle imprese che operano in Abruzzo: abusivismo, furti e contraffazione i fenomeni più avvertiti che arrecano danni. Questi i dati contenuti nell'indagine della Confcommercio sui fenomeni criminali per la giornata 'Legalità mi piace' celebrata con un evento a Roma, alla presenza del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. In particolare, il 29% delle imprese abruzzesi percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza in linea con il trend nazionale; nell'ambito dei crimini il 53% delle imprese regionali percepisce un aumento dell'abusivismo, il 49% una crescita dei furti e il 40% un incremento del fenomeno della contraffazione. Percezione al di sopra del dato nazionale mentre il 65% ha approntato misure per la sicurezza: in tale ambito il 44% ha installato telecamere e allarmi, il 22% ha fatto ricorso alla vigilanza privata, il 12% si è rivolto alle associazioni di categoria e il 10% ha chiesto protezione informale alle forze di polizia.

In crescita il dato delle imprese abruzzesi che si rivolgono alle assicurazioni (23%) ma ancora molto lontano dal dato nazionale (40%) mentre spicca il dato relativo all'installazione di vetrine corazzate (21%) di molto al di sopra del dato Italia (12%); l'80% delle imprese della nostra regione ritiene fondamentale una maggiore certezza della pena come deterrente al dilagare del crimine e evidenzia il ruolo decisivo delle forze dell'ordine nel presidio del territorio e nella collaborazione preventiva; alta la percentuale degli imprenditori abruzzesi che ritiene poco efficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali (90%) e che si dice favorevole ad un inasprimento delle pene (94%), dato questo in linea con il sentimento nazionale; il 55% ha subito almeno una volta un taccheggio (furto di merce esposta nell'attività) e questo è un dato molto al di sopra del trend nazionale (39%). 

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Antonio Iovito è il segretario regionale dello Spi-Cgil Abruzzo Molise

Antonio Iovito è il segretario regionale dello Spi-Cgil Abruzzo Molise. A conclusione del congresso tenuto nei giorni scorsi il sindacalista è stato infatti eletto a grande maggioranza per guidare anche nei prossimi anni il principale sindacato che rappresenta i pensionati abruzzesi e molisani. Di qui una serie di richieste agli enti locali e alle amministrazioni regionali, con i quali lo Spi abruzzese e molisano ha già avviato un confronto con l'obiettivo di rispondere ad esigenze che si fanno sempre più pressanti con l'invecchiamento della popolazione.

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