Due chilogrammi di eroina sequestrati e un uomo arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. E' il bilancio di un'operazione condotta dai Carabinieri delle Compagnie di Pescara e Montesilvano nelle due città adriatiche. In carcere è finito E.D.I., 47enne. L'uomo, ieri sera, è stato notato dai militari dell'Arma della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, mentre si aggirava con fare sospetto in via Cavallotti. Alla vista dei carabinieri, ha lanciato per strada, tra le auto in corsa, due involucri. Uno è andato distrutto con il passaggio dei veicoli, l'altro è stato recuperato: conteneva 520 grammi di eroina. Dall'arresto è scaturita l'attività info-investigativa e nei pressi di una stalla, interrati, sono stati trovati tre involucri contenenti complessivamente un chilo e mezzo di eroina. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Leggi Tutto »Salvi i passeggeri dell’ultraleggero caduto sul Gran Sasso
L'elicottero Drago 54 del Nucleo Elicottero dei vigili del fuoco di Pescara ha individuato l'aereo leggero precipitato. L'aerosoccorritore a bordo dell'elicottero è stato fatto scendere a terra con il verricello, per portare soccorso alle due persone che viaggiavano sul velivolo precipitato.Si tratta di un uomo e una donna, dell'età apparente di cinquant'anni, che sono apparsi coscienti, benché a seguito dell'impatto al suolo hanno riportato ferite e contusioni. I due feriti sono stati verricellati a bordo dell'elicottero, che in questo momento sta raggiungendo in volo la base del Nucleo elicotteri a Pescara, dove sono state inviate ambulanze del 118 per il successivo trasporto della coppia in ospedale.
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Una squadra operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Teramo si sta recando nella zona dei Prati di Tivo per la ricerca di un aereo leggero con due persone a bordo. In base delle informazioni ricevute dal centro operativo nazionale del Dipartimento dei vigili del fuoco, l'aereo potrebbe essere precipitato mentre sorvolava le pendici del versante teramano del Gran Sasso. Sul posto è stato inviato anche il furgone Ucl (Unità di Comando Locale), con funzioni di Posto di Comando Avanzato e l'elicottero del Nucleo dei vigili del fuoco di Pescara'Drago 54' per effettuare le ricerche dall'alto
Leggi Tutto »Respinto il ricorso di Abruzzo e Puglia, il Dtt resta a Frascati
Questa mattina il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Puglia e dalla Regione Abruzzo in merito alla assegnazione al Centro Enea di Frascati del DTT, il Divertor Tokamak Test facility, progetto assegnato al Comune del Lazio in seguito al bando indetto dallo stesso Enea. Il DTT e' un progetto molto importante, con un investimento di 500 milioni di euro, che prevede un indotto a livello occupazionale di 1.500 persone, con ricadute a livello italiano ed europeo. "Ora avanti - commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - per un Lazio moderno a servizio dell'Italia"
Leggi Tutto »Il cane eroe Kaos ucciso dal veleno antilumache
Ad uccidere Kaos, il cane-soccorritore che si era distinto con il suo istruttore in occasione delle ricerche tra le macerie delle case sbriciolate dal terremoto dell'agosto 2016, e' stato la metaldeide, un prodotto chimico in tavoletta che viene usato in agricoltura come lumachicida ma anche come combustibile per il campeggio o inserito nelle razioni da combattimento militari in quanto appunto combustibile per l'accensione di fornelletti. E' quanto si apprende al termine delle analisi effettuate.
Non e' invece certo se si sia trattato di un avvelenamento doloso, come da subito si e' pensato, fatto che aveva innescato un numero notevole di reazioni e prese di posizione, anche da parte di esponenti politici, o invece sia stato dovuto ad una assunzione involontaria del veleno da parte del cane, magari trovando la sostanza in un campo. E questo aspetto specifico sara' valutato dall'inchiesta in corso da parte dei servizi veterinari locali e dell'autorita' giudiziaria. Per intanto in procura sono stati trasmessi gli esiti finora ricavati dagli esami di laboratorio. Certo e' che non si tratta di una novita' il fatto che i cani siano spesso vittime della metaldeide, in quanto trovano la tavoletta e - spinti dall'olfatto ed anche dalla curiosita' - la ingeriscono.
Leggi Tutto »Travolto da un’auto sulla corsia di emergenza dell’Asse Attrezzato
Un 39enne di Scafa è ricoverato in ospedale per le lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio sull'asse attrezzato che collega Chieti a Pescara in direzione del capoluogo adriatico, subito prima dello svincolo di via Aterno.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo aveva fermato la sua auto sulla corsia di emergenza ed era sceso, quando è stato travolto da un veicolo in transito, che ha urtato anche il suo mezzo. Subito soccorso dal 118, è stato trasportato in ospedale per un politrauma. Dopo tutti gli accertamenti sanitari, è stato ricoverato nel reparto di Ortopedia, con una prognosi di 60 giorni. Dei rilievi si è occupata la Polizia stradale di Pescara.
Leggi Tutto »Scoppia una bombola di gas nel pescarese durante la preparazione delle conserve di pomodoro
Si sarebbe sviluppata da un bruciatore che era collegato tramite un tubo alla rete del gas, la fiammata, seguita da un piccolo boato, che ha investito le tre donne che stavano preparando le conserve di pomodoro nei locali dell'ex ristorante La Roccia, oggi dimora privata, nel Pescarese. La struttura si trova a Contrada Versante Al Bosco, ed e' chiusa al pubblico da diverso tempo.
Le tre donne, C.P., 46 anni, la madre, A.S. di 68 anni, ex titolare del ristorante, e A. B., 61 anni, vicina di casa, sono state subito soccorse e trasportate in ospedale. La 68enne e' ricoverata all'ospedale di Chieti e non sarebbe in pericolo di vita. La figlia, invece, e' stata trasferita dall'ospedale teatino in gravi condizioni al centro grandi ustionati di Napoli. Le condizioni piu' preoccupanti sono quelle in cui versa la vicina di casa delle due donne, che ha riportato ustioni di secondo grado sul 50-60% del corpo: e' stata trasferita a Brindisi. La 61enne e la 46enne sono attualmente in prognosi riservata. L'allarme e' stato lanciato al 118 di Pescara dall'altra figlia dell'ex proprietaria del ristorante, che era all'esterno della struttura. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, anche con l'ausilio dell'eliambulanza, i vigili del fuoco dei distaccamenti di Alanno e Penne, il sindaco di Carpineto della Nora, Donatella Rossini, e i carabinieri della Compagnia di Penne guidati dal maggiore Alessandro Albano.
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Vigili del fuoco in azione a Carpineto della Nora per lo scoppio probabilmente di una bombola del gas all'interno di un ristorante. Sono tre le persone rimaste ustionate per la fuga di gas che ha provocato, come accertato da una prima ricostruzione, un ritorno di fiamma che ha investito i presenti. Tre le persone ferite, tutte donne. Due sono state trasferite all'ospedale 'SS Annunziata' di Chieti e una più grave in elisoccorso al 'Santo Spirito' di Pescara. Per quest'ultima si sta valutando un eventuale trasferimento in un centro grandi ustionati o a Cesena, Napoli o Roma. Una quarta donna che era fuori dal locale, è rimasta illesa. Tutta la zona è stata transennata. Sono in corso le indagini per chiarire con esattezza le cause dell'accaduto. All'interno del locale adiacente il ristorante, che è però chiuso da tempo, si stavano cuocendo dei pomodori.
"Grazie ai soccorritori. I soccorsi sono stati tempestivi. Lanciato l'allarme, nel giro di poco sono subito arrivati tutti i mezzi di 118, vigili del fuoco, carabinieri e carabinieri forestali, anche con l'elicottero". Lo afferma il sindaco di Carpineto della Nora, Donatella Rosini, che stamane ha subito raggiunto l'ex ristorante "La Roccia", dove in un garage si e' verificata una fuga di gas da una bombolone, cui sarebbe seguita una violenta fiammata. All'interno del locale garage c'erano tre donne che stavano facendo le conserve di pomodoro. "E' stata una fiammata molto violenta, con successivo principio d'incendio dei locali - dice il sindaco - dovuta ad una fuga di gas dal bombolone che stavano utilizzando. Il tempestivo intervento dei soccorsi ha evitato il peggio". "Mi ero allontanata per andare a lavare i pomodori - racconta la donna che era fuori dal locale - quando ho sentito urlare, ho visto una fiammata e le signore scappare fuori. Ho subito chiuso il gas e chiamato i soccorsi". Illeso anche un bambino che era con la donna.
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A Tollo la rievocazione Storica Battaglia tra Turchi e Cristiani
"Nella prima domenica di Agosto, a Tollo, ormai per secolare tradizione, a mezzogiorno in punto si rievoca la Battaglia tra Turchi e Cristiani, per festeggiare la Madonna del SS. Rosario, festa denominata anche dei Turchi e della Madonna della Vittoria."
Leggi Tutto »Arrestato boss della ‘ndrangheta che si nascondeva in Abruzzo
Arrestato dai carabinieri il boss calabrese Simone Cuppari, capo della omonima 'ndrina originaria di Brancaleone e con base a Francavilla al Mare da dove avrebbe controllato l'attività di traffico di stupefacenti e riciclaggio. L'operazione dei carabinieri di carabinieri del comando provinciale di Chieti è scattata nel pomeriggio di martedì. Cuppari era ricercato dal febbraio del 2017, quando era sfuggito alla cattura nel corso dell'operazione 'Design', coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di L'Aquila e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Chieti.
Il boss è stato rintracciato e arrestato dagli uomini dell'Arma in un'abitazione della provincia di Bergamo. Cuppari è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione per traffico di cocaina dal Tribunale di Chieti lo scorso mese di luglio in relazione alle indagini che hanno portato all'operazione 'Shot 2009', e su di lui pendevano tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalle Dda di L'Aquila e di Reggio Calabria e dal Tribunale di Pescara per le operazioni 'Sparta' e 'Banco Nuovo' condotte dai Carabinieri di Pescara e di Locri.
I contatti con la Calabria li teneva attraverso i classici 'pizzini' e lui, che pure non era solito parlare a telefono, alla fine è stato tradito proprio da una telefonata intercettata: quella con cui ha prenotato una vacanza per la settimana di Ferragosto che avrebbe dovuto trascorrere insieme a moglie e due figli a Eraclea Terme. Alla fine Cuppari è stato però tradito da una telefonata fatta per organizzare una vacanza in famiglia su una ''casa mobile'' fra l'11 e il 17 agosto e che gli sarebbe costata quasi 1.600 euro per sette notti, come rivela una telefonata intercettata, una telefonata determinante, effettuata molto presto il 31 luglio e che ha dato la prova ai carabinieri della presenza di Cuppari nell'appartamento di Martinengo dove lo hanno raggiunto la moglie e i due figli proprio in vista della vacanza da passare insieme.
I militari lo cercavano da febbraio dell'anno scorso quando riuscì a scampare al blitz con 19 arresti che portò a smantellare una cellula 'ndranghetista' in Abruzzo. Cuppari in quell'occasione riuscì a sfuggire alla cattura, ma da quel momento i carabinieri di Chieti non gli hanno dato tregua tenendo sotto controllo audio e video decine di utenze telefoniche e possibili nascondigli e soprattutto monitorando i movimenti fra la Calabria e l'aeroporto di Orio al Serio o di alcuni personaggi che, come si è scoperto, portavano 'pizzini' nell'area bergamasca che raggiungevano in aereo per poi ripartire in giornata. Cuppari, che al momento dell'arresto non ha detto un parola, viveva in una palazzina dove aveva preso in affitto un appartamento tramite un prestanome: a quell'ora era uscito forse per fare la spesa, ma i carabinieri avevano circondato l'intero edificio. L'operazione che ha portato alla cattura è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Chieti e tenuta dal vice comandante della Legione carabinieri Abruzzo e Molise, il colonnello Antonio Buccoliero, dal comandante provinciale dell'Arma colonnello Florimondo Forleo e dal comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Chieti , il maggiore Marcello D'Alesio
Sono oltre dieci i pizzini sequestrati, unitamente a otto telefoni, ora al vaglio dei carabinieri e che potrebbero svelare ulteriori aspetti dell'attività criminale di Cuppari che nel frattempo è rinchiuso nel carcere di Bergamo. Ai pizzini e a Cuppari i carabinieri sono arrivati, come ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, il colonnello Florimondo Forleo nel corso di una conferenza stampa, ''monitorando alcuni viaggi che non avevano ragione, di alcuni calabresi che partivano per Bergamo in aereo e ritornavano in giornata, muovendosi nel territorio di Bergamo anche solo per andare a prendere il caffè in alcuni bar. Questo - ha aggiunto Forleo - ci ha chiaramente indicato che portavano dei messaggi e che li depositavano in luoghi convenuti, i classici pizzini, per poi essere recuperati da altri affiliati''. Pizzini che venivano lasciati nei luoghi più diversi: cabine telefoniche, sotto i tavolini di un bar, nelle stazioni di autobus e treni''.
Leggi Tutto »Furti e rapine a bordo dei treni, 4 arresti
Avrebbero messo a segno furti e rapine a bordo di treni approfittando del sonno dei viaggiatori e minacciando anche il personale ferroviario in servizio, ma i quattro sono stati arrestati dagli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio. Per gli investigatori i quattro, residenti tra Napoli e provincia, facevano parte di un'associazione criminale dedita ai furti e rapine sui treni notturni nella tratta Villa San Giovanni-Roma.
Le indagini, scattate nel 2015 e coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania, si sono basate inizialmente sulla descrizione fornita dalle vittime e dal personale di bordo. Sono stati effettuati controlli sui treni da parte di agenti della polfer in abiti civili. Gli arrestati sono un ventisettenne raggiunto dal provvedimento nel carcere di Pescara dove si trova detenuto per reati analoghi e arrestato l'anno scorso dalla polizia ferroviaria, un ventinovenne rintracciato in una comunità nel comune di Vasto, un trentunenne e un trentasettenne, individuati e rintracciati nelle proprie abitazioni di Napoli e portati nel carcere di Poggioreale.
Leggi Tutto »Rapporto Swimez, Paolucci: l’azione di governo regionale ha inciso favorevolmente su quadro economico Abruzzo
«L’Abruzzo rialza la testa nel 2017 con un PIL che cresce dell’1,2%», "Sono le parole con cui si apre la sezione dedicata all’Abruzzo delle “Anticipazioni al Rapporto sull’economia e la società del Mezzogiorno” presentate oggi a Roma dallo Svimez. Un’ottima prova della nostra economia dopo i dati più contenuti del 2015 (+0,3%) e del 2016 (+0,2%), ma soprattutto un’ulteriore conferma del fatto che la crisi è definitivamente alle spalle e l’Abruzzo aggancia la ripresa in atto in tutto il Paese". Lo afferma Silvio Paolucci, assessore regionale al bilancio.
"I dati di confronto tra 2016 e 2017 parlano chiaro: occupazione (+1,1%), PIL (+1,2%) ed export (+10,2%) sono tutti positivi e testimoniano la notevole capacità dell’apparato produttivo regionale di superare il periodo nero agosto 2016 – gennaio 2017, caratterizzato da tre eventi sismici e un’ondata di freddo di proporzioni eccezionali. E’ il segno che l’azione di governo della nostra amministrazione ha inciso favorevolmente sul quadro economico dell’Abruzzo, risollevandolo dal tunnel in cui era finito a causa della crisi. Sappiamo che c’è ancora strada da fare per consolidare il cammino intrapreso, ma è innegabile che ci si stia muovendo in un contesto di rinnovata positività".
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