Cronaca

Università D’Annunzio, autorizzata la rateizzazione delle tasse 

Il Senato Accademico dell'universita' D'Annunzio di Chieti Pescara, riunitosi questa mattina, su proposta del rettore Sergio Caputi ha deciso di autorizzare la rateizzazione della seconda e terza rata delle tasse universitarie del corrente anno accademico a favore degli studenti che, avendo omesso di presentare la prevista documentazione Isee, per cui non e' stato possibile concedere alcuna proroga, ne facciano richiesta. Le due rate verranno divise in quattro versamenti, facendo slittare i pagamenti prevsiti dal 28 febbraio e dal 30 aprile rispettivamente a fine maggio e a fine giugno. Agli studenti non verra' richiesta alcuna mora, cosi' come non verra' bloccata loro la carriera, come accade normalmente nel caso di mancato pagamento delle diverse rate delle tasse universitarie. Il provvedimento del Senato prevede che gli esami sostenuti in questo periodo verranno registrati con riserva e convalidati definitivamente dopo l'accertamento del pagamento delle tasse dovute. L'Ateneo, inoltre, con una specifica comunicazione pubblicata tra gli avvisi sulla sua home page www.unich.it, ha reso noto che il termine per la presentazione della richiesta di fruizione del bonus accordato agli studenti che hanno fratelli o sorelle iscritti presso uno dei tre Atenei dell'Abruzzo, e' stato prorogato al prossimo 28 febbraio. Tale bonus permette una riduzione pro capite delle universitarie pari a 150 euro. Il Senato Accademico ha anche approvato nuove convenzioni internazionali con il ''Iona College? di New Rochelle (New York) e con la '' Czech Techincal University? di Praga. E? stato dato inoltre parere favorevole anche alla proposta di nuovo accordo quadro di cooperazione tra la ''d?Annunzio'' con l'Universita' degli Studi di Milano-Bicocca e l'Addis Abeba University (Etiopia). Approvati anche i provvedimenti per finanziare la mobilita' studentesca per il 2018 relativa alle convenzioni gia' esistenti con Universita' estere. 

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Re delle truffe arrestato in Francia dalla Polizia 

Deve scontare una pena di 6 anni e due mesi di reclusione in quanto destinatario di dieci condanne per i reati di bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta e violazione degli obblighi di assistenza familiare, commessi tra il 2000 e il 2008, tra Abruzzo, Marche e Friuli un 51enne di Montegiorgio, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso dicembre dalla Procura della Repubblica di Pordenone, e arrestato ieri a Parigi dalla Polizia francese, in collaborazione con il Servizio Interpol, il Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la Squadra Mobile di Pescara.

Dopo l'emissione, da parte della Procura friulana di un Mandato di Arresto Europeo, sono state intensificate le ricerche anche oltre confine, con il ritrovamento dell'uomo a Parigi dove, per sottrarsi alla cattura, aveva riparato insieme alla sua famiglia in un appartamento preso in affitto, al cui proprietario aveva raccontato di essere un giornalista, mostrandogli anche una falsa dichiarazione dei redditi da 175mila euro, ma non pagando alcun canone. 

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Colpo da 10mila euro alle poste di S.Maria Imbaro

Colpo da 10mila euro ai danni dell'ufficio postale di S.Maria Imbaro dove nella notte ignoti si sono introdotti dopo aver disattivato l'impianto elettrico, quindi tutti i sistemi di sicurezza, e avere sfondato una parete confinante con uno studio medico. Qui erano entrati forzando una porta blindata. Nell'ufficio postale i ladri hanno divelto la cassa del bancomat, ma nell'operazione le banconote sono state macchiate dall'inchiostro indelebile.

Sono intervenuti i militari di Fossacesia, della compagnia di Ortona, che hanno fornito una prima ricostruzione dei movimenti della banda, fuggita su un furgone rubato nelle vicinanze. Prima i ladri avrebbero tentato di rubare un'auto comunale, visto che e' stata trovata aperta la serranda del garage del Municipio. E qui i Carabinieri hanno trovato tute e scarpe utilizzate per il colpo.

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Ferisce a coltellate il rivale e fugge ma viene arrestato

Un romeno di 24 anni è stato ferito all'addome con cinque coltellate da un connazionale di 32 anni, al culmine di una lite scoppiata in strada a Corropoli, nella tarda serata. Il giovane e' stato soccorso dal personale del 118 dell'ospedale di Sant'Omero e qui trasferito in stato di shock, prima di essere trasportato d'urgenza al Mazzini di Teramo per essere sottoposto a un delicato intervento nel reparto di cardiochirurgia: i fendenti lo hanno raggiunto tra addome e cuore. La fuga dell'accoltellatore e' durata poco meno di mezzora: e' stato accerchiato in una zona di campagna dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale e da quelli delle compagnie di Alba Adriatica e Giulianova coordinati dal tenente colonnello Luigi Delle Grazie, che lo hanno bloccato e trasferito in caserma in stato di fermo per tentativo di omicidio. Secondo una prima ricostruzione, ci sarebbe la gelosia alla base del fatto di sangue. L'aggressore si sarebbe recato a casa della sua ex convivente, una romena di 41 anni madre di quattro figli, con cui voleva riallacciare il rapporto: lei lo avrebbe respinto, ricevendo alcuni pugni in volto, ma riuscendo a divincolarsi per raggiungere in strada il suo nuovo compagno. Tra i due uomini sarebbe successivamente scoppiato un alterco, nel corso del quale il 32enne avrebbe usato il coltello ferendo il rivale al petto con almeno cinque colpi. 

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Grande successo alla seconda edizione del Carnevale in Maschera 2018 a Montesilvano

«Una seconda edizione divertente e festosa. Un’affluenza di circa 1700 persone che segna il successo anche quest’anno della manifestazione». È più che positivo il bilancio tracciato dall’assessore agli Eventi, Ottavio De Martinis, della seconda edizione del “Carnevale in Maschera 2018”, organizzato dal Comune di Montesilvano. Ieri il Pala Dean Martin ha aperto le sue porte alle famiglie montesilvanesi per un pomeriggio pieno di coriandoli, colori e tanto divertimento.  La manifestazione, presentata dalla giornalista di Rete 8 e Sky Sport e conduttrice tv Grazia Di Dio, è stata animata da laboratori, giochi gonfiabili, zucchero filato e popcorn. Nel corso del pomeriggio sono state incoronate anche “Le Mascherine più Belle”. Due le categorie di concorso: la prima, per i bambini fino ai 5 anni ha visto trionfare “Il contadino e le sue Gallinelle”, secondo posto per uno speciale “Barattolo di Nutella” e poi al terzo posto un dolcissimo “Popcorn”. Nella categoria dai 6 ai 12 anni la medaglia di bronzo è andata al “Vichingo”, d’argento per “La Differenziata” e al primo posto “Pippi Calzelunghe”.

I costumi più belli sono stati decretati da una giuria composta dall’imprenditore Giovanni Cacciamano, da Marzia Falcone editore della rivista “La Dolce Vita”, Paola Ballarini dell’associazione “Europa 2.0” e Mara Di Nucci dell’associazione “Montesilvano nel Cuore”.

«Tutti i bambini che hanno partecipato alla sfilata – specifica De Martinis -  avevano vestiti bellissimi. Quelli premiati sono stati particolarmente originali e divertenti. Anche quest’anno il Carnevale in Maschera ci ha regalato belle soddisfazioni, confermando il Pala Dean Martin come un nuovo polo aggregativo per la città. Anche la partecipazione dei genitori con i loro costumi ci stimola ad organizzare iniziative ancora più ampie che coinvolgeranno anche un pubblico più adulto».

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Processo ‘Isola felice’, nuovo rinvio a Pescara

Nuovo rinvio per difetti di notifica, dopo quello dell'ottobre scorso, questa mattina in tribunale a Pescara, nell'ambito del maxi processo, con giudizio immediato, scaturito dall'operazione 'Isola felice', condotta da carabinieri e Direzione distrettuale antimafia nel settembre del 2016, in merito alla penetrazione criminale della 'ndrangheta in Abruzzo e in particolare nell'area Vastese. Sono 108 gli imputati coinvolti nel processo, che si basa su un dossier di oltre 600 pagine. Nel 2016 furono eseguite 25 misure cautelari per associazione a delinquere di stampo mafioso e sequestrati oltre 300 chilogrammi di droga, insieme a fucili, mitragliatori, pistole e munizioni. Alla base delle indagini, il sequestro avvenuto nel 2010 a Pescara e da qui la competenza territoriale del tribunale del capoluogo adriatico. Le indagini successive consentirono ai carabinieri di scoprire un fiorente traffico di cocaina tra Italia e Sud America e di individuare una raffineria che l'organizzazione criminale aveva realizzato in un'abitazione di San Salvo, dove fu scoperto anche un deposito di armi. Dopo i primi colpi inferti dalle forze dell'ordine, alcuni componenti dell'organizzazione iniziarono a collaborare, consentendo ai carabinieri di fare luce sulla ramificazione di un'articolata organizzazione criminale con basi operative nel Vastese e nel litorale molisano, ma anche a Pescara e L'Aquila, operante sotto il diretto controllo del clan Ferrazzo. Secondo il pm della procura dell'Aquila, Stefano Gallo, gli esponenti del clan, che aveva al vertice Eugenio Ferrazzo e il padre Felice Ferrazzo, avrebbero avuto "un ruolo fondamentale nei tentativi di espansione della 'ndrangheta nel resto d'Italia". Il tribunale collegiale, presieduto dal giudice Rossana Villani, ha aggiornato l'udienza al prossimo 2 luglio, rinnovando le notifiche, non andate a buon fine, nei confronti di due imputati, piu' un terzo rispetto al quale e' stata pero' disposta una verifica del presunto difetto di notifica.

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Va in caserma per pagare una multa con la cocaina in tasca

Convocato per la contestazione di una contravvenzione al codice della strada nella sede del Distaccamento di Polizia Stradale, viene arrestato perche' in tasca aveva cocaina. Il protagonista della vicenda e' un 60enne di Mosciano Sant'Angelo che una volta all'interno della caserma, e' stato perquisito dagli agenti, insospettiti dal suo atteggiamento: nascondeva circa mezzo grammo di cocaina, quanto bastava per estendere la verifica alla sua abitazione. Qui sono stati rinvenuti anche 20 grammi di eroina suddivisi in 22 dosi, 21 grammi di hashish in vari pezzi, un altro grammo di cocaina e materiali per il confezionamento delle dosi, oltre a 250 euro in banconote di piccolo taglio. 

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Si avvia alla conclusione il processo per la presunta truffa con le azioni Tercas

Si avvia alla conclusione il processo per la presunta truffa con le azioni Tercas, azioni che, secondo l'accusa, sarebbero state vendute prospettandole ai clienti come un'operazione di pronti contro termine. Nella prossima udienza, fissata per il 26 febbraio, sara' in aula l'ex responsabile pro-tempore dell'area finanza, che ha annunciato la volonta' di sottoporsi all'esame dell'imputato. Questa mattina sul banco dei testimoni sono saliti un ex dipendente della banca, citato dalla pubblica accusa, e un imprenditore citato dalla difesa

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Omicidio Monteodorisio, sopralluogo del Ris

A distanza di otto giorni dal ritrovamento privo di vita di Antonio Lizzi, 69 anni pensionato, con le caviglie e i polsi legati nella sua abitazione in contrada Marracola a Monteodorisio, sono giunti i Carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. Il sopralluogo dello speciale reparto investigativo dell'immobile e delle pertinenze è stato richiesto dal procuratore della Repubblica di Vasto Giampiero Di Florio al fine di dare un nome e un volto all'assassino che ha provocato la morte di Lizzi per "asfissia meccanica violenta da compressione toracica", come rilevato dall'autopsia eseguita a Chieti lo scorso 6 febbraio da Pietro Falco, responsabile del servizio di medicina legale dell'Asl 02 Abruzzo. I carabinieri del Ris inizieranno le loro analisi cominciando dal Fiat Fiorino, parcheggiato in maniera anomala nel vialetto d'ingresso della casa dei campagna, utilizzato dal pensionato nei suoi quotidiani spostamenti. 

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Donna uccisa in Abruzzo, l’arrestato non risponde ai pm

"Si e' avvalso della facolta' di non rispondere in quanto aveva gia' fornito agli inquirenti la sua versione dei fatti dichiarandosi estraneo all'accaduto". Lo ha detto l'avvocato Paolo Frani, legale di fiducia di Andrei Feru, romeno di 52 anni, accusato dell'omicidio di Iuliana Catalin Bucataru, romena di 38 anni, all'esito dell' interrogatorio di garanzia che si e' svolto in carcere ad Avezzano. La donna era stata trovata esanime il 5 novembre scorso, in un'abitazione di Colli di Monte Bove, frazione di Carsoli dove prestava servizio ad un anziano come badante.

"Il prossimo passo - ha concluso l'avvocato - sara' quello di impugnare l'ordinanza davanti al Tribunale del riesame dell'Aquila". All'epoca dei fatti, in un primo momento, si era pensato ad un fatale incidente domestico. La donna mori' due giorni dopo in ospedale. In seguito all'indagine, condotta dal pm Maurizio Maria Cerrato, e' scattato l'arresto nei confronti dell'uomo accusato di omicidio volontario. 

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