Cronaca

Massimiliano Serpi e’ il nuovo procuratore della Repubblica di Pescara

Massimiliano Serpi e' il nuovo procuratore della Repubblica di Pescara, nominato dal plenum del Csm. Lo si e' appreso da Bologna. Il magistrato, 65 anni, e' nato a Imola, e in carriera e' stato giudice penale e civile a Modena, poi dal 1985 passo' alla Procura di Bologna. Dal 1996 al 2004 ha lavorato alla Procura per i Minorenni del capoluogo emiliano e dal 2004 e' tornato in Procura ordinaria, dove dal 2009 e' procuratore aggiunto. Tra i casi giudiziari piu' importanti da lui seguiti, il disastro aereo all'istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (1990) e il processo a carico di Luigi Ciavardini per la Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Recentemente e' stato tra i Pm che hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex Nar Gilberto Cavallini, sempre in relazione alla Strage, e anche la richiesta di archiviazione dell'indagine sui mandanti. A Pescara prendera' il posto di Cristina Tedeschini. Alla Procura di Bologna, guidata da Giuseppe Amato, resta un unico procuratore aggiunto, Valter Giovannini, in attesa che vengano nominati magistrati per il posto lasciato da Serpi e per un terzo posto da aggiunto, previsto da un recente aumento di organico.

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Inchiesta Terre d’oro, stralciata la posizione del sindaco Di Primio

Il gup dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha dichiarato l'incompetenza territoriale, trasmettendo gli atti alla Procura della Repubblica di Chieti, nell'ambito del procedimento ribattezzato "Terre d'oro" che vede indagati per corruzione il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, l'imprenditore Enzo Perilli e l'ex segretario generale dell'autorita' di bacino Michele Colistro, in relazione alla realizzazione, che non si e' mai concretizzata, di un centro commerciale a Chieti, il cosiddetto Megalo' 3. La posizione dei tre e' stata stralciata accogliendo l'eccezione di uno dei difensori, l'avvocato Antonio Pimpini. Secondo il legale non esiste connessione teleologica fra la corruzione e il reato ipotizzato nell'ambito dell'inchiesta Terre d'oro ovvero smaltimento illecito di rifiuti ovvero rocce e terre da scavo, reato quest'ultimo che ha fatto scattare la competenza della Procura distrettuale de L'Aquila. Per quanto riguarda invece l'accusa di smaltimento illecito di rifiuti, il gup Gargarella ha rinviato a giudizio Perilli e il commercialista Paolo Di Martino insieme a Colistro e all'architetto Giovanni Melozzi: gli ultimi due devono rispondere di falso e truffa. Il processo davanti al giudice monocratico de L'Aquila e' stato fissato per il 14 settembre

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Travolto sui binari a Francavilla al mare l’ex sindaco di Pescara, Pino Ciccantelli

E' Giuseppe Ciccantelli, detto Pino, ex sindaco di Pescara, l'uomo morto stamani dopo essere stano investito da un treno nella stazione di Francavilla al Mare. Ciccantelli, 71 anni, fu primo cittadino del capoluogo adriatico dal 1990 al 1993. La Polizia ferroviaria, che si sta occupando degli accertamenti sull'accaduto, ha trovato i suoi documenti di identita' sul posto e ha informato la famiglia per l'identificazione.

L'uomo, secondo la ricostruzione, si e' lanciato sotto a un Frecciabianca in corsa. Pino Ciccantelli, ultimo sindaco democristiano di Pescara, fu eletto nell'agosto 1990; guido' una Giunta formata da Dc-Psi-Psdi, con l'appoggio esterno di due ex repubblicani. Assessori erano i democristiani Emidio Alimonti, Domenico Allegrino, Giuseppe Borriello, Giovanni Bulferi, Giuseppe Candeloro, Fernando Di Benedetto, Giovanni Peroni, e i socialisti Sergio Bucceri, Dionisio Giosaffatto (vicesindaco), Ugo Bettoschi, Ottavio Marchetti e Nevio Piscione. L'ex sindaco era anche un giornalista sportivo e, nei primi anni '80, lavoro' per Telemare e Radio Pescara. Attualmente lavorava insieme ai figli per la sua societa' di recupero crediti. Sull'episodio e sui motivi del gesto estremo sono in corso accertamenti da parte della Polizia Ferroviaria, diretta da Davide Zaccone.

I messaggi di cordoglio

“Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa di Pino Ciccantelli, ex sindaco di Pescara, da tanto tempo fuori dalla scena politica di cui aveva fatto parte per un intenso periodo.Di lui conservo il ricordo di una persona discreta ma vicina, che pur fuori dal Palazzo di cui era stato il primo cittadino, non mancava di far giungere attenzione e confronto sulle cose importanti, che lo richiamavano ad una vita politica che lo aveva visto militante nella Democrazia Cristiana di cui divenne sindaco negli anni ‘90. Alla famiglia e a tutti i suoi cari, giunga il cordoglio dell’Amministrazione”, ha detto il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.

 "Perdere un amico e' causa di dolore, ma talvolta ci sono circostanze che rendono questo dolore ancora piu' greve. Pino Ciccantelli e' stato un amico e un punto di riferimento sia politico che personale. Abbiamo fatto parte entrambi della direzione provinciale della DC pescarese all'inizio degli anni '90, e li' ho potuto apprezzarne le doti umane e l'acume dell'analisi. Con la sua scomparsa se ne va un altro grande sindaco di Pescara. Alla famiglia vanno le condoglianze mie e di tutti gli abruzzesi che lo hanno stimato. Requiescat in pace". Cosi' scrive il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, sulla scomparsa dell'ex sindaco di Pescara, Pino Ciccantelli.

"Voglio esprimere il più profondo sentimento di cordoglio a nome personale e dell'Amministrazione Comunale". Così il sindaco Francesco Maragno commenta la notizia della morte dell'ex sindaco Pino Ciccantelli. "Quanto accaduto è una tristissima tragedia per la famiglia certamente, ma anche per tutta la comunità. Ciccantelli ha contribuito significativamente alla crescita del territorio grazie ad un progetto politico fondato sulla condivisione e sul desiderio di lasciare una città migliore alle generazioni future. Alla sua famiglia porgo sentite condoglianze". 

"La tragica scomparsa di Pino Ciccantelli ci ha lasciato attoniti e affranti. Con lui se ne va una persona che ha amato Pescara e che l'ha servita con entusiasmo e fierezza in un periodo tanto diverso dal nostro e sul quale non è stato fatto ancora un bilancio spassionato e di merito, al netto dalle responsabilità individuali. Il mio ricordo è quello di una persona generosa e gentile che non mancava mai di offrire un consiglio lucido ed efficace e di far percepire una calda vicinanza umana, un pescarese verace che, pur avendo cessato da tanti anni l'impegno politico in prima persona, seguiva con attenzione il dibattito politico amministrativo della città. Anche a nome del mio gruppo consiliare esprimo ai suoi familiari il mio più sincero cordoglio per una perdita tanto grave e dolorosa", lo ha detto il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale a Pescara, Marco Presutti.

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Pescara, 91enne investito sulle strisce pedonali

Un 91enne e' ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Chirurgia 3 dell'ospedale di Pescara per le lesioni riportate dopo essere stato investito da un'automobile, mentre attraversava la strada in via Colli Innamorati. L'incidente e' avvenuto nei pressi dell'incrocio con via Piana di Voltigno. L'anziano stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, quando e' stato travolto da una Ford condotta da un 40enne di Spoltore che procedeva in direzione Sud-Nord. Subito soccorso, e' stato trasportato in ospedale. I medici si sono riservati la prognosi. Dei rilievi si e' occupata la Polizia municipale di Pescara

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Pescara. Allegrino: oltre 500.000 euro in arrivo per i progetti dedicati ai senzatetto

Fondi per il sociale, oltre 500mila euro per aiutare i senza dimora

Allegrino: “Un progetto che mira ad attivare percorsi di reinserimento socio-educativo”.

Interventi e strategie a sostegno dei senza dimora, mirati ad attivare percorsi di reinserimento socio-educativo e, di conseguenza, anche economico-lavorativo. E’ l’obiettivo del progetto “Abitare i luoghi. Vivere in comunità” che il Comune di Pescara avvierà per contrastare fenomeni di grave esclusione sociale e di emarginazione adulta.

“Abbiamo aderito al progetto, finanziato con fondi ministeriali ed europei, in qualità di partner della Regione Abruzzo- spiega l’assessore alle Politiche sociali, Antonella Allegrino - Complessivamente i contributi a disposizione ammontano a circa 800mila euro, di cui oltre 500mila assegnati a Pescara. Grazie a queste risorse potremo intervenire per ridurre fenomeni di marginalità esterna e di homelessness, sia potenziando la rete dei servizi per il pronto intervento sociale sia integrando interventi abitativi e socio sanitari per favorire l’autonomia dei senza dimora. Si tratta sempre di approcci non meramente assistenziali, ma che mirano a rendere operative strategie tese a favorire l’inclusione sociale e lavorativa. In concreto, grazie a questi finanziamenti, potranno essere attivati interventi a bassa soglia per la soddisfazione di bisogni immediati con la distribuzione di beni di prima necessità, progetti di housing-first e laboratori occupazionali. I bisogni lavorativi, purtroppo, a causa della grave crisi economica che continua ad investire il nostro Paese, diventano sempre maggiori. Ne siamo consapevoli viste le tante richieste di aiuto raccolte dagli operatori delle unità strada e degli sportelli d'ascolto, ma la nostra programmazione può dare risposte a questo fenomeno nella misura in cui rientri in un progetto di vita più ampio in termini sociali, educativi e quindi economici e lavorativi. Intercettando fondi ministeriali ed europei, il Sociale avvicina le politiche attive del lavoro ma sempre nell’ambito di progetti di inclusione sociale”.

I senza dimora, presenti sul territorio di Pescara, vengono costantemente monitorati grazie al progetto “Servizi di Prossimità”, promosso dall’Amministrazione Comunale e curato dall’Assessorato alle Politiche Sociali, che prevede unità di strada attive per quattro volte a settimana, finalizzate al controllo di alcune zone della città per verificare la presenza di clochard che dormono all’aperto. Attualmente i contatti sono circa una trentina ad uscita.

Da settembre a marzo, gli operatori delle unità di strada hanno avvicinato 243 persone (170 uomini e 73 donne) di varia nazionalità, di queste 40 sono state prese in carico dall’associazione On The Road e dalla Caritas e contemporaneamente dai Servizi Sociali.

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Abusò della nipote ,nonno in carcere per scontare la pena

Con provvedimento della Procura di Lanciano e' entrato in carcere, per scontare la sua pena, l'uomo di 75 anni che lo scorso marzo ha patteggiato 2 anni e 8 mesi di reclusione per avere abusato sessualmente della nipotina di 9 anni. Il provvedimento dopo che la sentenza e' passata in giudicato. L'uomo - nonno della piccola - e' stato riconosciuto colpevole di avere approfittato della piccola in un paio di occasioni. I fatti si riferiscono al periodo tra il 2007 e 2009. La denuncia della violenza e' avvenuta solo lo scorso anno, quando la vittima, che soffre di menomazione psichica, divenuta piu' grande ha preso coscienza dell'accaduto e lo ha riferito agli assistenti sociali che seguono lei e la famiglia. Il nonno ha respinto le accuse. La vicenda, e' emerso dall'indagine, si sarebbe sviluppata in un contesto ambientale di degrado e ignoranza. Nel corso dell'incidente probatorio, che ha preceduto il processo, e' stato accertato che la ragazza era capace di intendere e di volere ed il suo racconto ritenuto attendibile

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Acqua nel Teramano, rientrato l’allarme

E' stato revocato il divieto di utilizzo potabile dell'acqua nel Teramano dopo l'arrivo dei risultati sui nuovi campioni prelevati dall'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta), in base ai quali si torna ai valori conformi alla normativa vigente. Lo ha reso noto la Asl di Teramo in una comunicazione inviata ai 31 Comuni interessati dall'emergenza. Ieri era stato vietato l'uso potabile dell'acqua nell'area in seguito ai prelievi effettuati al Traforo del Gran Sasso dall'Arta, in base ai quali l'acqua in uscita risultava non conforme: il Sian dell'Asl di Teramo, Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, aveva disposto l'uso per soli fini igienici, con il divieto dell'uso potabile.

"In merito alla disposizione del 9 maggio del SIAN dell'AUSL di Teramo di sospensione dell'uso a fini potabili delle acque in uscita dal Traforo del Gran Sasso, a seguito dei prelievi effettuati il giorno 8 maggio, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) informano che le acque provenienti dal punto di captazione interno ai Laboratori sono messe a scarico dal giorno 1/o maggio". A renderlo noto e' il Servizio Relazioni Esterne dei Laboratori. "E' quindi da tale data - si prosegue nella nota - che tutte le acque provenienti dai laboratori non vengono immesse nella rete idrica dell'acquedotto del Ruzzo. Tale misura di messa a scarico e' stata adottata in via precauzionale, d'intesa con la AUSL, in occasione dei lavori di parziale ripavimentazione in corso nei Laboratori sotterranei". Inoltre, i LNGS rendono noto che, dai monitoraggi costantemente eseguiti in tutti questi giorni, "le acque di scarico in uscita dai Laboratori sono sempre risultate e tuttora risultano pulite e assolutamente conformi ai requisiti previsti per le acque potabili". "Nessuna responsabilita' e' quindi da imputare a questi Laboratori - si conclude nella nota - per la disposizione di sospensione dell'uso a fini potabili delle acque in uscita dal Traforo del Gran Sasso". 

 

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Vietato l'uso potabile dell'acqua a Teramo e in alcuni comuni della provincia. Ne da' notizia Ruzzo Reti Spa. "A seguito dei prelievi effettuati stamane al Traforo del Gran Sasso l'Arta Abruzzo, Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, ha giudicato l'acqua in uscita non conforme, pertanto il Sian dell'Asl di Teramo, Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ha disposto l'uso per soli fini igienici. Sino a nuova disposizione e' vietato l'uso potabile". Inoltre, da oggi pomeriggio, prosegue la nota, "il mancato approvvigionamento dalle sorgenti del Gran Sasso provochera' la progressiva disalimentazione delle utenze nei comuni di: Alba Adriatica, Ancarano, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano S.Angelo, Nereto, Notaresco, Penna S.Andrea (Val Vomano), Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, S.Egidio alla Vibrata, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura (capoluogo e bivio S.Chiara), Tortoreto, Tossicia, Valle Castellana, Isola del Gran Sasso, Pineto.

Dopo la nota della Ruzzo Reti sulla potabilità dell'acqua è scattata a Teramo la corsa agli approvvigionamenti. Sono stati presi d'assalto i supermercati dove gli scaffali dell'acqua minerale sono rimasti vuoti in pochi minuti. I risultati delle analisi ripetute in data odierna, sia al mattino sia al pomeriggio, informa la Asl, "saranno disponibili domani e, a seguito di questi, verranno adottate e immediatamente comunicate ulteriori decisioni sull'utilizzo dell'acqua". Intanto i sindaci dei Comuni interessati stanno predisponendo le ordinanze di non potabilita'. Tra i primi a firmarle quelli di Giulianova e di Roseto degli Abruzzi. Il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, si dichiara preoccupato della possibile disalimentazione delle utenze annunciata dalla Ruzzo Reti. "Sarebbe un problema serio per l'intera area servita dall'acquedotto".

In una nota della Asl si legge "Le analisi eseguite dall'Arta su campioni prelevati dalla Asl di Teramo in data 8 maggio 2017 hanno rilevato una non conformita' dell'acqua per 'odore e sapore non accettabile'". 

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Lanciano, condannati per le botte ai famigliari 

Violenti contro i famigliari a cui chiedevano continuamente soldi. Con l'accusa di concorso in estorsione, tentata estorsione, minacce e lesioni personali, il gup Marina Valente ha condannato oggi, con rito abbreviato, Antonio Bomba a 4 anni e 7 mesi di reclusione, mentre la convivente Manuela Stella ha avuto 3 anni e 6 mesi.

L'uomo nel 2016 aveva raggiunto, unitamente alla compagna, un ristorante di Lanciano dove la suocera svolgeva mansioni di cuoca e l'aveva aggredita. La donna e' stata percossa, presa a calci e fatta cadere a terra dove ha battuto la testa sul pavimento, riportando lesioni. Poi l'uomo le ha sputato in faccia e ingiuriata. Dalla vittima l'imputato voleva ancora soldi, ma la suocera non ha pagato. Successivamente l'uomo si e' sfogato contro la vetrina del ristorante che e' stata infranta, infine danni alla macchina di un cliente parcheggiata fuori il locale. La giornata dell'uomo era iniziata con le botte al fratello della convivente, preso a calci e pugni nella sua abitazione, che ha riportato 15 giorni di prognosi per trauma cranio-facciale. Inoltre percosse alla nuora a cui giornalmente chiedeva soldi. Infine la brutale aggressione alla suocera raggiunta e picchiata nel ristorante dove la coppia e' giunta alle 22. Al processo due le parti civili ammesse al risarcimento danni in separata sede.

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Un 18enne si spara per gioco con la pistola del padre a Teramo

Un 18enne teramano si e' sparato un colpo di pistola alla testa con l'arma regolarmente detenuta dal padre mentre la mostrava a un gruppo di amici: il drammatico incidente e' avvenuto intorno a mezzanotte in un appartamento di Teramo. Il giovane e' stato sottoposto a un intervento chirurgico di oltre quattro ore all'ospedale 'Mazzini' dove e' ricoverato nel reparto di rianimazione, in coma farmacologico, con riserva di prognosi.

Lo studente diciottenne, vive con la famiglia in un centro della provincia e ieri sera aveva raggiunto quattro amici in quell'abitazione di Teramo. Secondo il racconto fornito alla polizia da questi, il giovane impugnava la calibro 9x21 sottratta di nascosto al genitore e la roteava puntandosela alla testa. Dall'arma, che evidentemente aveva il colpo in canna, e' partito un colpo che ha trafitto il cranio del 18enne secondo un tragitto dal tempia destra al palato, dove e' stato rintracciato il foro di uscita. Devastanti, secondo i medici, le conseguenze cliniche, con una copiosa emorragia e diverse fratture interne alla teca cranica. Sull'episodio indagano gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, diretti dal vicequestore aggiunto Roberta Cicchetti

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Bimbo di 15 mesi beve brillantante, e’ grave

Un bimbo di appena 15 mesi e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Mazzini di Teramo dopo aver ingerito accidentalmente il liquido brillantante che si usa per la lavastoviglie in casa. Il fatto e' accaduto nella tarda serata di ieri in un'abitazione di una frazione di Montorio al Vomano. Il piccolo, che era in casa con i genitori di nazionalita' albanese, ha accusato fortissimi dolori per via dell'alto potere corrosivo del liquido. Dopo il primo trattamento sull'ambulanza del 118, il bimbo e' stato ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono gravi, ma stabili e non dovrebbe correre pericolo di vita

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