Cronaca

Cinquecento euro per sposarsi sul Trabocco reso celebre da D’Annunzio

Cinquecento euro il prezzo fissato per poter celebrare il proprio matrimonio civile sul Trabocco comunale di Turchino, a San Vito Chietino, macchina da pesca resa celebre da Gabriele D'Annunzio che vi ambiento' "Il Trionfo della Morte". Il consiglio comunale di San Vito ha ufficialmente approvato infatti, sabato scorso, la modifica al regolamento, risalente al 2012, che ora mette a disposizione dei matrimoni civili anche il celebre trabocco, crollato la notte tra il 26 e 27 luglio 2014 per una violenta mareggiata e poi ricostruito in cinque mesi nel 2016, dalla Mari Ter di Ortona, azienda internazionale specializzata nei servizi marittimi, subacquei e di ingegneria civile, su di recupero integrale identico al precedente, essendo stato fotografato con i droni prima del crollo. La gestione e' stata affidata alla cooperativa di comunita' Invitum. Dopo l'approvazione della delibera sono state diverse le coppie che si sono informate per celebrare le nozze.

 

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Dieci chilogrammi di stupefacenti sequestrati a Francavilla al Mare

Dieci chilogrammi di stupefacenti sequestrati e tre arresti in un'operazione dei Carabinieri di Chieti, a Francavilla al Mare. La droga, nove chilogrammi di eroina divisa in 18 panetti, e circa 900 grammi di cocaina allo stato solido suddivisa in due panetti, e' stata trovata parte all'interno di un vano nel cofano di una Smart, parte in una valigia sequestrata in un'abitazione di Francavilla in affitto. Arrestati tre cittadini albanesi, A.G., 25 anni, M.G. (21) e A.J. (23). Agli arresti si e' arrivati nel corso di alcuni controlli su veicoli in transito.

La droga probabilmente destinata al mercato dell'area metropolitana Chieti -Pescara avrebbe fruttato quasi un milione di euro. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri per risalire alla provenienza dello stupefacente. L'operazione e' stata illustrata nel dettaglio a Chieti al Comando provinciale dei Carabinieri dal maggiore Federico Fazio, comandante della compagnia dei Carabinieri di Chieti, insieme con il tenente Maria Di Lena, comandante del nucleo operativo radiomobile della stessa compagnia.

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Teramo, a processo dopo aver spillato denaro a una donna

L'avrebbe circuita approfittando della fiducia che la donna riponeva in lui e di alcuni problemi di natura psichica di cui quest'ultima, oggi 48enne, soffriva da tempo, e nel giro di alcuni anni l'avrebbe "ripulita" di oltre 80mila euro. Un'accusa che e' costata ad un cinquantenne teramano il processo davanti al giudice Franco Tetto con l'accusa di circonvenzione di incapace, con la prima udienza che questa mattina ha visto sfilare come testimoni i familiari della vittima, che hanno raccontato di come la donna sarebbe stata truffata dall'uomo.

I fatti contestati all'imputato risalgono ad un periodo che va dal 2012 al 2014 quando l'uomo, marito dell'ex donna delle pulizie della vittima, sarebbe riuscito a farsi consegnare circa 80mila euro. Secondo l'accusa, spacciandosi per rappresentante di prodotti d'abbigliamento, scarpe, borse ed accessori per case di alta moda avrebbe infatti venduto alla donna, nel corso degli anni diversi prodotti con marchi contraffatti di Armani, Dolce e Gabbana, Versace. E tutto dietro il pagamento di somme ingenti di denaro, anche di quattro, cinquemila euro alla volta.

Circostanze confermate dai parenti della donna, con il nipote che ha raccontato come in un'occasione l'uomo le avrebbe venduto una borsa con marchio contraffatto a cinquemila euro. Ma non solo. Perche' in un'occasione l'imputato sarebbe riuscito a farsi consegnare dalla donna anche 7mila euro per fungere da "mediatore" nella vendita di un'immobile situato ad Ascoli Piceno di proprieta' della vittima. Immobile che, secondo quanto raccontato sempre in aula dai parenti, sarebbe tra l'altro stato venduto ad un prezzo molto piu' basso del reale valore di mercato. A far partire le indagini, nel 2014, era stata la denuncia presentata da una delle sorelle della donna. Indagini nel corso delle quali sarebbe emerso come la donna, rimasta ad un certo punto senza liquidita', avrebbe ricevuto dall'uomo un prestito di 1600 euro a pagamento del quale quest'ultimo si sarebbe fatto dare ricariche telefoniche per 900 euro, oltre a diversi oggetti in argento, francobolli e monete in oro che la donna aveva ricevuto in eredita' dai genitori.

Il processo, dopo l'audizione dei testi, e' stato rinviato al mese di giugno.

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Tentò di rapinare una prostituta a Controguerra, patteggia 18 mesi

Insieme ad un complice armato di bastone aveva tentato di rapinare una prostituta con la quale si era appartato. Tentativo sfumato solo grazie alla pronta reazione della donna, e per il quale questa mattina un  marocchino di 19 anni di Spinetoli, ha patteggiato un anno e sei mesi davanti al gup Roberto Veneziano. Nella stessa udienza il complice, che risulta irreperibile, e' stato rinviato a giudizio. La vicenda contestata al 19enne risale a settembre del 2016 quando il giovane,dopo aver notato la donna lungo la Bonifica del Tronto, in territorio di Controguerra,le si sarebbe avvicinato contrattando con lei una prestazione. A quel punto i due si sarebbero appartati ma subito dopo sarebbero stati raggiunti da un complice del 19enne che, armato di bastone, avrebbe aggredito la donna. I due avrebbero tentato di portarle via la borsetta ma senza riuscire nell'intento. Ad allertare i carabinieri era stata la stessa prostituta, con il giovane arrestato poco dopo mentre il complice era riuscito a fuggire.

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Acqua del Gran Sasso, botta e risposta Forum H20 – Infn

Con un esposto alle Procure di Teramo e L'Aquila, oltre che alla Corte dei Conti, che il Forum H2O e la stazione ornitologica abruzzese chiedono di far luce sugli ultimi episodi di contaminazione delle acque captate dai pozzetti che insistono nell'area dei Laboratori e delle gallerie autostradali. Ad illustrarne i contenuti Augusto De Sanctis, che sottolinea come l'accesso agli atti effettuato dalle associazioni abbia fatto emergere gravi inadempienze, omissioni e irregolarita' e come le migliaia di tonnellate di sostanze pericolose espongano il sistema a rischi troppo elevati. "Innanzitutto va sottolineata l'irregolarita' delle captazioni - dichiara De Sanctis - che come ammesso dall'Istituto Superiore di Sanita' e dalla stessa Asl non rispettano le previsioni di legge in quanto le sostanze stoccate sono troppo vicine ai punti di prelievo".

Sotto accusa da parte del Forum c'è anche il mancato funzionamento dello spettrometro dei laboratori all'epoca dell'episodio di contaminazione e l'assenza di comunicazioni alla Prefettura di L'Aquila e alla popolazione di quanto avvenuto. "Il piano di emergenza esterno dei laboratori del Gran Sasso - dichiara De Sanctis - prevede precisi obblighi di comunicazione per qualsiasi problema ma nulla e' stato comunicato alla Prefettura dell'Aquila e alla cittadinanza". Tra le numerosi questione sollevate anche quella dell'efficacia dei lavori di messa in sicurezza svolti in passato e la incompatibilita' di alcuni esperimenti con il contesto ambientale.

La replica dell'Infn

In merito all'episodio del 30 agosto 2016 i Laboratori Nazionali del Gran Sasso in una nota spiegano che ''la presenza di una concentrazione di diclorometano (DCM, un comune solvente) nell'acqua pari a 0,335 microgrammi/litro non e' stata conseguenza di uno sversamento. Ma, come riportato con precisione nel comunicato stampa della Regione Abruzzo del 21 dicembre 2016, durante l'operazione di rimozione di un collante da alcuni cristalli di un esperimento, una minima quantita' di diclorometano e' evaporata''. A seguito della conferenza stampa di oggi del Forum H20, l'Infn spiega che ''le analisi della ASL l'hanno segnalata come una anomalia e il 31 agosto ha disposto la sospensione, in via cautelativa, dell'immissione in rete delle acque dal pozzetto di prelievo n. 1917, che l'acquedotto del Ruzzo ha prontamente eseguito. Il 1 settembre i Laboratori sono stati avvisati dalla ASL dei risultati del prelievo. Il 2 settembre il Diclorometano presente nei Laboratori sotterranei e' stato rimosso. Poiche' la quantita' di solvente rilevata era molto limitata (inferiore di 1500 volte alla concentrazione di probabile effetto nullo in acqua dolce, e di 60 volte alla concentrazione raccomandata dall'OMS per le acque potabili), non sussistevano le condizioni per l'attivazione di piani di emergenza in conseguenza dei quali e' prevista la comunicazione alle autorita' competenti. L'anomalia e' stata comunque gestita dalla ASL di Teramo in base al principio di precauzione, che a tutela massima della popolazione ha portato alla sospensione della captazione''. ''Le indagini condotte dall'INFN sulle strutture di propria competenza non permettono di spiegare ad oggi come il Diclorometano evaporato abbia raggiunto le acque raccolte dalle tubazioni dell'acquedotto. Si confida nel massimo impegno e nella piena collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte per la gestione del complesso sistema Gran Sasso al fine di valorizzare le comuni risorse ambientali e scientifiche della Regione''

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Perseguita insegnante di fitness, condannato per stalking

Per circa un anno avrebbe perseguitato un'insegnante di fitness con continue minacce e molestie, costringendola a cambiare le abitudini di vita finche' lei non si e' decisa a denunciarlo. Minacce e molestie che al termine del processo davanti al giudice Flavio Conciatori sono costate ad un 33enne di Teramo una condanna a sei mesi, pena sospesa, per stalking. Il pm di udienza Monica Speca aveva chiesto per l'uomo una condanna a nove mesi. I fatti contestati al giovane risalgono ad un periodo che va da giugno 2015 a luglio 2014 quando dopo aver conosciuto la ragazza in palestra ed essersi invaghito di lei avrebbe iniziato a tormentarla. Inizialmente con continui messaggi d'amore lasciati sul profilo Fb della ragazza, che ben presto di fronte all'indifferenza della giovane si sarebbero trasformati in minacce e insulti. Dopo i messaggi sarebbero arrivati i pedinamenti e gli appostamenti.

Il 33enne l'avrebbe infatti aspettata fuori dalla palestra, avrebbe piu' volte bussato sulle vetrate di un istituto di formazione frequentato dalla vittima, l'avrebbe seguita in tutti i posti che lei amava frequentare, procurandole un perdurante stato d' ansia e la paura che potesse farle del male. Da qui la denuncia, con la successiva apertura di un fascicolo da parte della Procura e la condanna arrivata oggi al termine del processo.

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Analisi positive per l’acqua in 11 comuni del Pescarese

Riscontrata la "conformita' dell'acqua" nei campioni prelevati dai serbatoi degli undici comuni del Pescarese dove ieri e' stata dichiarata la non potabilita' a causa della presenza di floruri. Lo rende noto l'Aca, sottolineando che "per il ripristino formale della potabilita' si resta in attesa del parere Asl che sta effettuando ulteriori campionamenti". I risultati degli accertamenti dovrebbero essere diffusi non prima di domani. I comuni interessati sono Civitaquana, Catignano, Pietranico, Brittoli, Pescosansonesco, Cugnoli, Vicoli, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Torre de' Passeri, Corvara.

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Acqua non potabile in undici comuni del Pescarese

Acqua non potabile in undici comuni del Pescarese a causa della presenza di floruri. Lo rende noto l'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) sul proprio sito web. L'azienda comunica che "a causa inquinamento dovuto a presenza di fluoruri nell'acqua in distribuzione", si riscontra la "non potabilita' su tutto il territorio comunale" di Civitaquana, Catignano, Pietranico, Brittoli, Pescosansonesco, Cugnoli, Vicoli, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Torre de' Passeri, Corvara. L'Aca sottolinea che, come gia' fatto oggi, anche domani "sono in programma prelievi ulteriori congiuntamente con il laboratorio Asl. Pertanto - conclude l'azienda - si invitano gli utenti a non utilizzare acqua del rubinetto a scopo potabile fino a nuovo avviso".

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Costituito in Abruzzo il Dipartimento funzionale regionale delle Professioni sanitarie

"Dopo ben 17 anni dall'approvazione della legge n. 251 del 200, sara' costituito in Abruzzo il Dipartimento funzionale regionale delle Professioni sanitarie nonche' un analogo modello organizzativo in ogni Azienda sanitaria locale". Lo fanno sapere in una nota i responsabili delle associazioni professionali abruzzesi dell'Area tecnica sanitaria. I professionisti valutano "positivamente il lavoro svolto dalla Giunta regionale e, in particolare, dall'assessore alla Sanita', Silvio Paolucci, con l'approvazione delle nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali delle Asl". La nuova organizzazione consentira' di applicare la legge dello Stato "nonche' di dare il giusto riconoscimento alle 22 professioni sanitarie nel governare i processi di competenza in un quadro di qualita', sicurezza e centralita' del cittadino". La positiva valutazione viene pronunciata dopo due giorni di dibattito tra i presidenti ed i responsabili delle Associazioni professionali dell'Area tecnica sanitaria, tra cui le dottoresse Anna Rita Tomei e Anna Di Girolamo (ANTeL), il dottor Vincenzo Palumbieri (FITeLaB), il dottor Giovanni Liberi (ANPeC), il dottor Rolando Ferrante (Collegio TSRM) e il dottor Antonio Esposito (AITIC). Le Associazioni auspicano che il modello di organizzazione proposto dalla Regione per il Servizio tecnico sanitario, sia applicato in maniera uniforme tra le quattro Asl, in maniera corrispondente alla valenza dell'Area tecnico sanitaria nel Sistema sanitario regionale. Valutazioni e proposte saranno illustrati il prossimo 11 aprile agli attuali dirigenti regionali delle professioni sanitarie, il dottor Franco Giancristofaro per la Asl Lanciano Vasto Chieti e i dottori Giovanni Muttillo e Gaetano Sorrentino per la Asl di Teramo, per poi essere presentati ufficialmente all'assessore Silvio Paolucci.

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Falso allarme bomba a Montesilvano, intervengono gli artificieri

Falso allarme bomba, in tarda mattinata, a Montesilvano, dove un trolley sospetto in strada, su via Lussemburgo, all'incrocio con via D'Andrea, ha fatto scattare il protocollo di sicurezza. Sul posto sono arrivati Vigili del Fuoco del Nucleo Nbcr (Nucleare batteriologico chimico radiologico) del comando provinciale di Pescara e quelli del Distaccamento di Montesilvano, Carabinieri, con gli artificieri, 118 e Polizia municipale. E' stato delineato un perimetro di sicurezza, l'area e' stata transennata e le strade chiuse. Gli artificieri hanno poi provveduto a far brillare la valigia, che era vuota.

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