Cronaca

Tenta di investire vigili impegnati in presidio Ztl Chieti

Un automobilista ha cercato di investire ieri sera due vigili urbani che a Chietistavano presidiando una zona a traffico limitato in centro che solo da pochi giorni e' stata attivata. Solidarieta' al Comando della Polizia Municipale e ai due agenti in servizio e' stata espressa dall'assessore al traffico del Comune di Chieti Mario Colantonio unitamente al sindaco Umberto Di Primio e all'intera giunta municipale. ''Nella serata di ieri, alle ore 20 circa - spiega Colantonio - all'imbocco della Ztl di via Cesare De Lollis sottoposta a controllo assistito come ampiamente comunicato nei giorni scorsi, un automobilista a dir poco irresponsabile ha forzato volutamente lo stop imposto dai vigili tentando anche di investirli. Sicuramente l'intenzione non era solo quella di voler transitare sulla strada. Gli agenti impegnati nel loro lavoro hanno tempestivamente avvisato il Comando e gia' da questa mattina si e' sulle tracce dell'irresponsabile e pericoloso trasgressore. Anche una normale attivita' di servizio utile alla collettivita' posta in atto dalla Polizia Municipale - conclude Colantonio - espone, purtroppo, gli agenti impegnati in divisa a situazioni di grave pericolo''. 

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Feri’ con un coltello l’ex compagna, condannato a 6 anni 2 mesi 

Il gup del Tribunale di Vasto Caterina Salusti ha condannato questo pomeriggio a 6 anni e 2 mesi Francesco Leuci, 55 anni ex finanziere, che il 25 settembre di un anno fa feri' con un coltello l'ex compagna Michelina Potenza. Il magistrato, nel corso del rito abbreviato, ha ritenuto sussistere il reato di tentato omicidio avvenuto nella centralissima piazza Rossetti. Gli avvocati difensori Luigi Di Penta e Antonello Cerella hanno cercato di dimostrare che "per le modalita' della condotta e per i pregressi rapporti intercorsi tra vittima e aggressore non fosse configurabile il reato di tentato di tentato omicidio di lesioni perche' non e' emersa la volonta' di voler uccidere e per l'esiguita' della prognosi". La pubblica accusa, tenuta dal procuratore capo Giampiero Di Florio, aveva chiesto la condanna a 8 anni di reclusione. Leuci, attualmente agli arresti domiciliari, si era mostrato pentito attraverso una lettera di scuse oltre ad aver risarcito il danno. 

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Sequestrata dalla Polizia a Pescara una casa d’appuntamenti

 Sequestrata dalla Polizia a Pescara una casa d'appuntamenti. Nella misura cautelare del sequestro preventivo, l'Autorita' Giudiziaria ha disposto anche il divieto di dimora nella provincia di Pescara di una 48enne originaria della Repubblica Dominicana, che deve rispondere del reato di favoreggiamento della prostituzione. Accertamenti condotti anche tramite l'ascolto di alcuni testimoni, avevano fatto emergere che l'abitazione veniva da tempo utilizzata come una vera e propria casa d'appuntamenti dai suoi occupanti

L'indagine della Squadra Mobile della Questura pescarese era nata nell'agosto scorso quando gli inquirenti scoprirono che la straniera, locataria di un appartamento a Pescara, nella zona di Portanuova, ospitava in subaffitto due donne e un transessuale sudamericani, dietro il pagamento "in nero" di 350 euro a settimana da ciascuno dei tre. 

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Chiuso un ristorante a Pescara dopo un blitz del Nas, per l’uso delle acque

I Carabinieri del Nas di Pescara hanno ispezionato un ristorante della riviera del capoluogo adriatico, annesso ad uno stabilimento balneare, che utilizzava abusivamente acque "non classificate" provenienti da un pozzo. Gli accertamenti, svolti in sinergia con il Dipartimento di Prevenzione della Asl, hanno portato all'emissione, da parte dell'autorita' competente, di un provvedimento di sospensione di tutte le attivita' di somministrazione di alimenti e bevande e di divieto di utilizzo dei servizi annessi all'attivita' di balneazione, nei confronti del ristoratore pescarese. Dagli accertamenti dei militari dell'Arma per la tutela della salute e' emerso che la struttura non era piu' allacciata alla rete idrica cittadina da qualche mese e stava captando acque "non classificate", invece di utilizzare quelle potabili. Il rischio per la salute pubblica e' alto, poiche' quelle acque venivano impiegate nell'ambito dell'attivita' di ristorazione e per il funzionamento di docce e servizi igienici per la clientela.

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Svaligiato supermercato ad Atessa

Svaligiato il discount Eurospin di Atessa localita' Piana La Fara. I malviventi hanno sfondato la vetrina di ingresso con un camioncino e poi hanno prelevato la cassaforte contenente gli incassi. L'ammontare del danno e' in corso di valutazione ma si stima che sia superiore ai 20mila euro. I malviventi hanno agito intorno alle ore 4 di stamani. Gli investigatori stanno visionando le telecamere presenti in zona per poter identificare gli autori del colpo. Lo stesso discount negli ultimi anni e' stato oggetto di altri colpi. Delle indagini si occupano i carabinieri della Compagnia di Atessa coordinati dal luogotenente Federico Ciancio. 

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Honeywell, Forza Italia: difendere 420 dipendenti significa difendere produttività e competitività Abruzzo

«Siamo ormai al paradosso: un’azienda che assegna premi di produzione come riconoscimento alla qualità e alla quantità del lavoro degli abruzzesi, apre una vertenza di lavoro e fa aderire tutti i dipendenti ai contratti di solidarietà, dando segnali preoccupanti e disegnando inquietanti scenari sul fronte dell’occupazione». Il coordinatore regionale di FORZA ITALIA Nazario Pagano interviene sul caso dell’Honeywell di Atessa, l’unico stabilimento italiano della società statunitense che in Val di Sangro produce turbocompressori montati sulle autovetture dei più importanti marchi europei e americani. Il futuro dell’Honeywell investe quello di 420 tra dirigenti, quadri, operai altamente specializzati e delle loro famiglie, che si ritrovano a dover temere una delocalizzazione che spazzerebbe via, con i posti di lavoro,  un trentennio di risultati  che la stessa azienda ha più volte lodevolmente rimarcato».

 

«In questa vicenda – insiste Pagano – ci sono aspetti che richiedono una mobilitazione fattiva e concreta, ma soprattutto immediata e forte, per scongiurare un epilogo nefasto non solo per i dipendenti, ma anche per il tessuto produttivo  e competitivo abruzzese. La Honeywell è in attivo, paga regolarmente gli stipendi, a volte persino in anticipo, premia i suoi lavoratori, eppure apre il fronte della crisi che, sicuramente, non  è né economica né qualitativa o quantitativa, ma di cui non fornisce spiegazioni. L’azienda ha infatti disertato un tavolo di confronto a livello ministeriale, limitandosi a ventilare scenari catastrofici che investiranno il settore dei motori diesel nel 2020. È  stato altresì accennato a un ipotetico volume produttivo e a un “part number” ma senza un report o un piano. E intanto gli operai sono in regime di solidarietà da marzo e da lunedì dipendenti e sindacati sono in presidio permanente per ottenere di conoscere dalla Honeywell i veri piani per l’immediato futuro, di cui persino Confindustria si dice all’oscuro».

 

Per Pagano occorre «subito un incontro con i vertici Honeywell per fare chiarezza sul presente e sulle prospettive di produzione e di occupazione, e scongiurare ripercussioni negative sulle oltre 400 famiglie dei dipendenti. È triste, comunque, dover constatare come le somme stanziate dalle Giunta Chiodi per il Progetto del Campus Automotive mirato ad attrarre investimenti nel polo produttivo della Val di Sangro, siano state congelate e dirottate altrove dalla Giunta D’Alfonso, infliggendo un duro colpo allo sviluppo del territorio: una miopia politica, neppure mascherata dai proclami, di cui si continuano a vedere le conseguenze nefaste».

 

«La politica – conclude Pagano – deve dare risposte concrete e, soprattutto deve darle adesso. Forza Italia si schiera al fianco dei dipendenti e dei sindacati e si impegna sin d’ora a fare tutto il possibile per scongiurare un esito negativo del “Caso Honeywell” che suonerebbe come un’irreversibile manifestazione non della crisi di un’azienda, ma dell’intero territorio».

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Lettere per il sì al referendum, a novembre udienza per D’Alfonso e Rapino

La vicenda delle lettere per il Si' al referendum dello scorso 4 dicembre arrivera' in udienza il prossimo 2 novembre 2017 al Tribunale di Pescara: lo ha deciso il Gip Antonella Di Carlo che ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dal pm Salvatore Campochiaro. Il presidente della Giunta Regionale, Luciano D'Alfonso, e il segretario del Pd Abruzzo Marco Rapino sono entrambi indagati per abuso d'ufficio e violazione dei dati personali. Il procedimento nasce da alcuni esposti presentati da singoli cittadini. Negli esposti si lamentava dell'invio al numero privato di cellulare di diversi sms aventi finalita' di propaganda elettorale e di telefonate che sarebbero state effettuate per conto del presidente della Regione in cui l'interlocutore, a precisa domanda di identificarsi, non avrebbe voluto rispondere con il proprio nominativo. Il pm Salvatore Campochiaro aveva disposto la richiesta di archiviazione ma, a seguito dell'opposizione motivata di un cittadino, relativa - secondo quanto si apprende - alla carenza delle indagini preliminari svolte dagli inquirenti, il Gip ha ritenuto di non poter accogliere tale richiesta fissando l'udienza in camera di consiglio. Un successivo esposto verteva sulla lettera per il Si' al Referendum, che riportava lo slogan e l'indirizzo web "La Regione dice La Regione fa" che poi fu oggetto della decisione dell'Agcom nazionale di sanzionare la Regione Abruzzo. Un procedimento - si e' appreso - e' stato aperto anche dal Garante della Privacy, attualmente in via di definizione dopo una richiesta effettuata alla Regione Abruzzo di delucidazioni circa il possesso dei dati personali.

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Il bilancio dei controlli della Polizia in estate, 61 arresti in tre mesi

Sono stati 47 a Pescara e 106 in ambito provinciale, tra il 15 giugno e il 15 settembre, i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica disposti del questore, Francesco Misiti, con l'arresto di 61 persone e la denuncia di altre 361. Sul fronte della prevenzione, intenso e' stato l'impegno della Digos nel monitoraggio dei movimenti sociopolitici e nel controllo di manifestazioni all'aperto. Incisiva e' stata l'attivita' della Squadra Mobile nella prevenzione e repressione dei reati, con l'esecuzione di 16 arresti in flagranza e a 10 misure di custodia cautelare. La capillare azione di controllo del territorio con gli equipaggi della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, nonche' con il prezioso contributo del personale specializzato della Squadra degli Artificieri e delle unita' Cinofile, hanno portato all'esecuzione di diverse operazioni di contrasto alla prostituzione e allo spaccio di droga. Numerose le attivita' di controllo nei locali pubblici e negli esercizi annessi agli stabilimenti balneari dove gli uomini della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell'Immigrazione hanno registrato 28 infrazioni in massima parte di natura amministrativa, denunciando quattro persone all'Autorita' Giudiziaria. Preziosa e' stata ancora una volta la sinergia messa in campo tra tutte le forze di polizia sul territorio provinciale. 

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Allagamenti, Cozzi: Iniziano i lavori in via Umbria a Montesilvano

«Abbiamo puntato una decisa attenzione sul problema degli allagamenti, mettendo in atto tutte quelle opere necessarie a contenere, ridurre e risolvere criticità e disagi che affliggono i nostri concittadini in concomitanza di fortissime precipitazioni. Nel corso della prossima settimana prenderà il via un altro intervento significativo, che darà una risposta ai residenti». Lo dice l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi che annuncia gli interventi in via Umbria.

«Le opere  -  specifica l’assessore -  riguardano il tratto compreso tra il lungomare e via Emilia. Si tratta di interventi di circa 90.000 euro che rientrano in un ampio progetto che riguardava anche via Sangro. I lavori consistono nella realizzazione di una vasca di raccolta dell’acqua piovana con un sistema di pompaggio verso il collettore rivierasco e della linea lungo la strada, oltre ovviamente al rifacimento di asfalto e segnaletica. Tali interventi ridurranno notevolmente il rischio allagamenti, tutelando la sicurezza dei cittadini residenti. Questo è solo l’ultimo dei lavori programmati dalla nostra Amministrazione, che ha predisposto un piano articolato per arginare questo fenomeno. Inizieranno nelle prossime settimane i lavori su altre tre traverse del lungomare, sulle quali è stata condotta un’indagine geologica approfondita. Si tratta di via Piemonte, via Maremma e la zona di via Emilia, per le quali sono stati stanziati ben 400.000 euro».

Nello specifico si tratta dell’adeguamento idraulico di via Piemonte, della sistemazione delle traverse di via Emilia e dell’adeguamento idraulico di via Maremma. I lavori di via Piemonte e via Maremma verranno condotti parallelamente, mentre le opere di via Emilia verranno avviate dopo il completamento di quelle di via Piemonte, alla luce dei risultati ottenuti.

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Lanciano, aggredito l’avvocato del Comune

Rifiuta di lasciare la casa parcheggio comunale che occupa abusivamente e aggredisce il dirigente dell'Avvocatura del Comune di Lanciano ferendolo al viso con due pugni. Subito dopo tenta di colpirlo con un coltello a serramanico, per fortuna non riuscendo nell'intento. Medicato in ospedale, il legale, Giovanni Carlini ,e' stato giudicato dai medici guaribile in 15 giorni per un trauma facciale. L'episodio e' verificato oggi poco dopo le 11 nel centro storico di Lanciano. Carlini aveva accompagnato l'ufficiale giudiziario che doveva notificare l'intimazione di sfratto. Sull'episodio indagano ora i carabinieri. Il sindaco Mario Pupillo, con l'Amministrazione comunale, ha espresso solidarieta' all'avvocato definendo quanto accaduto una 'vile aggressione'. "Il dirigente e' stato selvaggiamente aggredito mentre era in servizio per conto dell'Ente - aggiunge Pupillo -. Il fatto e' stato denunciato alle forze dell'ordine e ci auguriamo che il responsabile della gravissima aggressione venga assicurato in tempi brevi alla giustizia. Quanto accaduto e' intollerabile, soprattutto perche' segue a distanza di poco piu' di un anno un'altra gravissima aggressione subita nel giugno 2016 da due dipendenti del Settore Politiche Sociali. Questa inaudita violenza contro chi svolge servizio a favore della comunita' e' da condannare pubblicamente" ha concluso il sindaco di Lanciano.

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