Cronaca

Picchia la moglie, arrestato operaio nel chietino

Un operaio albanese di 50 anni, M.C. le sue iniziali, e' stato arrestato dai carabinieri di Ortona per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate: il Gip presso il Tribunale di Chieti ha convalidato l'arresto e disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Vittima di violenze all'interno delle mura domestiche, da alcuni mesi, e' la moglie, M.K. di 43 anni, albanese anche lei. La donna ieri sera, dopo l'ennesima aggressione, convinta dalla sorella e dalla figlia a non sottostare piu' alle angherie del marito, ha telefonato ai Carabinieri di Ortona per segnalare che l'uomo, al culmine dell'ennesimo litigio, l'avrebbe massacrata di botte alla presenza della figlia minorenne. I militari, giunti sul posto nel giro di pochissimi minuti, sono riusciti a bloccare l'uomo che tentava di allontanarsi dalla casa subito dopo aver colpito la donna alla testa, alle braccia e al corpo con tutto cio' che gli era capitato tra le mani durante il litigio ovvero uno stendino per la biancheria, una sedia ed altro ancora. La donna, dopo essere stata medicata presso l'ospedale di Ortona per un serie di traumi alla testa, alle braccia e al dorso, per i quali ha ottenuto 15 giorni di prognosi, ha denunciato il marito sia per l'ultima aggressione sia per una serie di altre aggressioni subite negli ultimi mesi. 

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Metanodotto esploso a Pineto, al via l’udienza preliminare 

Tre posizioni stralciate per difetti di notifica, ammissione come parti civili di Wwf, Legambiente (rappresentate dall'avvocato Tommaso Navarra) e Comune di Pineto (rappresentato dall'avvocato Luigi Guerrieri) e citazione del responsabile civile di Snam Rete Gas. E' quanto stabilito questa mattina nel corso dell'udienza preliminare per l'esplosione, a marzo 2015, di un tratto del metanodotto Ravenna-Chieti a Mutignano. Udienza che si e' tenuta davanti al giudice Giovanni De Rensis e che vede nel collegio difensivo anche l'ex ministro Paola Severino, ed aggiornata al 31 gennaio per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per disastro colposo firmata dalla Procura di Teramo per 21 persone tra responsabili tecnici ed amministrativi di Snam Rete Gas che sotto vari ruoli e profili avevano competenze sul distretto sud orientale. Di questi 21 solo per 18 si decidera' nell'udienza di gennaio, mentre per le tre posizioni stralciate sara' fissata una nuova udienza preliminare. Sotto accusa, presunte negligenze dei 21 dipendenti di Snam Rete Gas, relative in particolare alle modalita' con cui nel 2010 furono realizzati alcuni lavori volti ad eliminare lo stato di tensione della condotta gia' emerso negli anni precedenti. Per la Procura, in realta', l'azienda avrebbe inizialmente correttamente predisposto un piano di interventi, che pero', all'atto della realizzazione, sarebbero stati effettuati in maniera difforme a quanto preventivato. Inoltre, sempre secondo la Procura, nonostante gia' nel 2008 fossero state evidenziate due deformazioni della condotta, le corde estensimetriche che avrebbero dovuto consentire un attento monitoraggio della situazione rispetto ai movimenti del terreno, sarebbero state posizionate in maniera errata, cosi' come secondo i consulenti della Procura sarebbe stata valutata in maniera sbagliata la natura della deformazione scoperta lungo il tratto interessato.

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Furti nelle palazzine Ater sgomberate a Pescara

Ladri nella notte in alcuni appartamenti al civico 22 di via Lago di Borgiano a Pescara, in una delle tre palazzine sgomberate per problemi di stabilita'. Dopo la denuncia di alcuni inquilini, sopralluogo dell'Ater, l'azienda territoriale per l'edilizia residenziale, con le forze dell'ordine. "Questa mattina abbiamo effettuato un sopralluogo con gli agenti della Polizia di Stato - spiega l'ingegner Carmine Morelli, responsabile dell'Ufficio Manutenzione dell'Ater - verificando che le porte di ingresso di alcuni appartamenti erano state forzate. Per questo stiamo valutando il da farsi, o una denuncia unica dell'Ater contro ignoti per furto o singole denunce per ogni appartamento forzato. Nel contempo stiamo anche valutando i danni subiti e nuove forme di controllo delle palazzine, che avevano l'ingresso murato, dopo gli sgomberi".

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Spaccio di droga, 11 condanne tra 6 e 16 anni a Chieti

Condanne da un minimo di sei anni e tre mesi di reclusione ad un massimo di 16 anni sono state inflitte dal Tribunale di Chieti a undici persone in un processo scaturito da un'inchiesta dei Carabinieri sulla detenzione, cessione e il rasporto di cocaina risalenti al 2009. Il collegio, presieduto da Geremia Spiniello, giudici a latere Andrea Di Berardino e Valentina Ribaudo, ha inflitto 16 anni di reclusione e 170.000 euro di multa ad Alberto Toto, 45 anni residente a Serramonacesca al quale insieme a numerosi episodi di cessione sono stati contestati quattro episodi di tentata estorsione finalizzati ad ottenere il pagamento della droga da altrettanti acquirenti; 14 anni e 120.000 euro di multa sono stati inflitti ad Aliosha Mammarella, 34 anni di Chieti al quale viene anche contestata una tentata estorsione; 12 anni di reclusione e 100.000 euro di multa ad Alessandro D'Alessandro, 41 anni di Chieti. E ancora: 9 anni e 80.000 euro di multa la condanna per Valentina Scoppetta, 30 anni residente a Bucchianico, 8 anni e 60.000 euro sono stati inflitti a Giuseppe Mancini, 84 anni, originario di Alanno e residente a Chieti. Sette anni e 6 mesi sono stati inflitti a Julin Zefi, un albanese di 36 anni risidente a Ortona, 7 anni e 40.00 euro di multa a Denis Saliu di 28 anni pure di origini albanesi, 7 anni a Luana Mammarella, 33 anni, nata a Chieti e residente a Pescara. Sei anni, 9 mesi e 30.000 euro di multa la condanna inflitta a Guglielmo Miseri, 39 anni, nato a Ortona e residente a Cepagatti, 6 anni e 6 mesi e 28.000 euro di multa la pena inflitta a Monia Toto, 43 anni di Chieti, 6 anni, 3 mesi di reclusione e 27.000 euro a Fausto Gallo, 45 anni, nativo di Cercola ma residente a Pescara. 

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Alanno, vigili del fuoco impegnati nello spegnimento di un incendio

Vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio di sterpaglie che si e' sviluppato ad Alanno, in localita' Oratorio. Considerando che la zona e' piuttosto impervia e che non distante dal fronte del rogo ci sono delle abitazioni, per domare le fiamme e' intervenuto anche l'elicottero, che sta effettuando dei lanci. Sul posto sono al lavoro tre squadre dei Vigili

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Rapina, lesioni e danneggiamento, un arresto ad Avezzano

 Con le accuse di rapina, lesioni personali e danneggiamento, R.A., marocchino di 24 anni, e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Avezzano. Il magrebino aveva fatto irruzione in un supermercato di via Roma, in stato d'ebbrezza alcolica, e dopo avere danneggiato alcuni scaffali e mandato in frantumi delle bottiglie di liquore, aveva colpito in testa, con una bottiglia, un connazionale che era con lui lasciandolo a terra. Successivamente, l'uomo avrebbe prelevato due bottiglie di liquore minacciando con il collo di una bottiglia rotta il proprietario dell'esercizio commerciale, allontanandosi senza pagare. I carabinieri del Nucleo Radiomobile, avvisati dalla vittima, dopo essere intervenuti sul posto avevano disarmato e bloccato l'uomo. 

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Coltivava marijuana nel giardino di casa a Pescara

Coltivava marijuana nel giardino di casa. Per questo motivo un 48enne residente a Pescara, e' stato arrestato in flagranza di reato dagli uomini della squadra Mobile di Pescara per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare i poliziotti hanno trovato e sequestrato 63 piante di marijuana, dal fusto di circa due metri, coltivate nel giardino di casa del 48enne. All'interno dell'abitazione, inoltre, sono stati trovati due involucri con 434 grammi di marijuana, altri 38 grammi suddivisi in quattro buste da circa 10 grammi la una e 135 grammi di infiorescenze di marijuana messe ad essiccare. L'uomo e' stato posto agli arresti domiciliari in attesa della udienza di convalida.

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Inneggiava alla jihad sul web, espulso pakistano

 Inneggiava alla jihad sul web. Per questo un 27enne pakistano, residente a Teramo, e' stato espulso dall'Italia. Il provvedimento degli agenti della Digos della Questura di Teramo, su coordinamento della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo dell'Aquila e del Prefetto di Teramo. L'uomo e' stato trovato in possesso di fotografie inneggianti alla jihad, immagini di leader del terrorismo internazionale, e manuali in arabo sull'utilizzo di armi e fabbricazione di esplolsivi. Ad incastrare il pakistano sono stati contenuti di propaganda all'Isis inseriti sulla sua pagina Facebook. Lo straniero era entrato in Italia due anni fa come richiedente asilo. Dopo un passaggio a Campobasso, si era trasferito a Teramo, dove la Digos da circa un anno lo monitorava. Ora e' stato trasferito a Torino, presso il centro di permanenza e rimpatri per le formalita' di rito, in attesa di essere rimandato nel proprio Paese di origine. 

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Chieti, attivate le Ztl in via sperimentale

 Con l'accensione delle telecamere, che sono gia' in grado di rilevare le eventuali infrazioni, sono state attivate da oggi a Chieti in via sperimentale due delle cinque zone a traffico limitate in citta', tutte ubicate nel centro storico e nella parte alta della citta'. Le Ztl interessate sono quella di accesso a via De Lollis, nei pressi del teatro Marrucino, e quella di accesso via Ravizza che conduce al rione della Civitella. La sperimentazione avviata da questa mattina durera' trenta giorni ed e' una sperimentazione assistita nel senso che le due Ztl vengono presidiate da pattuglie della polizia municipale dalle ore 9 alle ore 16 e dalle ore 18 alle sei del mattino mentre nelle restanti fasce orario l'ingresso e' libero. Gli automobilisti possono accedere alle zone a traffico limitato, compresi i residenti e coloro che vi svolgono attivita' commerciali o professionali, solo se dotati di apposita autorizzazione rilasciata ai sensi del Regolamento in vigore. Nella giornata di oggi e per la durata della sperimentazione la Polizia Municipale verifichera' il possesso dell'autorizzazione vietando l'accesso alla Ztl a coloro che ne sono sprovvisti. In questa fase, comunque, non saranno elevate contravvenzioni. Le telecamere oltre alla infrazioni, rilevano in tempo reale se i veicoli in transito sono stati sottoposti a revisione, se sono regolarmente assicurati e se risultano oggetto di una denuncia di furto. Terminate la fase sperimentale si procedera' con l'attivazione definitiva dei varchi

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Inchiesta sugli appalti in Abruzzo, il Gip respinge il rito immediato 

Il Gip del tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha rigettato l'istanza di giudizio immediato, presentato nelle scorse settimane dalla procura della Repubblica dell'Aquila, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti in 12 appalti pubblici di ricostruzione post-terremoto 2009 gestiti dai Beni culturali d'Abruzzo. Il rito immediato avrebbe comportato il salto dell'udienza preliminare con gli indagati che sarebbero andati direttamente a processo.

L'operazione, chiamata "L'importante e' partecipare" da un'intercettazione che sbeffeggiava le ditte sfavorite dagli indagati, ha portato all'arresto ai domiciliari di 10 persone, a 5 interdizioni dall'attivita' e a 20 indagati a piede libero tra professionisti, funzionari del Mibact e imprenditori. A questo punto l'inchiesta procede secondo l'iter tradizionale: agli indagati verra' recapitato un avviso di conclusione delle indagini e, di seguito, il pm chiedera' il rinvio a giudizio o l'archiviazione per alcuni o tutti e verra' fissata un'udienza preliminare per discuterlo. Il fascicolo dell'inchiesta ha anche cambiato rappresentante della pubblica accusa dopo il trasferimento di Antonietta Picardi alla procura generale della Corte di Cassazione. Nuovo titolare sara' il sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli.

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