Cronaca

Riapertura chiesa Santissima Assunta a Roseto

Il sindaco Sabatino Di Girolamo ha revocato l’ordinanza di chiusura della chiesa Santissima Maria Assunta, intervento resosi necessario in seguito al terremoto del 18 gennaio scorso che ha provocato alcuni danni all’intonaco dell’edificio.

Venerdì scorso, vista la nota con la quale il parroco, don Pietro Cappelli, chiedeva la riapertura, allegando il certificato di idoneità statica dell’edificio, firmata dall’ing. Tito Rocci, il primo cittadino ha disposto la riapertura della chiesa.

Ieri sera, domenica 29 gennaio, per l’occasione, è stata celebrata una messa dal vescovo di Teramo – Atri, monsignor Michele Seccia, che ha visto una folta partecipazione di fedeli, del sindaco Sabatino Di Girolamo, del vicesindaco Simone Tacchetti, dell’assessore alla Cultura Carmelita Bruscia e di alcuni consiglieri comunali.

 

 

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Rigopiano, 3mila persone ai funerali di Piero e Barbara

A distanza di quattro giorni dai funerali di Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, questa mattina Loreto Aprutino ha rivissuto il dolore della tragedia di Rigopiano. Oltre tremila persone hanno infatti partecipato alle esequie di Piero Di Pietro e della moglie Barbara Nobilio, estratti anche loro senza vita dal resort travolto dalla valanga del 18 gennaio scorso. Un dolore grande quello della famiglia e della comunita' loretese che si e' stretta al fianco della famiglia Di Pietro. Fra i presenti il presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, il consigliere regionale Camillo D'Alessandro, oltre al sindaco Gabriele Starinieri e tanti altri amministratori. Presente anche il Gonfalone del Comune di Pescara. Alle esequie hanno partecipato inoltre tutti i ragazzi delle squadre del Lauretum, che Piero Di Pietro aveva nel cuore per essere stato sia tecnico della formazione maggiore che delle giovanili, oltre alle rappresentanze delle squadre dell'Aquila, Sulmona, Francavilla al Mare, Pianella con cui Di Pietro aveva giocato. Sulla bara di Piero Di Pietro anche una maglia biancazzurra donata dal Pescara  Calcio. Al termine della funzione religiosa officiata dal parroco don Cesare, oltre alla figlia Federica Di Pietro, hanno voluto ricordare Piero Di Pietro, anche il dirigente di Esercizio della societa' di Trasporti Tua (di cui era dipendente Di Pietro) Antonio Montanaro e il presidente della Figc Abruzzo Daniele Ortolano. 

"A me le istituzioni in questo momento fanno sorridere perche' chi rappresenta le istituzioni non dovrebbe solo occupare le poltrone ma lavorare e avere senso di responsabilita' per i cittadini". Parla Federica Di Pietro, figlia di Piero Di Pietro e di Barbara Nobilio. La ragazza ha portato con se', al Palatenda di Loreto Aprutino, la tesi di laurea discussa venerdi' scorso a Roma alla Sapienza. "Quando ero nel Cda dell'Universita', anche la notte rispondevo agli studenti ed ero sempre a disposizione perche' sentivo la responsabilita' di occupare quel posto. Oggi spesso chi fa politica - dice Federica Di Pietro - pensa spesso solo alla poltrona, mentre la politica e' lavoro". "A Rigopiano - prosegue - hanno aspettato questa turbina per pulire la strada per tutto il giorno, sin dalla mattina. Mio padre aveva parlato per l'ultima volta con mia sorella tranquillizzandoci e dicendo che sarebbero tornati. Pero' poi in realta' su, a Rigopiano, non e' arrivato nessuno a liberare la strada per farli ripartire".

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Rigopiano, ai funerali di Jessica il parroco dice: puntare sull’Italia migliore

Don Domenico Spagnoli, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Vasto, ha celebrato le esequie di Jessica Tinari, una delle 29 vittime dell'hotel Rigopiano. "Qui siete tanti, con la nostalgia nel cuore. Non chiedetemi perche' e' morta Jessica. Io non lo so. Ma chiedetemi perche' e' vissuta e io vi rispondero'. E' vissuta per lasciare un raggio di sole in voi. E' vissuta per lasciarvi un esempio bello, quel sorriso che vi ha sempre conquistato", sottolinea don Domenico. "Attraverso lei e il suo ricordo abbiamo il dovere - aggiunge il parroco - di puntare sull'Italia migliore, quell'Italia che avete conosciuto in questi giorni, fatta di uomini e donne. Ma dobbiamo decidere se vogliamo essere un' Italia migliore, o peggiore. E per rispetto a Jessica dobbiamo dire vogliamo essere migliori". Presente il sottosegretario abruzzese alla Giustizia, Federica Chiavaroli. Tra le corone, anche quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In chiesa gli amici hanno apposto uno striscione con foto dei fidanzati e la frase che recita: "Jessica e Marco, il vostro grande amore eterno sara' ricordato per sempre nei nostri cuori". L'uscita della bara bianca e' stata accolta da un commosso applauso e da un lancio di palloncini bianchi. Prima dell'entrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore, accanto alla bara di Jessica e' stata esposta e benedetta anche quella del suo fidanzato, Marco Tanda, pilota d'aerei di 25 anni, le cui esequie si svolgeranno nel paese di origine, a Castelraimondo. Prima dell'inizio dei funerali della giovane estetista vastese, il vescovo della diocesi di Chieti -Vasto, mons. Bruno Forte, ha pronunciato parole di conforto per il dolore di quanti colpiti dalla tragedia di due giovani prematuramente spezzate. "Il seme caduto nella neve che da' frutto nei cuore - le parole del presule che poi ha proseguito - perche' Jessica e Marco non hanno potuto realizzare il loro sogno? Non sappiamo rispondere. Pero' sappiamo che Tu li accogli in cielo. Dona a tutti noi la forza di sperare. Jessica e Marco vi portiamo nel cuore. Siate vicini ai vostri cari". 

 

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Rigopiano, Arisa canta ai funerali di Luciana e Silvano parrucchieri di Castel Frentano

La cantante Arisa ai funerali dei coniugi di Castel Frentano, Luciano Caporale, 52 anni, e Silvana Angelucci (48), morti all'hotel Rigopiano. Nascosta tra la gente che affollava la chiesa di Santo Stefano, ad un tratto ha intonato 'L'amore della mia vita' come omaggio dopo che nei giorni scorsi il video della famiglia che in macchina cantava il brano, e' diventato virale. In molti hanno pensato che si trattasse di un cd fino a quando al sindaco non e' arrivato il video.

A Castel Frentano una grande folla, giunta dall'intero comprensorio frentano, ha salutato i coniugi Luciano Caporale e Silvana Angelucci. La coppia si era intrattenuta un giorno in piu' nel noto resort per le avverse condizioni meteorologiche. La loro vacanza doveva infatti finire martedi' 17 gennaio e per prudenza hanno atteso il giorno seguente quando l'hotel e' poi stato spazzato via dall'enorme valanga. Il funerale, celebrato nella chiesa di Santo Stefano, e' culminato con applausi e lancio di palloncini e cuoricini bianchi. Il corteo e' stato aperto dalla corona del Presidente della Repubblica.

Presenti inoltre Prefetto e il Presidente della provincia di Chieti, autorita' civili e militari e numerosi sindaci del comprensorio. Il sindaco di Castel Frentano, Gabriele D'Angelo, ha proclamato il lutto cittadino. Un'intera comunita' si e' stretta attorno all'immenso dolore dei figli Nicola, studente universitario, ed Elia, che ha scelto di seguire le orme dei genitori come acconciatore. 

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Folla commossa per l’addio a Davide De Carolis, morto nell’incidente dell’elicottero del 118

E' piu' volte risuonato l'applauso nella Cattedrale, a Teramo, dove Davide De Carolis, il tecnico del soccorso 39enne tra le sei vittime dell'elicottero precipitato a Campo Felice, era stato battezzato. Commoventi le parole della sorella Chiara, che gli chiede di illuminarla ancora "tu che sei il mio sole, la mia neve, la mia roccia". Davanti ai gonfaloni dei Comuni di Teramo e Pietracamela, alla bandiera listata a lutto del Liceo classico Melchiorre Delfico, tra le forze del soccorso schierate accanto al feretro, dai vigili del fuoco ai volontari di Croce Rossa, al personale del 118, alle guide alpine, agli uomini del suo Corpo Nazionale di soccorso alpino e speleologico, anche i sindaci di Teramo, Pietracamela e Montefino, Maurizio Brucchi, Michele Petraccia ed Ernesto Piccari, assieme al presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino.

L'amico parroco don Filippo Lanci, che ne ricorda dai tempi di Pietracamela la condivisione dell'amore per la giustizia e la liberta', "che e' vissuto sempre 'per', lui che e' vissuto abbastanza perche' la sua vita avesse un senso e al quale noi adesso guarderemo come l'amico che non ha fallito, che ha saputo costruire cio' che doveva". Il vescovo metropolita Michele Seccia ha invitato a testimoniare "la speranza attiva, operosa e concreta vissuta da Davide e da tutti i volontari, non per protagonismo ma per altruismo, non per farsi vedere ma per far vedere a noi, che con troppa facilita' battendo le mani crediamo di accontentare chi ci ha fatto del bene". "Ricordando come spesso nel nostro vivere quotidiano in cui si realizza quella societa' che tutti vorremmo, non sempre tutti contribuiamo ad edificare". 

Brucchi ha salutato il feretro in chiesa ringraziando Davide e i suoi colleghi per l'opera svolta nelle emergenze e nella quotidianita' dei soccorsi, annunciando la prossima intitolazione di una zona della citta' al volontario scomparso.

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Maltempo, Cozzi: “Al lavoro per quantificare i danni sul lungofiume Saline”

«Le intense  precipitazioni della scorsa settimana hanno causato, in alcuni punti, l’esondazione del fiume Saline». Lo afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi che specifica: «Purtroppo nella zona del lungofiume all’incrocio con via Danubio, il fiume Saline ha superato gli argini, invadendo così la vecchia carreggiata. L’acqua ha inoltre eroso anche parte delle sponde, accentuando dunque la fragilità di quello stesso tratto stradale che risultava già interdetto alla circolazione. Ieri mattina abbiamo eseguito un sopralluogo con il Genio Civile della Regione Abruzzo, a cui lunedì invieremo le schede tecniche al fine di illustrare nel dettaglio il fenomeno e quantificare dunque i danni e le risorse necessarie alla risoluzione della problematica. A tal proposito nei prossimi giorni vogliamo eseguire una verifica più accurata, risalendo tutto il fiume, al fine di escludere altre eventuali criticità meno evidenti dalla sede stradale».

La scheda di rilevazione e segnalazione danni contiene le indicazioni relative alla tipologia e alla descrizione del fenomeno e degli elementi a rischio, legati ad edifici ed infrastrutture presenti, nonché alla popolazione coinvolta.

«La sinergia con gli altri enti -  dice ancora l’assessore Cozzi -  è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio. Già nei mesi scorsi, proprio grazie alla collaborazione con il Genio Civile e la Regione, che hanno stanziato un importante finanziamento, sono stati eseguiti interventi di ricostruzione e di protezione della sponda del fiume Saline nella zona a ridosso della discarica di Villa Carmine. Quei lavori hanno permesso agli argini di reggere perfettamente anche alla violenza di questa ondata di maltempo, a riprova della necessità, dell’urgenza e dell’utilità di interventi di prevenzione per rinforzare il nostro fragile territorio».

Altro punto particolarmente martoriato dall’ultima ondata di maltempo è quello a ridosso della foce. «La forza del fiume – dice ancora Cozzi -  ha trascinato moltissimi materiali come tronchi d’albero e altri detriti lungo la foce del Saline. Anche in questo caso gli interventi che abbiamo eseguito diversi mesi fa per rendere il letto del fiume più ampio, liberandolo dagli ostacoli presenti, hanno facilitato il naturale scorrimento dell’acqua e permesso di tenere sotto controllo la portata del fiume stesso. Auspichiamo la piena disponibilità della Regione Abruzzo a lavorare al fianco del nostro Comune per ripristinare la sicurezza in cui tutti i cittadini hanno il diritto di vivere».

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Hotel Rigopiano, acquisito l’sms inviato dal cantoniere per la turbina

Erano fermi a prendere un caffe' dopo 8 ore di lavoro continuato gli operatori della turbina dell'Anas notata ai bordi della statale 81 dal cantoniere della Provincia che segnalo' la presenza del mezzo ai dirigenti della sala operativa. L'sms inviato alle 15.00 - come segnala il sito di Tiscali News - ai superiori, e' gia' stato acquisito e valutato la scorsa settimana dagli inquirenti. La turbina aveva liberato dalla neve anche la strada da Guardiagrele a Penne, 63 chilometri di ss 81. Alle ore 17.00 l'operatore dell'Anas dopo 10 ore di lavoro aveva terminato il turno e riportato il mezzo nel parcheggio vicino Penne. Quando dopo le 19,34 viene dato l'allarme sull'hotel Rigopiano, un nuovo operatore Anas viene allertato su richiesta della Provincia per andare a liberare la strada verso Rigopiano

 

immagine di repertorio

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Hotel Rigopiano, le indagini vanno avanti

A dieci giorni esatti dalla valanga che ha travolto l' albergo di Farindola, Pescara ha tributato l'ultimo saluto a Roberto Del Rosso, 53 anni, proprietario dell'hotel. Nella chiesa di San Cetteo, in prima fila, la moglie Emira e i due figli di 8 e 15 anni. Tra i tanti volti noti il sindaco Marco Alessandrini e il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli. "Non pensavamo che Roberto - ha detto il sacerdote che ha officiato il rito - ci potesse lasciare in un modo cosi' terribile, inaspettato, folgorante". A Farindola, tanta gente si e' stretta invece attorno alla famiglia di Marinella Colangeli, 30 anni, responsabile della Spa dell'hotel. Ad Archi una folla sterminata ha reso omaggio a Ilaria Di Biase, 22 anni. All'uscita del feretro sono stati liberati in aria palloncini rosa e bianchi.

A Silvi sono arrivati due pullman da Valva, la citta' di cui era originario Stefano Feniello, 28 anni, in vacanza all'Hotel Rigopiano insieme alla fidanzata Francesca Bronzi, sopravvissuta alla tragedia e presente per un ultimo saluto. A Castignano commozione e applausi per altre due vittime: Marco Vagnarelli, 44 anni e Paola Tommassini, 46 anni. A Pioraco l'addio a Emanuele Bonifazi, 31 anni, receptionist dell'hotel. Nel frattempo proseguono le indagini della Procura di Pescara, coordinate dall'aggiunto Cristina Tedeschini che ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Gli inquirenti hanno acquisito un sms che un operaio della Provincia di Pescara ha inviato ad un suo superiore due ore e mezza prima della valanga, per comunicare che c'erano "due turbine dell'Anas disponibili a Penne". Il cantoniere aveva notato una turbina Anas ferma ai bordi della statale 81: da successivi riscontri sembra che l'operatore della turbina si sia fermato a prendere un caffe', dopo 8 ore di lavoro continuato, e che alle 19,34, dopo l'allarme sull'hotel Rigopiano, un altro operatore Anas sia stato allertato.

Intanto, sulla base dei rilievi compiuti da inquirenti e soccorritori, e' emerso che non una ma tante valanghe sono precipitate dai bordi del crinale verso valle, nella zona di Rigopiano, dove 70 uomini dei Vigili del fuoco sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la zona. 

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Montereale, 52enne stroncato da infarto nella roulotte

Freddo polare e lo stress hanno determinato il decesso per infarto di un uomo di 52 anni di Montereale, Bruno Anzuini, dipendente del Comune che dallo scorso 18 gennaio, inizio della sequenza sismica che sta interessando l'Aquilano, aveva deciso di dormire con la propria famiglia in una roulotte parcheggiata in una piazzola davanti alla sua abitazione, nella frazione Ville di Fano. La scorsa notte la temperatura aveva toccato i -17 gradi.

L'uomo, che condivideva la roulotte con la moglie, la figlia di 12 anni e la suocera, ha accusato un malore intorno all'una di notte. E' stata la moglie ad avvertire i soccorsi. E' giunta subito un'ambulanza per trasportarlo all'ospedale de L'Aquila, ma nonostante medico e infermiere abbiano tentato di rianimarlo Anzuini e' arrivato morto nel nosocomio del capoluogo. L'uomo, conosciuto in Paese, lavorava come operatore ecologico e contribuiva, in questi giorni di maltempo, a tenere pulito il Paese dalla neve accumulata sulle strade e sui marciapiedi. Per il sindaco Massimiliano Giorgi, Bruno "e' una vittima del terremoto". Montereale - epicentro del terremoto - ormai e' un paese praticamente

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Elicottero del 118 caduto, folla ai funerali a L’Aquila

"Si avverte un dolore forte e pervasivo nel cuore dei parenti e della comunita'. Una sofferenza cosi' alta provoca un blocco espressivo, la si avverte ma non riesce a dirla, ci si esprime piu' con i gesti e le parole vengono difficili. Una serie di eventi traumatici si e' abbattuta sul nostro territorio e sulla nostra gente. Una domanda ci raschia l'anima, perche'? Perche' ora? Perche' cosi'? Perche' ora? Interrogativi che vanno rispettati lasciandoli risuonare nel silenzio dell'anima senza risposte banali e fuorvianti non esistono anestetici capaci di sopirli. Occorre sostare con fede davanti al mistero lasciando che sia Dio e lui solo a dare la risposta". Cosi' l'arcivescovo Giuseppe Petrocchi nell'omelia al funerale di 4 delle 6 vittime dell'incidente che ha coinvolto un elicottero del 118. "La morte rappresenta un distacco doloroso ma anche un approdo nella parte celeste. Questi fratelli sono sicuro che hanno gia' ottenuto il passaporto per il Paradiso. Non sono vissuti invano perche' di quello che hanno fatto in vita nulla sara' perduto. Il loro sacrificio non e' muto ma parla anzi alza forte la sua voce". 

'Specialmente in questi giorni crocifissi Dio parla abruzzese. Ho sentito la sua voce in dialetto e in toni commossi quando ho sentito le voci degli anziani e delle popolazioni stremate dei nostri paesi. Mai questa terra si e' piegata ha sempre trovato la forza di rialzarsi e ricostruire il proprio futuro. Ora le nostre comunita' hanno bisogno di respirare speranza percio' servono leggi lungimiranti e stanziamenti economici adeguati dando segnali di prossimita' duratura e non solo assistenza durante l'emergenza. Urgono tempistiche rapide e massima cura perche' complessita' non diventi complicazione, la pluralita' non diventi groviglio. E' al loro che dobbiamo questa attenzione''. Cosi' l'arcivescovo Petrocchi lanciando un appello alle istituzioni nel corso della sua omelia.

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha partecipato nella chiesa di San Bernardino in piazza d'Armi a L'Aquila ai funerali.

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