Cronaca

Postiglione (Protezione Civile): l’area più critica è il teramano

"L'area piu' critica resta quella di Teramo. Sul fronte dell'energia abbiamo ancora 6.500 disalimentazioni su 34 comuni del teramano. Proseguono le attivita' di sgombro neve sulle strade. Sul resto del territorio la situazione e' migliorata sia per quanto riguarda l'assistenza alla popolazione sia per la viabilita'. ". E' quanto ha detto il direttore dell'Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti.

"Abbiamo di fatto chiuso le operazioni con gli elicotteri per quanto riguarda le evacuazioni di persone, in particolare da Valle Castellana e dalle sue frazioni sono un centinaio le persone che abbiamo portato via". E' quanto ha detto il direttore dell'Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti.

Problemi all'Osservatorio astronomico

Senza riscaldamento da 6 giorni, senza luce, con il rischio di interruzione dell'acqua corrente e i cellulari fuori uso: sono questi i disagi che stanno affrontando i ricercatori dell'Osservatorio astronomico di Teramo dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), in seguito alle abbondanti nevicate e il terremoto del 18 gennaio in Abruzzo, come segnala il direttore della sede, Roberto Buonanno. Alcune cose erano state previste, altre no, come spiega su Media Inaf. i distacchi di energia elettrica si sarebbero diffusi a gran parte delle abitazioni e che, da mercoledi' 18, anche l'Osservatorio si sarebbe trovato in questa situazione''. Inaspettati anche i problemi di reperimento di gasolio per rifornire i gruppi elettrogeni e i cellulari fuori uso. ''Non si sapeva che molti dipendenti dell'Osservatorio, ancora oggi - continua - sono senza riscaldamento da 6 giorni, senza luce, con il rischio di interruzione dell'acqua corrente e senza possibilita' di comunicare''. Nonostante questo, sottolinea Buonanno, ''gli impegni sono stati mantenuti e le scadenze rispettate. Il personale tecnico si e' impegnato al massimo nel garantire l'agibilita' e la minima funzionalita' indispensabile anche nella emergenza''. Tra le altre cose, si e' riusciti a presentare la domanda per le borse di dottorato dell'Inaf e inviare il contributo al volume 'Gran Sasso e Scienza'. Il gruppo Ska (il piu' grande radiotelescopio del mondo) ha partecipato (spostandosi sulla costa dove l'energia elettrica non mancava) a due videoconferenze e sono continuate le attivita' del progetto Eris per l'Eso (European Southern Observatory).

Cittadini ospitati all'interno delle caserme dei Carabinieri

Quasi duecento persone residenti in Comuni e contrade isolate dalla nevicata di martedi' e mercoledi' scorsi nel Teramano, hanno trovato rifugio temporaneo nelle caserme dei carabinieri. Da Valle Castellana a Nerito di Crognaleto, i militari dell'Arma, attrezzati con generatore e viveri, hanno allestito brandine di emergenza e trasformato gli uffici in locali di accoglienza. Un rifugio provvidenziale per anziani e bambini in particolare, che alla difficolta' creata dal maltempo hanno dovuto aggiungere lo stress delle violente scosse di terremoto. A Valle Castellana un centinaio di residenti hanno trovato caldo e conforto, in attesa dell'arrivo delle Truppe Alpine dell'Esercito, a quattro giorni dalla nevicata, che hanno utilizzato elicotteri da trasporto per evacuare gli sfollati. A Nerito di Crognaleto, la grande caserma che da inizio anno ospita anche i forestali transitati nell' Arma, ha costituito una sorta di residence dove i militari hanno risposto alle necessita' della popolazione, pur vivendo loro la condizione di isolati, senza collegamenti radio per mancanza di energia elettrica ai ponti, e con metri e metri di neve da spalare. "A Valle Castellana nei giorni piu' duri siamo riusciti ad ospitare fino a 130 persone. A Nerito da subito abbiamo garantito assistenza a circa una sessantina di persone e tra essi a un gruppo di anziani bisognosi di cure e medicinali che abbiamo rifornito raggiungendo la stazione con mezzi 4x4 del comando provinciale", ha commentato il tenente colonnello Piervittorio Romano, comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, che ha raggiunto la stazione con il luogotenente Vincenzo D'Alto e l'appuntato scelto Giovanni Rasicci, per verificare di persona la situazione e consegnare viveri, oltre a pannolini ed omogeneizzati per i bambini. Con la statale 80 vietata al transito per i mezzi non autorizzati e con una sola corsia disponibile, Nerito e' stata isolata a lungo come le altre 16 frazioni del comune di Crognaleto. Soltanto sabato pomeriggio una turbina ha garantito di nuovo il collegamento con la statale e l'installazione di un generatore dopo sei giorni di buio.

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Problemi per l’acqua per la rottura dell’adduttrice Tavo Sud

Carenze idriche in numerosi comuni della Provincia di Pescara per la rottura della condotta principale adduttrice Tavo Sud in localita' Trosciano di Farindola. Lo riferisce l'Aca aggiungendo che si prevede il ritorno a condizioni di normalita' nella giornata di domani. Le localita' interessate sono Penne (Centro urbano), Loreto Aprutino, Picciano, Collecorvino, Moscufo, Villa Santa Maria e Caprara - Cappelle sull'intero territorio, Pianella (nel capoluogo), Spoltore (Centro storico), Montesilvano: colli, C.da Macchiano, Pescara: Strada Valle Furci, zone collinari alte (Colle innamorati, Via di Sotto, Colle di Mezzo).

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Protezione Civile, 8 mila uomini al lavoro

Con oltre 8mila uomini e donne e 3mila mezzi, il sistema di Protezione civile continua a essere impegnato nelle attività di ricerca e soccorso, nell’assistenza alla popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale. "Le operazioni oggi si stanno svolgendo per lo più via terra perché le condizioni meteo non ottimali, caratterizzate da nuvolosità diffusa e quota neve sopra i mille metri, ostacolano l’utilizzo dei mezzi aerei", lo riferisce la Protezione civile in una nota.

"Non si sono mai interrotte le attività di ricerca e soccorso nello scenario operativo dell’hotel Rigopiano - aggiunge la Protezione civile - dove nel pomeriggio è stata estratta la sesta vittima. Il numero dei dispersi scende quindi a 23. La scorsa notte, sul versante sovrastante la struttura ricettiva, è stato installato un radar in grado di consentire l’allertamento rapido in caso di valanghe, il cui rischio nell’area rimane molto alto.Diversi gli interventi finalizzati al trasporto di viveri, farmaci e carburante nelle frazioni ancora in difficoltà a causa degli accumuli di neve, a Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Crognaleto e Castelli, nel teramano, così come i recuperi e le evacuazioni, che hanno interessato oggi i comuni di Valle Castellana e Cermignano, sempre nel teramano, e di Acqusanta nell’ascolano. Nelle Marche e in Abruzzo continuano le numerose operazioni di allargamento e pulizia delle strade per ristabilire quanto prima la viabilità locale"

"Per quanto riguarda le disalimentazioni - prosegue la Protezione civile - il lavoro dei tecnici di Enel e Terna ha consentito il ripristino quasi completo delle utenze nelle Marche e una rilevante riduzione delle utenze disalimentate in Abruzzo, scese da 27mila a 10mila, tutte concentrate nella provincia di Teramo. Il numero degli assisiti dal Servizio nazionale della protezione civile in seguito ai terremoti di agosto e ottobre, alla recente ondata di maltempo e ai nuovi eventi sismici del 18 gennaio, arriva a contare oltre 12mila persone".

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Hotel Rigopiano, dimessa la famiglia Parete

E' stata dimessa dall'ospedale di Pescara la famiglia Parete. Lo ha reso noto il dirigente sanitario Rossano Di Luzio nel consueto punto con la stampa. Il cuoco Giampiero Parete, scampato miracolosamente alla slavina che mercoledì scorso ha travolto l'hotel Rigopiano, è stato il primo a dare l'allarme dopo la tragedia che lo aveva sorpreso fuori dall'albergo. La moglie Adriana e i figli, Gianfilippo e Ludovica, sono stati i primi sopravvissuti ad essere estratti vivi dai vigili del fuoco

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Nel Teramano ancora chiuse 18 strade provinciali

Nel Teramano le strade provinciali ancora chiuse a causa della neve sono 18. Tutte le strade di competenza della Provincia - informa l'Ente con un aggiornamento alle 9 di stamane - hanno subito danni dalle abbondanti nevicate. Tutte le strade devono essere percorse solo per ragioni di emergenza e/o se strettamente necessario, con estrema cautela e idonee dotazioni invernali. La Provincia invita ad intraprendere qualsiasi viaggio solo dopo aver verificato l'accessibilità del luogo di destinazione e del tragitto. Sulle strade sono presenti numerosi mezzi per lo sgombero neve e di soccorso per cui è necessario procedere con attenzione onde evitare, inoltre, di intralciare le operazioni.

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Strade, inizia la conta dei danni nel Pescarese

Inizia la conta dei danni dopo l'emergenza maltempo in provincia di Pescara. Molte scuole danneggiate, alcune da evacuare, strade chiuse per frane e smottamenti che invadono la carreggiata. La SP 66, da Bolognano a Salle, chiusa per frana; SP 20 tra Pianella e localita' Cartiera, in direzione Loreto Aprutino chiusa per frana; interdizione parziale del centro di Pianella dove sono transennati un parcheggio e il marciapiede per un cedimento. A Catignano il sindaco ha allertato i Vigili del Fuoco per cedimento del campanile della chiesa, conseguenza del terremoto del 18 scorso. La Provincia sta valutando di chiudere la Strada 602. In seguito a ordinanza della Regione Abruzzo e' stata chiusa la SP tra Lettomanoppello e Passolanciano. Chiuso al transito l'ultimo tratto della SP 487, direzione Caramanico, in seguito al pericolo slavine. Tutte le strade sono interessate da piccoli smottamenti e buche, ma sono transitabili. Si raccomanda di percorrere le strade a velocita' ridotta e con cautela. Per quanto riguarda le scuole, a causa delle infiltrazioni d'acqua che hanno danneggiato tetto e solai, otto aule dell'istituto "P. Cuppari" di Alanno, in Villareia di Cepagatti, saranno posizionate in MUSP, Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio, nelle ampie aree pertinenziali della scuola, visto che non sono disponibili locali alternativi presso le strutture provinciali vicine. L'istituto tecnico "Guglielmo Marconi" di Penne e' completamente interdetto e si e' gia' deciso di richiedere 15 aule in MUSP che verranno collocate nelle aree municipali di proprieta' del Comune di Penne. A causa del parziale crollo del tetto, l'edificio che ospita la scuola, il Palazzo De Sterlich, sara' evacuato e interdetto complessivamente, ovvero anche per quello che riguarda i locali commerciali presenti ai piani inferiori. Sara' interdetta anche la viabilita' di accesso all'edificio fino a che non sara' completata l'operazione di messa in sicurezza dell'intera struttura

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Hotel Rigopiano, settimana decisiva per le indagini sulla slavina

Settimana decisiva per le indagini sulla slavina che ha travolto l'hotel Rigopiano. "Penso che entro la fine della settimana prossima saremo in grado di fare un punto ragionato sullo stato dell'arte", sottolinea in un'intervista a 'Qn' il pm Cristina Tedeschini, procuratore reggente di Pescara, titolare dell'inchiesta. "Dobbiamo dare risposte, anche se non si arrivasse a un processo - spiega - È un debito che abbiamo verso la collettività". Sulla posizione in cui è stato realizzato l'hotel e il rischio valanghe, il pm sottolinea: "La pericolosità della gestione di questo rischio, l'avere consentito la realizzazione dell'albergo in quel luogo, il concretizzarsi di questo rischio attraverso le rilevazioni del servizio valanghe... Sono tutti temi molto importanti dell'indagine".

"L'indagine è iscritta verso ignoti per disastro colposo e omicidio plurimo colposo", prosegue. Sui possibili ritardi nei soccorsi il pm conclude: "Anche la tempistica è un tema d'indagine, certo. Stiamo raccogliendo tutti i riscontri documentali, audio e video di tutte le dichiarazioni che vengono rese. Il panorama delle audizioni è in costante aggiornamento".

 

Alle 17,40 circa del 18 gennaio la Prefettura di Pescara avrebbe chiamato il direttore dell'hotel Rigopiano Bruno Di Tommaso per chiedere cosa stesse succedendo lassu', a seguito delle prime telefonate allarmate di Giampiero Parete. Di Tommaso, che si trovava a Pescara, alla funzionaria della Prefettura avrebbe confermato di non avere notizie di valanghe, anche se non aveva sentito di recente gli operatori rimasti a Rigopiano. E' questo, secondo gli inquirenti, che potrebbe aver ingenerato il primo 'equivoco' sulla gravita' degli eventi. I successivi tentativi di Quirino Marcella, allertato da Parete, sarebbero cosi' stati definiti come 'bufala', assieme ad altri falsi allarmi valutati nella giornata convulsa del 18. Queste telefonate non sono state ancora acquisite dagli inquirenti, ma lo saranno a breve. In procura a Pescara intanto e' in corso un vertice tra magistrati e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini

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Omicidio Penne, ascoltati due testimoni

Udienza breve oggi in Corte d'Assise a Chieti del processo per l'omicidio di Gabriele Giammarino, l'80enne ex maresciallo dell'Aeronautica ucciso in casa con pugni e 26 coltellate il 13 settembre del 2015 a Penne, processo che vede imputato il 37enne di Penne Mirko Giancaterino accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudelta' per aver dato fuoco al materasso che copriva il corpo della vittima, e di incendio. I giudici hanno sentito due testimoni ovvero Davide Ortolano, tecnico informatico, che acquisi' le immagini registrate dalla telecamera di una tabaccheria ed estrapolo' i dati contenuti nel telefono di Giancaterino fra i quali 282 sms e i contatti. E il maresciallo capo del Ris di Roma Carlo Belardo che sulla scena del crimine svolse attivita' tecniche ovvero la ricerca di tracce: dalla sua deposizione e' emerso tracce di sangue furono trovate sotto il materasso, sui mobili e sui pensili in cucina, e che schizzi di sangue erano nei locali che si trovano prima della stanza in cui si sviluppo' l'incendio.

La Corte avrebbe dovuto sentire anche un'altra testimone, Aureca Balota, ma la donna, che e' testimone sia dell'accusa che della difesa, rientrera' dalla Romania il prossimo 2 febbraio. E siccome secondo le parti va sentita prima di procedere con le altre testimonianze, la Corte, presidente Geremia Spiniello, a latere Isabella Allieri, ha rinviato il processo al 13 febbraio. La donna e' la badante che abitava sotto al casa della vittima e riconobbe nelle immagini della telecamera di videosorveglianza della tabaccheria la persona che, dopo un gran trambusto, vide scendere della casa della vittima il giorno dell'omicidio.

Quella persona venne identificata dai carabinieri del Nor in Giancaterino, che anche oggi era in aula accanto al suo difensore l'avv. Melania Navelli. Quest'ultima durante l'udienza ha depositato la notifica del decreto della Corte di Cassazione che fissa al 21 febbraio l'udienza sull'istanza di ricusazione presentata nei confronti del presidente della Corte. Il legale, gia' a margine delle scorse udienze, aeva sostenuto che il giudice avrebbe espresso un'opinione di colpevolezza sull'ordinanza con la quale rigettava l'istanza diretta a ottenere la revoca o quantomeno la sostituzione con gli arresti domiciliari nella forma del braccialetto elettronico.

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Spaccio, arresti e perquisizioni in Valle Peligna

Sette arrestati e diciotto indagati, oltre 74mila euro e 1 chilo e 200 grammi di hascisc e marijuana recuperati e sequestrati. E' il bilancio dell'operazione "Fenice", condotta dai carabinieri della Compagnia di Sulmona in collaborazione con i militari della Compagnia di Castel di Sangro e del Nucleo cinofili del Comando Legione Carabinieri Abruzzo e Molise di Chieti. Le accuse, a vario titolo, per gli arrestati sono di traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Gli inquirenti hanno spiegato che le indagini sono scaturite da aggressioni subite da alcuni giovani due anni fa. Le vittime dichiararono che erano state l'epilogo di liti per futili motivi ma intercettazioni telefoniche, pedinamenti, e indagini hanno permesso di accertare che furono minacce e violenze messe in atto da alcuni degli arrestati per recuperare i crediti dello spaccio delle sostanze, affidato ad una catena di piccoli spacciatori che figurerebbero tra le 18 persone indagate. Il traffico di ingenti quantitativi di droga interessava soprattutto il mercato sulmonese, con diramazioni nel resto del comprensorio peligno, in particolare nei centri di Pratola Peligna e Raiano. 

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