Cronaca

Rischio valanga a Lama dei Peligni, 35 persone evacuate

Rischio valanga a Lama dei Peligni dove 35 persone, appartenenti a 12 nuclei familiari, sono state evacuate. L'ordinanza e' stata emessa dal sindaco, Andrea Di Fabrizio, per le cattive condizioni di sicurezza del monte Grotta Ciminiera Gravara, a 2.100 metri di quota, sul massiccio della Majella. Le operazioni in corso nel comune di circa 1300 abitanti sono portate avanti dal gruppo forestale dei Carabinieri di Casoli, Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Palena e Fara San Martino.

"Il provvedimento - dice il sindaco - e' stato adottato a seguito dell'ultimo bollettino Meteomont. Sono molto preoccupato per la situazione di stabilita' della massa nevosa. E' un provvedimento che non avrei voluto mai adottare, ma ci sono seri rischi sulla tenuta della montagna. Gia' nel 2012 fummo costretti ad analoga ordinanza di sgombero. Chiediamo alla Regione Abruzzo interventi di consolidamento definitivo del costone, dopo i primi 150 mila euro di finanziamento per interventi urgenti". Le famiglie evacuate verranno ospitate questa notte negli alberghi, in case private e da famigliari

 

immagine di repertorio

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Disagi per l’acqua in molti comuni dell’area Frentana

Persistono, in diversi comuni Frentani, i problemi alle condotte idriche causati dal maltempo, in alcuni casi collegati all'assenza di energia elettrica che rende impossibile il pompaggio dell'acqua. Lo riferisce la Sasi, societa' abruzzese per il servizio idrico integrato che aggiunge come i tecnici stiano lavorando "senza sosta e in condizioni di estrema difficolta'". "Abbiamo utilizzato anche tutti i nostri generatori", dice il presidente Sasi, Gianfranco Basterebbe, "i gruppi elettrogeni di nostra proprieta' sono gia' stati tutti sistemati e c'e' una oggettiva difficolta' a reperirne altri. Ci stiamo attivando anche in questo senso". "Dove il problema e' dipeso e dipende solo da guasti e rotture legati alla nostra societa', lo abbiamo risolto e altri sono in via di risoluzione" aggiunge Basterebbe.

"Dalle 17 di ieri il pompaggio Aca di Pretoro e' riuscito a far partire il gruppo elettrogeno, ma riesce ad erogarci solo 26 litri al secondo a fronte dei normali 42 - spiega inoltre Pio D'Ippolito, responsabile dell'attivita' operativa della Sasi -. Le zone di Guardiagrele, Casacanditella, San Martino, Casoli Ascigno potranno essere servite per il 50%, ad esclusione di Filetto dove c'e' un problema strutturale che cercheremo di risolvere in giornata, se possibile anche in mattinata. Oggi riforniremo la Casa di Riposo di Guardiagrele, il Convento dei Cappuccini, un allevatore a San Domenico e due allevatori a Filetto. A Ortona - continua D'Ippolito - la razionalizzazione va avanti dalla prima emergenza del 6 gennaio scorso, a seguito della rottura a Poggiofiorito la cui riparazione si e' conclusa ieri, restano ancora purtroppo senza servizio le frazioni di Contrada Cucullo, Villa Deo e Feudo, per queste ultime due la situazione e' piu' complicata per l'assenza di energia elettrica al serbatoio Scarinci". A Tollo l'assenza di energia elettrica interessa un centinaio di famiglie sparse nelle contrade colle Cavalieri, Piano Mozzone. A Vacri e a Villamagna all'assenza di corrente abbiamo sopperito con nostri generatori. La situazione resta molto critica per i Comuni di Gissi, Furci, San Buono e ad alcune contrade di Cupello.

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Farmacie rifornite grazie ai carabinieri nel Vastese

Le farmacie di Schiavi di Abruzzo e Castiglione Messer Marino sono state rifornite questa mattina grazie all'intervento delle pattuglie dei Carabinieri di Bomba e Castiglione Messer Marino. I militari hanno dovuto prestare soccorso al trasportatore che rifornisce le farmacie dell'alto Vastese rimasto bloccato per la neve a Torrebruna. Da qui la richiesta di soccorso con la consegna dei farmaci che sono giunti nei due paesi e destinati in particolare per le terapie dei residenti piu' anziani. Ha coordinato l'intervento maresciallo Giorgio Valente.

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Hotel Rigopiano, la testimonianza di uno dei soccorritori

"Scavavo con la pala, con le mani, con un ramo... la sonda ci aveva fatto capire che li', sotto tre metri di neve, c'era qualcuno. E io nella mia testa ci parlavo, con quella persona. Arrivo, arrivo, resisti...ti riporto io a casa. Sei troppo forte, non puoi morire cosi', dai che arriviamo. E invece". E' la dura testimonianza del maresciallo Lorenzo Gagliardi, che comanda la stazione del soccorso alpino della guardia di finanza di Roccaraso, raccolta da Repubblica, fra i primi soccorritori ad arrivare all'hotel Rigopiano travolto dalla slavina. "Ci hanno allertato alle 19.30", racconta, "inizialmente dovevamo andare a Campotosto, dove c'era una slavina con una persona sotto, ma poi li' sono stati impiegati quelli dell'Aquila. Lungo la strada abbiamo trovato tutti i mezzi dei soccorritori bloccati dalla neve, dagli alberi caduti, dai detriti. Tra l'ultimo pezzo di strada libero e l'albergo Rigopiano c'erano 8 chilometri". L'hotel l'hanno raggiunto alle 4 di notte e della struttura, dice, "non c'era quasi piu' niente", "solo una collina bianca". "Poi abbiamo visto quella macchina", "a 50 metri dall'hotel, in uno spiazzo, con il motore acceso. Era l'unica a non essere stata rovesciata dalla valanga. Dentro c'erano due uomini, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, ancora vivi grazie all'impianto di riscaldamento dell'auto". Intervistato anche dal Corriere della Sera, il maresciallo Gagliardi non nasconde la difficolta' del percorso per arrivare all'albergo. "Dovevamo stare molto attenti a eventuali nuove slavine, dovevamo aggirare alberi caduti, c'era una bufera di neve fortissima. Insomma: era una situazione rischiosa ma non c'era una soluzione b". "Per entrare dove poi sono state recuperate le prime vittime abbiamo scavato un buco, una specie di tunnel verticale nella neve che in quel punto, cioe' sopra il solaio della struttura crollata, era alta due-tre metri", dice. "Questo turno non si chiude come avrei voluto. Se avessi salvato qualcuno strappandolo alla neve e alle macerie sarebbe tutta un'altra storia"

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Sono ancora 60 mila le utenze disalimentate, senza corrente in Abruzzo

La task force di 1400 uomini messa in campo in Abruzzo da e-distribuzione, la societa' del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, ha ridotto a meno di 60.000 le utenze disalimentate sul territorio regionale. Un numero sempre consistente, che, secondo le stime di e-distribuzione oggi sara' possibile portare a meno di 30.000 il numero complessivo dei clienti ancora disalimentati. Stamattina in Abruzzo sono circa 59.000 i clienti disalimentati. L'Aquila va verso la normalizzazione del servizio, con interventi in corso che riguardano un numero limitato di utenze; Teramo: 38.000 clienti disalimentati; Pescara: 10.500 clienti disalimentati; Chieti: 10.500 clienti disalimentati. Dall'inizio dell'emergenza la task force di e-distribuzione, in campo con quasi 600 mezzi operativi e piu' di 500 gruppi elettrogeni, ha progressivamente rialimentato oltre 160.000 utenze. Situazione in miglioramento nelle Marche, dove prosegue l'impegno per la normalizzazione del servizio in giornata. Le operazioni di ripristino sono state ostacolate nella notte dal permanere di problemi di viabilita' in alcune aree montane e dall'insorgere di nuovi guasti. La situazione e' comunque in miglioramento: ad Ascoli 3.000 disalimentati sono concentrati nella Provincia di Ascoli. A Macerata e Fermo si va verso la normalizzazione del servizio. Aggiornamenti sulla situazione della rete elettrica vengono pubblicati sui siti aziendali e vengono fornite puntuali informative a protezione Civile e istituzioni sullo stato di avanzamento degli interventi con previsioni dei tempi di ripristino del servizio. E-distribuzione ricorda che opera in stretto contatto con le Autorita' Locali e regionali per gestire le situazioni piu' critiche con misure temporanee, anche attraverso l'installazione gruppi elettrogeni

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Mons. Valentinetti: Prego e chiedo preghiere per le vittime della slavina

Prego e chiedo preghiere per le vittime della slavina, per i loro famigliari, per i dispersi, per i soccorritori, per i volontari e per tutti quelli che si prodigano ad aiutare chi, in questo momento, e' in difficolta'". Sono queste le parole di monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, mentre segue con ansia e dolore gli aggiornamenti sull'hotel di Farindola, nel territorio della diocesi, e, insieme alla Caritas, continua a mettersi in ascolto delle esigenze della sua gente ancora attanagliata in casa dalla neve e dalla mancanza di elettricita', per l'attivazione di reti di solidarieta'. "E' una tragedia - continua il presule - perche' la morte e' sempre una tragedia, ancor piu' quando arriva improvvisa, inaspettata. La morte, cosi' come la sofferenza, e' un mistero che possiamo affrontare nel silenzio, o tra le grida, che possiamo fronteggiare con rabbia, e che siamo costretti ad accettare o ad accogliere con fede. E' un mistero, pero', anche la vita, che entra spesso con gioia nella nostra storia; sono un mistero tante situazioni che si perpetuano nella nostra esistenza e fanno meraviglia. E' sul mistero che accogliamo che dobbiamo puntare il nostro sguardo e il nostro cuore per trovare la forza di abbracciare anche il mistero che ci fa dolore". Per l'occasione l'arcivescovo chiede ai suoi parroci la celebrazione della messa con la colletta in tempo di terremoto e invita a continuare con le reti di aiuto che si stanno attivando spontaneamente. "E' doveroso ringraziare i soccorritori - afferma l'arcivescovo - i volontari e coloro che in questi giorni stanno facendo di tutto per risolvere le difficolta della nostra gente, ma e' anche giusto notare come, in queste situazioni si attivino reti amicali e famigliari di aiuto reciproco che riempiono di carita' la nostra fragile umanita'". E' un messaggio di speranza quello che l'arcivescovo vuole lanciare, poggiato sull'esperienza di tanti che nella difficolta' riescono a leggere anche segni positivi: "Avere speranza - conclude monsignor Valentinetti - vuol dire saper porgere lo sguardo sulle situazioni positive - seppur minori delle disgrazie - che si realizzano anche nei momenti piu' bui. E' solo un esempio, ma possono aiutarci le parole di un parroco, bloccato in paese con la sua gente, che rispondeva al nostro tentativo di metterci in contatto con lui, cosi': 'Metri di neve e al quarto giorno senza energia elettrica. I telefoni funzionano solo per brevi tratti. Ai tanti disagi, pero', corrisponde tantissima solidarieta''. Questa esperienza che penso sia un po' di tutti, ci dia forza e coraggio". 

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Disagi per il trasporto pubblico locale, in particolare nel Teramano

Diverse le zone, soprattutto dell'entroterra abruzzese, che presentano ancora difficolta' oggettive in fatto di viabilita', soprattutto in quelle montuose dove l'ostacolo principale e' rappresentato dal ghiaccio. Lo riferisce la Societa' Unica di Trasporto Abruzzese (Tua) aggiungendo che "in nottata diverse officine aziendali hanno lavorato per la manutenzione straordinaria dei mezzi". Questo il quadro in regione aggiornato alle 9 di stamani: a L'Aquila servizi sospesi da Capitignano, Montereale, Rocca di Mezzo, Castel del Monte, Campotosto, S. Cosimo, Ville di Fano, Amatrice. Per Lucoli il servizio e' limitato a bivio Lucoli Alto. A Teramo, tutti i collegamenti sono fermi ad eccezione della Giulianova-Teramo e Teramo-Montorio. Regolari i servizi per Roma e L'Aquila. Ad Avezzano, la linea Avezzano-L'Aquila via Rocca di Mezzo e' limitata ad Ovindoli. Per l'area di Tagliacozzo si effettuano servizi ridotti. A Giulianova, sospesi i servizi a Morro d'Oro. Chiusa la S.S. 81 da Piane di Morro fino ad Ascoli. Servizi limitati a S.Egidio. A Sulmona, sulla tratta Secinaro-L'Aquila non si effettua il transito per Molina. Servizi sospesi per le localita' di Pettorano, Rocca Pia, Acciano, Pacentro, Pescocostanzo, Rivisondoli. A Lanciano, servizi sospesi sulle linee Pizzoferrato-Castel di Sangro, Villa Santa Maria-Castel di Sangro. Sulla tratta Palena-Lanciano non si effettuano i transiti a Montenerodomo, Colledimacine e Palena. Sospesi i servizi da Ateleta. I servizi da Palena sono attestati a Lettopalena. A Chieti, riattivata completamente la linea Chieti-Pescara. Servizi ridotti da Guardiagrele per Chieti e Pescara con capolinea a bv.Grotte. Fermi tutti i collegamenti da Orsogna e Filetto per Chieti. Per Pscara extraurbano, linee sospese da Castilenti, Serramonacesca, Caramanico, Farindola, Arsita, Villa Celiera, Peschiole. Corse ridotte da Scafa e Civitella. Per la linea Pescara-Citta' S.Angelo il capolinea e' spostato al Campo Sportivo. La linea suburbana Penne Pescara non transita in localita' Caparrone e Collecorvino paese. Per Pescara urbano, linea 4 limitata a Colle Marino con il seguente percorso: Colle Marino-strada Pandolfi-Via di Sotto-inversione alla rotatoria di Colli Innamorati-Via di Sotto-S.da Pandolfi-S.da Colle di Mezzo-Largo Madonna Terminal Bus. Linea 45: Colle Marino-S.da Pandolfi-rotatoria di intersezione con Via Di Sotto-S.da Pandolfi-S.da Colle di Mezzo-Largo Madonna .-Terminal bus. Linea 13 non transita per Via Raiale. I servizi ferroviari assicurati da Sangritana/Tua Spa sono regolari.

 

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Salvate 10 persone dall’ipotermia in provincia di Teramo

Dieci persone sono state salvate nella notte in provincia di Teramo dall'ipotermia, fra loro anche un bimbo di pochi mesi a Valviano. Centinaia gli interventi per emergenze sanitarie e la prolungata assenza di corrente ha isolato migliaia di persone. Ancora, in alcune aree manca l'acqua e c'è un problema carburante perché i distributori non funzionano e senza carburante i mezzi non camminano. E' il bilancio della provincia di Teramao, che rende noto che questa mattina almeno la criticità del carburante è stata in parte risolta grazie alla collaborazione della TUA, la società di trasporti pubblici, che ha messo a disposizione il deposito di carburante di Teramo. Grazie all'Esercito, ai Vigili del Fuoco e ai loro mezzi, a quelli fatti arrivare da Bolzano dalla Provincia, da stanotte, si stanno liberando alcune vie di collegamento. Ieri sera sono arrivati anche 60 Vigili del Fuoco dal corpo nazionale, sono alloggiati all'istituto Pascal mentre al "Forti" è stato allestito un parco automezzi soccorso. Questa notte sono stati aperti varchi sulla provinciale 491 (Montorio, Tossicia, Castelli), a Isola del Gran Sasso, a Rocca Santa Maria, a Canzano, a Notaresco e sulla provinciale 19 (da Roseto a Miano di Teramo) ma sono ancora irragiungibili decine di Comuni e frazioni. 

 

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Riprese le ricerche dell’uomo disperso dopo la slavina nell’aquilano

Sono riprese dall'alba di stamane, nella frazione Ortolano di Campotosto, le ricerche di un residente di 65 anni dato per dispero ieri a seguito di una slavina caduta nei pressi della sua abitazione durante la mattinata caratterizzata dalla neve e dal terremoto. L'uomo sarebbe fuggito di casa dopo la prima scossa e poi di lui si sono perse le tracce. Le ricerche appaiono complesse a causa della grande quantita' di neve caduta lungo la statale 80, a circa 1.400 metri. Alle ricerche sono impegnati uomini della Guardia di Finanza, dell'Esercito e dei Vigili del fuoco, questi ultimi con l'ausilio di mezzi specializzati

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Pane e prodotti da forno gratuiti per le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto

Pane e prodotti da forno gratuiti per le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto e bloccate dalle abbondanti precipitazioni nevose dei giorni scorsi. E' questa l'iniziativa di Fiesa-Assopanificatori Confesercenti Abruzzo che, in una nota indirizzata a Vasco Errani, Commissario straordinario per la ricostruzione nelle aree del Centro-Italia colpite dal sisma del 24 Agosto, ed a Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, hanno dato la loro disponibilita' a fornire gratuitamente pane e prodotti da forno (pizze, focacce) e a consegnarli, secondo modalita' concordate con gli enti preposti, alle popolazioni delle aree colpite dal freddo e dagli eventi sismici. "In queste ore drammatiche per questi territori - dice Vinceslao Ruccolo, presidente Fiesa Confesercenti Abruzzo - i nostri panificatori hanno scelto di essere in prima linea e collaborare con i soccorritori per portare generi di prima necessita' a queste popolazioni gravemente provate, prima a causa del sisma ed ora per questo inverno particolarmente freddo e nevoso. Un gesto di solidarieta' verso i nostri concittadini per poter dar loro un po' di sollievo in questo difficilissimo momento".

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