Cronaca

Chieti, meno rifiuti e più raccolta differenziata

 A Chieti diminuisce la produzione di rifiuti e cresce la raccolta differenziata, mentre per i consumi domestici il 50% dell'energia proviene da fonti rinnovabili. Il capoluogo teatino, inoltre, e' primo in Abruzzo per qualita' della vita. Le note meno positive riguardano il ciclo idrico integrato: una rete idrica vetusta determina una dispersione annua pro capite di oltre 15 litri di acqua. I dati arrivano dalle graduatorie Ecosistema Urbano XXIII edizione di Legambiente e Viver Bene di Italia Oggi sulla qualita' della Vita.

''Riscontri piu' che positivi riguardano la classifica di Chieti nella graduatoria Ecosistema Urbano che evidenzia una diminuzione nella produzione di rifiuti urbani, dai 524 chilogrammi pro capite nel 2014 a 504 chilogrammi nel 2015 - ha detto l'assessore all'ambiente Alessandro Bevilacqua - un risultato che pone Chieti al trentesimo posto in Italia su 104 capoluoghi di provincia. La raccolta differenziata e' salita dal 56 al 66% dal 2014 al 2015. Il merito, oltre che ai cittadini, va anche alla capillare attivita' svolta dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione per sensibilizzare i piu' piccoli alle tematiche della tutela ambientale. Altro punto a favore di questa Amministrazione, per Legambiente, sono le isole pedonali: Chieti e' ben classificata al 14 posto''. Nell'indagine Ecosistema Urbano di Legambiente, Chieti e' classificata al 55esimo posto. 

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Truffava l’Inail sulle conseguenze di un infortunio, 68enne a giudizio

Avrebbe simulato la totale incapacita' di deambulare come conseguenza permanente di un infortunio avvenuto nel settembre del 1991 percependo indebitamente la pensione di invalidita' dell'Inps per anni: con l'accusa di truffa aggravata continuata il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio un 68enne di Casalincontrada, Vittorio Sigismondi. La prima udienza del processo si terra' il 2 marzo 2017. Secondo l'accusa l'uomo ha simulato la totale incapacita' di deambulare come conseguenza permanente di un infortunio avvenuto nel settembre del 1991 mentre si recava in auto al lavoro. In tal modo avrebbe indotto il medico dell'Inail a stilare una diagnosi di fratture vertebrali multiple con conseguente incapacita' di mantenere la stazione eretta mentre in realta', sostiene sempre l'accusa, era pienamente capace non solo di deambulare in piena autonomia ma anche di compiere lavori con attrezzi da muratore. Sigismondi ha cosi' percepito indebitamente la pensione di invalidita' dall'Inps, oltre a complessivi 562 mila euro da parte dell'Inail per l'assegno di accompagnamento e ulteriori 73.560 euro a titolo di pagamento di presidi per lo stato di invalidita'. L'indagine e' partita dalla denuncia di un vicino di casa dell'uomo.

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Condannato a 8 anni perché trovato con due chili di droga e una pistola

Il gup del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione Massimo Di Nardo, 46 anni, arrestato nello scorso agosto dai carabinieri. Il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto 8 anni e 8 mesi. Il processo e' stato celebrato con il rito abbreviato. Di Nardo era accusato di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti poiche' in un magazzino adiacente alla sua abitazione i militari avevano trovato un chilo e 800 grammi di marijuana confezionata in sette pani, 905 grammi di hashish divisi in nove pani e 118 grammi di cocaina. Gli e' stata contestata l'aggravante di aver commesso il fatto armato di una pistola Glok calibro 9 che deteneva illecitamente in casa unitamente a due caricatori. Nei confronti dell'uomo era scattata anche la detenzione illecita di una cinquantina di proiettili calibro 9 per 21.

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Un bimbo di quattro anni e’ morto in un tamponamento sulla Trignina

Un bimbo di quattro anni e' morto in un tamponamento tra auto avvenuto intorno alle 17.30 sulla Fondovalle Trignina, vicino al bivio di Roccavivara: nell'incidente sono rimaste ferite altre tre persone, delle quali una, un uomo del quale per il momento non si conosce l'eta', e' in gravi condizioni. Il traffico sulla Trignina e' bloccato.   

Il bimbo - che avrebbe compiuto quattro anni a gennaio - e l'uomo, sono stati trasportati all'ospedale di Vasto, mentre una donna di 38 anni e il figlio di 8 anni sono stati trasferiti dalle ambulanze del 118 Molise all'ospedale di Isernia. Sul posto per gli accertamenti ci sono gli agenti della Polstrada. 

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Dopo un inseguimento di 20 km i ladri si schiantano con l’auto e fuggono

 Da un paio di settimane svaligiavano case e rubavano auto nella provincia di Chieti, poi si allontanavano a bordo di un Suv rubato venti giorni fa a Cosenza. Stanotte il mezzo e' stato intercettato a Francavilla al Mare  da una pattuglia dei Carabinieri, ne e' nato un rocambolesco inseguimento, per almeno una ventina di chilometri, fino a Orsogna durante il quale, dopo aver tentato di speronare una gazzella dei militari, i ladri hanno evitato un frontale con un furgone e, usciti di strada, con un volo di una cinquantina di metri sono finiti nella campagna circostante, in contrada San Berardino. Sono poi scappati a piedi. Grande dispiegamento di forze dei Carabinieri - una decina le auto intervenute da Orsogna, Chieti, Lanciano, Ortona e stazioni limitrofe - che sono riusciti a recuperare nel Suv, a quanto risulta al momento, parte del materiale rubato nei vari colpi.

I ladri, almeno tre, sono riusciti ad allontanarsi dal Suv, una Bmw X5 ormai distrutta, e a nascondersi aiutati dal buio. Poi, a piedi, hanno probabilmente raggiunto la frazione Melone di Guardiagrele dove questa mattina e' stato denunciato il furto di un'auto. Nei giorni scorsi l'auto sospetta era stata notata a Francavilla al Mare; poi, sfuggita a un posto di blocco, era stata inseguita, ma senza successo, fra Castel Frentano e Casoli. Anche in questo caso, durante la corsa, i ladri avevano tentato di speronare il veicolo dei Carabinieri. Intanto si apprende che la Bmw, nella sua fuga, prima sulla statale 16, poi attraverso i centri abitati e le campagne di Tollo, Canosa Sannita e Orsogna, ha raggiunto una velocita' superiore ai 160 km orari. 

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Scontro frontale a Ripa Teatina, grave una ragazza

Una 27enne di Villamagna e' ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale tra due automobili avvenuto in mattinata a Ripa Teatina, nella zona del cimitero. La giovane era alla guida di un'automobile che, per cause in corso di accertamento, si sarebbe scontrata frontalmente con un altro veicolo. Ferito, in seguito all'incidente, anche il conducente del secondo mezzo, un uomo di 44 anni, le cui condizioni non sono gravi. Ad avere la peggio e' stata la 27enne che, soccorsa, e' stata trasportata a Pescara, dove i medici l'hanno sottoposta ad intervento chirurgico. E' ricoverata nel reparto di Chirurgia, in prognosi riservata. Dei rilievi si sono occupati i Carabinieri. 

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Omicidio Sterlecchini, sopralluogo dei Ris

Sono iniziati i rilievi dei carabinieri del Ris di Roma all'interno dell'abitazione di strada vicinale Acquatorbida a Pescara, dove venerdi' scorso e' stata uccisa Jennifer Sterlecchini, 26 anni, al culmine di una lite con l'ex fidanzato Davide Troilo, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Al sopralluogo sono presenti il Pm Silvia Santoro, che coordina le indagini, e il maggiore Massimiliano Di Pietro, comandante del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dell'Arma dei Carabinieri. In giornata sara' effettuata l'autopsia sulla giovane; incaricato l'anatomopatologo Ildo Polidoro. 

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Incendio in un locale di Chieti, ex gestore rinviato a giudizio

 Dovra' rispondere di incendio doloso e appropriazione indebita A.G., 38 anni, accusata di avere appiccato il 27 ottobre del 2015, l'incendio all'interno dei locali di viale Unita' d'Italia a Chieti Scalo dove gestiva il circolo privato Cohiba, locali che due giorni dopo avrebbe dovuto liberare in forza di uno sfratto esecutivo. La donna, che e' assistita dall'avvocato Massimiliano Bravin di Pescara, oggi e' stata rinviata a giudizio dal gup Luca De Ninis. Il processo e' stato fissato per il 2 marzo del 2017. L'incendio era stato appiccato in diversi punti dell'immobile e le fiamme danneggiarono anche la parte sovrastante dello stabile che venne evacuato. A.G, che sarebbe stata individuata attraverso alcuni testimoni, si sarebbe inoltre appropriata di una serie di beni, per un valore di circa 10.000 euro, che le erano stati concessi in uso temporaneo dal proprietario dell'immobile all'atto della locazione e che non sono stati trovati quando il locale e' stato riconsegnato. I proprietari del locale dato alle fiamme, moglie e marito, assistiti dall'avvocato Mauro Faiulli, si sono costituiti parte civile e complessivamente hanno chiesto danni per 139 mila euro.

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Internet, connessioni in fibra ottica a Lanciano

Anche Lanciano entra nella lista delle citta' italiane scelte da Tim per il lancio dei servizi a banda ultralarga sulla nuova rete in fibra ottica che permette di utilizzare da casa e dall'ufficio la connessione superveloce fino a 100 Megabit al secondo in download: da oggi sono disponibili i servizi per cittadini e imprese grazie al collegamento di circa 13 mila unita' immobiliari, corrispondenti alla quasi totalita' della popolazione, attraverso la posa di 34 chilometri di cavo in fibra che collegano 84 cabinet stradali alle rispettive centrali. La copertura e' stata gia' raggiunta nel centro citta' e nelle zone di Santa Giusta, Villa Martelli, Villa Stanazzo, Villa Gaeta e nella Zona Industriale e si stanno ultimando i lavori nell'area di Piazza Plebiscito. La connessione ad alta velocita' consente tra l'altro di praticare il gaming on line multiplayer in alta qualita' e di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV. 

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Pescara, arrestato 51enne accusato di violenza sessuale su una bimba di 10 anni

Avrebbe compiuto atti sessuali su una bambina di dieci anni in un parco pubblico. Con l'accusa di violenza sessuale aggravata un 51enne e' stato arrestato dalla squadra Mobile di Pescara in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale del capoluogo adriatico, Nicola Colantonio, su richiesta del pm Gennaro Varone. L'episodio e' avvenuto il 23 ottobre scorso.

L'uomo, che era all'interno di un parco pubblico frequentato da numerose famiglie, avrebbe compiuto atti sessuali su una bimba di dieci anni, toccandola nelle parti intime e costringendola a sua volta a toccarlo. Una donna e' intervenuta, affrontandolo e mettendolo in fuga. La piccola, nel giorno in cui sono accaduti i fatti, era stata affidata in custodia al 51enne, come gia' accaduto in altre occasioni, in quanto sono legati da vincoli di parentela.

L'uomo e' agli arresti domiciliari. Le indagini si sono svolte con l'iniziale supporto di intercettazioni telefoniche finalizzate a verificare l'esistenza di un possibile coinvolgimento della famiglia di origine della minore - che invece e' stato escluso - e sono proseguite attraverso due audizioni protette della piccola che hanno fornito conferma a quanto in precedenza riferito da alcuni testimoni dell'accaduto.

Per il 51enne il pm aveva avanzato la richiesta di custodia in carcere. Le indagini della Squadra Mobile hanno visto la preziosa collaborazione di almeno quattro testimoni, di una consulente e due poliziotte che sono riuscite a conquistare la fiducia della bambina. Come ha spiegato in conferenza stampa il capo della Mobile, Pierfrancesco Muriana, nella prima audizione la bimba aveva negato l'accaduto riferito dai testimoni. Successivamente a due poliziotte la bambina ha raccontato tutto dicendo di volersi togliere questo peso. Quel giorno nell'area verde adiacente la strada parco, vicina al complesso sportivo Le Naiadi, come ricostruito dagli inquirenti c'erano insieme alla bambina di 10 anni altri tre quasi coetanei, tutti con legami di parentela con l'uomo arrestato.

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