“Dopo aver firmato il contratto il 10 aprile, tra il 23 aprile e il 25 maggio ci fu pagato un importo complessivo di 25 milioni di euro”. Cosi’ Luigi Pierangeli, il testimone dell’accusa che con un suo esposto fece scattare l’inchiesta, oggi pomeriggio davanti al tribunale collegiale di Pescara, nell’ambito del processo sui tetti di spesa alle cliniche private del 2010. Nel processo sono imputati, con le accuse di abuso d’ufficio, l’ex presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e l’ex assessore regionale alla Sanita’ Lanfranco Venturoni. Entrambi, nei mesi scorsi, hanno rinunciato alla prescrizione. “Il contratto del 2010 era caratterizzato da una chiara disparita’ di trattamento e conteneva condizioni inaccettabili – ha detto Pierangeli nel corso dell’esame a cui e’ stato sottoposto in qualita’ di testimone dell’accusa – tanto che a Villa Pini furono assegnate mensilita’ per il periodo in cui aveva avuto la sospensione dell’accreditamento a causa del mancato superamento delle inadempienze”. L’udienza e’ stata aggiornata al 9 maggio per il completamento dell’esame e l’inizio del controesame
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