Un’area di 3.500 metri quadrati nel territorio comunale di Chieti e’ stata sequestrata dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale in quanto vi erano stoccati illecitamente, in assenza della prescritta autorizzazione, rifiuti costituiti da materiale di scarto riconducibile alla rimozione della massicciata stradale ovvero cemento, asfalto e terre. I militari hanno sottoposto a sequestro preventivo un cumulo di oltre 15.000 tonnellate di fresato di asfalto che si trovava a ridosso di un’attivita’ che opera in maniera regolare, ma i rifiuti erano su un’area non autorizzata e priva di idonei accorgimenti atti a mitigare il rischio per le matrici ambientali. Il titolare della ditta e’ indagato per la violazione dell’articolo 256 del Codice Ambientale che prevede l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 euro a ventiseimila euro per chiunque effettui un’attivita’ di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione.
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