Sanità, protestano i precari assunti da cooperative esterne

“Centinaia di lavoratori che sono all’interno dei nostri ospedali sono assunti da cooperative esterne. Hanno inferiori garanzie rispetto ai loro colleghi assunti Asl, salari da fame, ma sono loro che tengono in piedi il sistema sanitario. Noi crediamo che sia arrivato il momento di dire basta a questo scandalo, anche perche’ emergenza Covid pone l’urgenza di ampliare la presenza del personale. Chiediamo all’assessore regionale alla Sanita’ Nicoletta Veri’, di far partire nuove assunzioni. Abbiamo personale gia’ formato: e’ il momento di fare una scelta”. Lo dichiara Luigi Iasci, responsabile Unione Sindacati di Base della Regione Abruzzo (Usb), che ha preso parte alla protesta organizzata da Oss e dipendenti delle cooperative e agenzie private con contratti in scadenza che sono tornati a chiedere, sotto la sede pescarese dell’assessorato, assunzioni e garanzie per il loro futuro, ancor piu’ visto il ruolo ricoperto nell’emergenza in corso. Iasci ha sottolineato come si tratti di persone sottoposte a “part-time obbligatorio”, per cui “nessuno ha il contratto a tempo pieno. E questo fa gia’ capire come sono ricattabili”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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