Sciopero dei lavoratori dell’ambiente e dell’igiene, sit-in a Pescara

In piazza anche a Pescara, come in altre 99 piazze italiane, i lavoratori e le lavoratrici dell’Igiene Ambientale sostenuti da Fp Cgil, Fit Cisul, Uil Trasporti e Fiadel. La pioggia non li ha fermati e questa mattina sono tornati a rivendicare il diritto ad un Contratto collettivo nazionale (Ccnl) del lavoro per la categoria dopo lo stop delle trattative nazionali per il rinnovo contrattuale.

“Il contratto è fermo da 28 mesi – ha detto alla stampa Massimo di Giovanni segretario generale della funzione pubblica Cgil di Pescara -. Chiediamo un contratto unico perché purtroppo il settore è molto esposto anche ad aziende che vengono da fuori regione e partecipando a bandi comunali si aggiudicano il contratto ad un prezzo inferiore, per i lavoratori perdono il salario per il non rinnovo e per l’applicazione capestre di un contratto diverso da quello di Igiene Ambientale”. Il dito è puntato contro le aziende che, hanno denunciato i lavoratori, chiedono più ore lavorative, oltre che non riconoscere competenza e professionalità pretendendo quindi, hanno sottolineato, doveri senza riconoscere diritti. E proprio alla richiesta di maggiori garanzie contrattuali e tutele collettive che rispondessero ai fabbisogni e le esigenze reali di tutti i territori si è fermata la trattativa del rinnovo contrattuale. Primo Cipriani, segretario regionale Uil ha parlato di “proposte indecenti dalla parte datoriale. Lottiamo da 20 anni per un contratto unico e le risposte dei privati sono una proposta non ricevibile che taglia i diritti. Torniamo anni indietro: le imprese passano a chiamarsi padroni e i lavoratori schiavi. Non lo accetteremo mai”. Le richieste le ha sintetizzate in una nota Paola Puglielli, segretaria generale Fp Ggil Abruzzo Molise che parla di Ccnl unico e di filiera “attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo, un rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori, l’evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori, lo sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua, un miglioramento armonico della classificazione del personale, il perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti, l’esigibilità contrattuale della clausola sociale ed infine un accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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