Sede unica della Regione nell’area di risulta l’ordine degli architetti boccia la scelta

 “Una scelta fuori dal tempo e dalle logiche urbanistiche contemporanee”. Questa, in sintesi, l’opinione dell’ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Pescara, in riferimento alla scelta della sede unica della Regione nell’area di risulta, definita come “un passo falso, contrario a soluzioni avanzate di sviluppo e rigenerazione urbana, in un’area, peraltro, gia’ congestionata”. L’ordine, dunque, interviene nel dibattito cittadino, con una bocciatura sonora del progetto: “L’ipotesi di collocare la nuova sede della Regione Abruzzo all’interno dell’area di risulta di Pescara e’ una scelta sbagliata – commenta Angelo D’Alonzo, presidente dell’ordine – Ma soprattutto tale ipotesi tradisce le aspettative della cittadinanza che da piu’ di 35 anni attende la riqualificazione di quest’area centrale e strategica per la realizzazione di un grande parco urbano attrezzato: un polmone verde della citta’ che sia anche nodo di interscambio per un sistema moderno ed innovativo di mobilita’ sostenibile. Tale estinazione, ormai entrata nell’immaginario della collettivita’, non e’ piu’ eludibile e certamente non puo’ essere messa in discussione da decisioni affrettate che non rispondono ad alcuna visione della citta’ del futuro”. “Non e’ possibile pensare di concentrare in un’area gia’ cosi’ densa di emergenze urbane un ulteriore carico di funzioni con tutto cio’ che questo comporta in termini di volumetrie aggiuntive, congestione del traffico e riduzione complessiva della qualita’ urbana. Non si capisce quale sia il valore aggiunto nel porre una tale struttura in un’area cosi’ centrale e con tutt’altra vocazione” aggiunge il presidente. Gli architetti criticano, infine, “l’assenza di processi partecipativi, senza un minimo coinvolgimento della cittadinanza”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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