Sindrome del bambino scosso, l’iniziativa di ADRICESTA a Pescara

L’incontro è rivolto ai genitori, mamme in attesa e tutti coloro che desiderano partecipare. I medici che interverranno, illustreranno i vari pericoli comportamentali degli adulti nelle interazioni con i bambini e quali evitare.
Negli ultimi decenni la ricerca sugli abusi sui minori è cresciuta in modo impressionante. Per questo ADRICESTA, con la presidente Carla Panzino rilancia l’appuntamento di domenica 6 aprile dalle 16, nella sala consiliare del Comune di Pescara.
Tra queste vi è la sindrome del bambino scosso che è causata dallo scuotimento violento di un bambino con o senza contatto tra la testa del bambino e una superficie dura.
Tale contatto può provocare un trauma cranico, compreso un ematoma subdurale, una lesione assonale diffusa e un’emorragia retinica. Il tasso annuale stimato di lesioni cerebrali traumatiche inflitte è di 30 casi ogni 100.000 bambini di età inferiore a 1 anno che giungono presso i Pronto Soccorso Pediatrici.
Come afferma la Dott.ssa Rita Greco Medico Pediatra e Vice Presidente Regionale SIMEUP Abruzzo: “Il trauma cranico non accidentale nei neonati è la principale causa di morte infantile per lesioni. Le caratteristiche cliniche che suggeriscono un trauma cranico (noto anche come sindrome del bambino scosso o sindrome da impatto scosso) includono la triade composta da emorragia retinica, emorragia subdurale e/o subaracnoidea in un neonato con piccoli segni di trauma esterno. Le lesioni violente alla testa sono tra le cause più comuni di lesioni gravi e letali nei bambini”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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