Spari fuori da un locale di Avezzano, padre e figlio indagati

I carabinieri di Avezzano hanno sottoposto a fermo i presunti responsabili del ferimento di un albanese con le ipotesi aggravate di concorso in tentato omicidio e porto e detenzione abusiva di armi da fuoco, avvenuto il 20 agosto all’esterno di un locale dell’area industriale del capoluogo marsicano. Si tratta di padre e figlio, il primo 48enne e l’altro 26enne. I due sono stati raggiunti dal decreto di fermo d’indiziato di delitto a firma del pubblico ministero, Luigi Sgambati, della Procura della Repubblica di Avezzano.

Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi che, allo stato, hanno permesso di inquadrare l’episodio di violenza maturato, verosimilmente, in un contesto delinquenziale ‘recidivante’ per gli indagati che, per futili motivi, avrebbero agito in danno degli addetti alla sicurezza del locale che ne ostacolavano l’ingresso, hanno spiegato gli investigatori. Il ferimento del cittadino albanese, casualmente presente al momento dei fatti, sarebbe avvenuto in maniera accidentale essendo stato raggiunto da un colpo di pistola partito per mano di 1 dei fermati. Il dispositivo di fermo degli indagati, già trasferiti al carcere San Nicola di Avezzano, dovrà essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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