Il tribunale di Teramo, giudice Antonio Converti, ha sancito il comportamento non corretto e non trasparente della ex banca Tercas e ha accolto il ricorso dei primi quattro risparmiatori teramani che avevano sottoscritto circa 200mila euro di titoli. Il Tribunale ha condannato l’istituto di credito a restituire tutte le somme impiegate per l’acquisto dei titoli, oltre alla rivalutazione e agli interessi dal 2006 e le spese legali. La sentenza riguarda le azioni Tercas fatte sottoscrivere dalla Banca a numerosi clienti in occasione dell’aumento di capitale del 2006 e diventate carta straccia all’indomani del crac della banca, poi assorbita dalla Banca Popolare di Bari.
Tra monte capitale e interessi la somma da restituire si aggira sui 200mila euro. Secondo gli avvocati Renzo Di Sabatino di Teramo e Massimo Cerniglia di Roma, che hanno difeso i quattro clienti per conto di Federconsumatori, si tratta di una “sentenza clamorosa che costituisce un essenziale precedente per tutti i risparmiatori che hanno intrapreso l’azione legale contro la Banca”.