La Asl di Teramo trova l’accordo con i medici di famiglia sui tetti di spesa fissati dal Piano di rientro del 2008. L’Azienda sanitaria locale verserà subito mezzo milione di euro.
I medici di famiglia lamentavano il fatto che i nuovi tetti di spesa introdotti nel 2008 modificassero unilateralmente le condizioni contrattuali stabilite negli Accordi integrativi regionali, senza che ci fosse stata prima una concertazione sindacale. Per loro erano quindi da dichiararsi illegittimi. Sulla questione è intervenuta più volte anche la Cassazione, con pronunciamenti in favore dei medici a scapito direttamente anche della Asl di Pescara e di quella di Avezzano, Sulmona e L’Aquila. Da qui la decisione prima della Regione e poi della Asl di Teramo di cercare un accordo. Ora la fine del contenzioso: la Asl, che si era già impegnata a pagare le differenze retributive fino al 2019, ha deciso di fare la stessa cosa per i due anni successivi, il 2020 e il 2021, chiudendo di fatto lo scontro. Solo per questo biennio, dovrà versare 542 mila euro, di cui 490 mila da redistribuire tra 28 medici di famiglia che lavorano in provincia di Teramo, la restante parte come contributo all’ente di previdenza Enpam. I medici riceveranno le somme a luglio. Tra loro c’è chi otterrà cifre superiori a 25 mila euro.