Nove ordinanze di custodia cautelare, delle quali 5 agli arresti domiciliari, sono state notificate dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Teramo, nei confronti di otto persone di nazionalità albanese e una italiana, tra le quali quattro donne, nell’ambito di una inchiesta su un vasto traffico di stupefacenti sulla fascia costiera della provincia di Teramo.
L’indagine, coordinata dalla procura di Teramo, è scattata nel 2024 a partire dall’arresto di un pusher locale, a Roseto degli Abruzzi, perché trovato in possesso di 1,2 chili di cocaina e di 40 mila euro in contanti. Il lavoro degli investigatori, condotto negli ambienti dello spaccio che ha coinvolto anche numerosi locali della movida della costa, avrebbe permesso di individuare una rete organizzata da due gruppi famigliari dediti al confezionamento e alla successiva distribuzione dello stupefacente, destinato ad un consistente numero di clienti, molti dei quali insospettabili, ai quali la cessione avveniva sulla base di rapporti personali, previo appuntamento. I carabinieri avrebbero ricostruito circa un centinaio di cessioni di cocaina. L’attività di spaccio sarebbe stata svolta principalmente nelle piazze di Roseto degli Abruzzi, Pineto, Tortoreto, Ancarano e Sant’Omero.